Un viaggio tra nove tradizioni religiose per scoprire come la speranza si incarna nei riti, nella compassione e nella giustizia, la festa condivisa e cammino comune di liberazione.
Analizzando come il cristianesimo ha risposto alle politiche del XIX secolo, esplorando il suo ruolo nelle nuove configurazioni di potere che emersero durante la rivoluzione industriale, la crescita dei movimenti liberali e socialisti, l’espansione delle scoperte scientifiche e l’affermazione di nuovi modelli ideologici. In particolare, si esamina l’adattamento delle istituzioni religiose alle nuove sfide ideologiche e le loro interazioni con i cambiamenti nelle strutture sociali, la comunicazione delle loro dottrine e la diffusione di valori cristiani in un mondo che si stava rapidamente globalizzando e laicizzando.
Mi sono imbattuto in questo artista, Iratauri, tipo davvero strambo che va in giro con una maschera sarda da toro. Recentemente ha realizzato il suo album d’esordio, ‘Nova Era’, uscito precisamente il 21 Dicembre 2023, al solstizio d’inverno. Registrato e mixato negli Abbey Rut Studios di Roma, masterizzato presso il consorzio ZdB’s di Latina, il disco si può trovare al momento in formato digitale su tutte le piattaforme streaming. E’ un album molto particolare, che unisce il rock duro a sonorità elettroniche, beat spasmodici a chitarre psichedeliche, passando anche per vere e proprie ‘cantate’. Cantate affidate ai diversi strumenti però, perché l’intero disco non presenta tracce vocali, eccezion fatta per una parte corale nella traccia N. 5 (come Chanel), dal titolo ‘Lontano’.
Sono andato a intervistare Iratauri, che ha realizzato l’album ‘Nova Era’, uscito il 21 dicembre 2023, che potete trovare in tutti gli stores e piattaforme digitali. L’album si concentra sulla musica, non ci sono testi, solo alcune parti corali. Si direbbe da inserire nel filone dell’elettro-rock, se non avesse qualcosa di mistico dentro, qualcosa di cosmico. La musica arriva in profondo, traccia dopo traccia trascina e scrolla, rincuora e culla, e dopo averla ascoltata ci si sente come chi ha chiuso un cerchio, come chi ha compiuto un rito.
La fusione di capitalismo e valori tradizionali offre una prospettiva unica sul modo in cui le religioni orientali abbiano continuato a plasmare la modernità economica.