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Autore: Agostino Agamben

Francia in crisi spread OAT-Grecia al record, BCE tra scelte politiche e mercati instabili

A cura di Agostino Agamben

La crisi politica di Parigi agita i mercati finanziari europei, con rendimenti dei bond francesi che superano quelli ellenici e lo spettro di un voto di sfiducia imminente; mentre la BCE si trova davanti al dilemma di sostenere un governo fragile o lasciare che la pressione dei mercati imponga l’austerità, segnando un punto di svolta per l’Europa tra stabilità economica e sovranità democratica.

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BCE “L’Asse del Rinvio”

A cura di Agostino Agamben

Divergenze monetarie, paralisi fiscale, inflazione frammentata e riserva strategica della liquidità come BCE, Fed e potenze economiche si muovono in un equilibrio instabile tra normalizzazione differita, sorveglianza algoritmica e sospensione sistemica degli investimenti reali

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Storie di Donne tra Gesto della Cura e Fair Play

a cura Agostino Agamben

Nel tempo della prestazione e della rappresentazione, la X^ Edizione di “Storie di Donne” si offre come un’interruzione simbolica: non celebrazione dell’identità femminile, ma esposizione di vite che disattivano la funzione, restituendo al corpo ferito, all’azione silenziosa e alla cura condivisa lo statuto di forma di vita. Tra apparizioni, assenze e musica, si apre lo spazio del possibile, del gioco leale, della politica senza potere.

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Sugar Tax, crisi e competitività

A cura di Agostino Agamben

Un’analisi critica che esplora come l’introduzione della tassa sugli zuccheri, le turbolenze politiche, e le trasformazioni strutturali dell’industria automobilistica e del lusso possano incidere profondamente non solo sull’economia italiana, ma anche sulla capacità di resilienza sociale, educativa e culturale del paese, evidenziando l’urgenza di un dialogo inclusivo tra politica, imprese e cittadini per costruire un modello di sviluppo sostenibile e consapevole.

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Debito-PIL e deficit-PIL in Italia e UE

A cura di Agostino Agamben

I numeri del secondo trimestre 2024 come sintomo di una crisi più profonda

Non è mai il numero in sé a parlare. È il suo contesto, il suo utilizzo, la narrazione che lo avvolge come una nebbia semantica a dirci cosa davvero rappresenta. E oggi, quando la Commissione europea pubblica i dati relativi a debito e deficit dei Paesi membri, lo fa come un medico che, mostrando le radiografie, tace sulla malattia sistemica. È così che si può leggere il rapporto Eurostat sul secondo trimestre del 2024: non come un elenco di percentuali, ma come il racconto di un’Europa che oscilla tra il rigore contabile e la dissoluzione del politico.

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