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Autore: Alessio Tommasi Baldi

Quality Senior Manager di una multinazionale | co-fondatore dell'Accademia di San Galgano | co-fondatore del Comitato di Bioetica di Siena | Appassionato di cavalleria, nobiltà e imperi

Nel nome della Croce e della Corona: conversazione con Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri sulla nobiltà georgiana e la missione cristiana

Prosegue il nostro viaggio attraverso le voci più significative dell’Unione della Nobiltà dell’Impero Romano e della Ecumene Ortodossa. In questo secondo incontro, abbiamo l’onore di dialogare con Suo Onore Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri, delegata della Cristianissima Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia e del Grande Caucaso in Italia, figura che incarna con grazia e determinazione il legame profondo tra memoria storica e impegno contemporaneo. La sua testimonianza ci guida tra le trame di una nobiltà che non è solo eredità, ma anche visione, cultura e servizio. Un’occasione per riflettere ancora una volta su come le radici dell’Europa e dell’Oriente cristiano continuino a nutrire il presente, offrendo prospettive di dialogo, identità e futuro.

Real Casa Bagrationi di Georgia

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In dialogo con il Principe Gharios di Ghassan:
la nobiltà viva tra storia, spiritualità e impegno per l’umanità

Con questa intervista confidiamo di inaugure un ciclo di conversazioni con i membri più rappresentativi dell’Unione della Nobiltà dell’Impero Romano e della Ecumene Ortodossa. Figure che non incarnano soltanto titoli e genealogie, ma anche un senso profondo di servizio, tradizione e responsabilità in un mondo che guarda sempre più al futuro, ma in cui è fondamentale riscoprire le radici profonde che hanno formato l’Europa e gli stretti legami tra Oriente ed Occidente.

Un invito, dunque, a conoscere una nobiltà che non è solo titoli e genealogie, ma impegno, memoria e visione.

Casa Reale di Ghassan, Principe Gharios el Chemor di Ghassan Al-Nu'man VIII, Unione della Nobiltà dell’Impero Romano e della Ecumene Ortodossa, Impero Romano d'Oriente

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L’Ordine di Sant’Elena Imperatrice:
spiritualità costantinopolitana e carità concreta

Il 30 giugno 2025 – giorno in cui si celebrano i Santi Protomartiri Romani, i primi cristiani martirizzati a Roma – nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, si è svolta una cerimonia solenne dell’Ordine Ospitaliero di Sant’Elena Imperatrice. L’evento ha visto l’investitura di nuovi Cavalieri e Dame, riaffermando l’impegno dell’Ordine nella sua missione di carità, ospitalità e testimonianza cristiana.

Luxury, moda, Ordine Ospitaliero di Sant’Elena Imperatrice, Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia, Laura Spreti, Milano Fashion Week

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Visita ufficiale a Milano e Lugano dei principi Cantacuzino:
tra arte, fede e dialogo ecumenico

Da 30 Maggio al 2 Giugno scorso ha avuto luogo la visita ufficiale in Italia (a Milano) e in Svizzera (a Lugano) dei principi rumeni, madre e figlio, Silvia e Gabriel Andronik Cantacuzino. 

La storica famiglia è protettrice del famoso Ordine del Drago, di tradizione ortodossa, che fu rifondato nel 1665 da Costantino Cantacuzino, figlio di Elina Besarab Draculesti, ultima discendente diretta del principe Vlad III Tepes (l’impalatore, conosciuto come il mitico “conte Dracula”) che fu sovrano di Valacchia ed eroe cristiano il quale fermò l’invasione turco ottomana dei Carpazi, salvando l’Europa intera.

Gli illustri ospiti hanno visitato i luoghi simbolo delle due città, incontrato le numerose comunità rumene ed omaggiando diverse chiese, sia ortodosse che cattoliche, intrattenendosi con sacerdoti e fedeli, pregando con loro per il dialogo ecumenico, l’unità dei cristiani e la pace, in particolare per la martoriata Ucraina e la Terra Santa.

Ad accompagnarli durante la visita è stato un’altra Altezza Imperiale: il Principe e professore Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia, imprenditore residente a Lugano, Docente Universitario di bioetica, consultore della Pontificia Accademia di Teologia (con delega al dialogo ecumenico) e Presidente dell’Unione della Nobiltà del Romano Impero d’Oriente e dell’Ecumene Ortodossa.

Tra gli ospiti presenti durante anche il Cav. Nob. Avv. Don César Carlos Torella de Sanleucio y Sanmiguel, riconosciuto come “Príncipe Pretendiente” da alcuni Monarchici “Tradicionalistas” spagnoli, i quali si fanno chiamare “Cesarcarlistas”.

Con loro anche il delegato italiano dell’Ordine del Drago, barone Antonio Imperatore, la vice Cristina Vittoria Egger Bertotti Tatalov (nobildonna serba, nota PR ed esperta di moda), il consigliere e amico di famiglia, barone Roberto Jonghi Lavarini freiher von Urnavas (di origini walser tedesco vallesi), il barone Alessio Tommasi Baldi rappresentante in Italia della Casa Reale di Ghassan (unica e antichissima dinastia arabo-cristiano), e i rappresentanti della Real Casa Bagrationi di Georgia, la nobildonna Maya Bubashvili e il conte Nikoloz Vardanidzev, memori e orgogliosi del fatto storico che gli Andronik rumeni (Andronikov in Russia) discendono dai principi georgiani Andronikashvili.

Uno zio della principessa Silvia, Pierre Cantacuzene, fu, per anni, vescovo ortodosso canonico della Chiesa Russa (ROCOR) della Svizzera, con il nome di Ambrogio, Santo Patrono dell’Arcidiocesi cattolica lombarda. Fatto, quest’ultimo, che rafforza il legame della famiglia Cantacuzino con Milano e Lugano.

Il prestigioso e antico sodalizio cavalleresco nobiliare, oggi, si occupa di progetti culturali e sociali, in stretta collaborazione con le istituzioni locali, il corpo diplomatico e consolare, e, soprattutto, con le chiese e le comunità ortodosse rumena e moldava, ma anche serba e russa, riconoscendo però il primato morale e spirituale del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

Andronik Cantacuzino, conte Dracula, Draculesti, Casa Reale di Ghassan, Roberto Spreti Malmesi, Real Casa Bagrationi di Georgia, Ordine del Drago