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Autore: Agostino Agamben

TheFork nella ristorazione digitale

a cura Agostino Agamben

La crisi della sovranità imprenditoriale tra algoritmi opachi, asimmetrie fiscali e la nuova economia della prestazione digitale.

L’odierna metamorfosi del mercato in piattaforma sancisce non solo un cambio di paradigma economico, ma una trasformazione antropologica che investe il modo stesso in cui si costituisce la soggettività economica e sociale. In questo passaggio, si tratta di comprendere come il capitale digitale non solo trasferisca il valore, ma soprattutto trasformi la struttura del valore stesso, mutandone le condizioni di produzione e di riconoscimento. TheFork rappresenta così un laboratorio emblematico, dove il conflitto tra piccoli e medi imprenditori e una multinazionale digitale non è solo un confronto di interessi economici, ma una battaglia per il riconoscimento del diritto alla visibilità e all’esistenza economica.

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Il paradosso TheFork

a cura Agostino Agamben

Il prezzo della visibilità. Sul capitalismo algoritmico e la crisi della concorrenza nel caso TheFork

Quando la piattaforma diventa norma e il ristoratore perde sovranità: una riflessione filosofico-economica sulla disuguaglianza, il valore e la nuova forma-di-vita economica

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Gorbacev e il Dispositivo del Potere

a cura Agostino Agamben

Dall’URSS alla Russia di Putin e all’Ucraina

Una riflessione figura di Mikhail Gorbacev come soglia tra la fine della sovranità novecentesca e l’ascesa della governance neoliberale globale, attraverso il crollo dell’URSS, la mutazione della soggettività politica, l’emergere del management come nuova forma di dominio e la crisi irrisolta che esplode oggi nella guerra in Ucraina.

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La Mela dell’Economia

a cura Agostino Agamben 

Desiderio, Consumo e Alienazione nel Capitalismo Contemporaneo

La mela, simbolo archetipo di conoscenza, tentazione e peccato, è diventata nel contesto dell’economia globale un oggetto che va ben oltre la sua sostanza naturale. Il suo legame con la nostra condizione esistenziale non è mai stato così profondo come nell’era del capitalismo, dove ogni desiderio sembra rimanere senza fine e ogni promessa di soddisfazione sembra sfuggire continuamente. Se nella tradizione biblica la mela rappresentava la perdita dell’innocenza, oggi essa è il simbolo di un desiderio che non conosce appagamento. Diventa l’emblema di un sistema economico che si nutre della perpetua insoddisfazione, facendo del consumo il motore di una ricerca incessante che non conduce mai a una reale soddisfazione.

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