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“Benvenute stelle” di Eleonora Danco ….
in un Grande Spettacolo Teatrale !

….Ed infine “Tornammo a riveder le stelle”

ELEONORA DANCO IN UN’INTERVISTA IN ESCLUSIVA
FRANCESCA MARTI,  PER LA “CONSUL – PRESS” 

Mi trovo al Teatro India in Roma per intervistare Eleonora Danco ove è presente con lo spettacolo “Benvenute stelle” in qualità di regista e attrice: si tratta di una rappresentazione che prende vita da storie vere della periferia Romana, soprattutto riguardanti il quartiere di Tor Bella Monaca. E’ in scena dal 13 al 21 ottobre al teatro India di Roma, a l.go Tevere Vittorio Gassman.

A differenza di altre opere della mia drammaturgia ho lavorato su delle storie che avevo collezionato – dice l’attrice e regista – queste le possiamo considerare storie vere e reali. Ho fatto tante interviste che poi ho ricostruito come piccoli lembi di vita umana, incontrando persone giovani che fanno fatica ad arrivare a fine mese -.

-Vivere e mangiare oltre che mantenere una casa sono problemi di tutti i giorni – continua l’artista – ma trovarsi a livello umano davanti quelle situazioni mi ha molto colpita e ho voluto portare questo impatto in scena, la vita di famiglie che sopravvivono malgrado il frigorifero vuoto, trasformandola in monologhi che ho riportato nello spettacolo -. -Si tratta in sostanza della stessa città in cui si comprano cibi sopraffini a prezzi maggiorati- continua l’artista – e senza emettere un giudizio per chi si trova in condizioni agiate, porta comunque ad una riflessione sulle forti differenze nelle energie vitali che si trovano sempre nella sola Roma -.

– Questo è uno spettacolo scritto diretto e interpretato da te – chiedo poi a Eleonora Danco – quanta soddisfazione ti ha dato questa nuova opera, nella quale ti sei occupata anche di disegno e luci sul palco?- – Ci vorrebbe sempre più tempo – mi risponde lei – ed io ho sempre iniziato dal basso ogni mia opera, facendomi sempre le ossa da sola, imparando a lavorare con poco in tempi anche molto complessi. Tutto questo è molto impegnativo, ma il mio lavoro è questo, per questo spettacolo ho cominciato a fare interviste molto tempo fa ma poi il lavoro, questa mia piece, è nato in un arco di tempo abbastanza breve, la cosa difficile è stata dividere il mio essere attrice dal mio essere regista dello spettacolo -.

Ho chiesto poi a Eleonora Danco come si fosse trovata con il cast e lei mi ha parlato di Federico Majorana, un attore giovane al suo debutto teatrale. – Ho fatto molti provini e ho visto in lui un talento che non trovavo in molti altri. In questo periodo – prosegue l’attrice e regista – mi sto infine distaccando dal mio essere attrice, dal mio modo selvaggio di stare in scena, mentre apprezzo sempre di più le fasi di regia e riesco ad usare meglio la tecnica teatrale.

Proseguo poi nell’intervista chiedendole quanto è importante, vista la sua esperienza di attrice, confrontarsi con le nuove generazioni, rivolgendomi a lei sia in veste di attrice che di regista, in particolare quelle che vogliono intraprendere un percorso artistico: -Io trovo nelle nuove generazioni molte cose simile alla mia, chi si prepara ad un discorso artistico molto duro oppure chi non sarà destinato a portarlo a compimento – dice l’artista – il lavoro di attore o regista non può essere intrapreso per hobby – e poi conclude il pensiero – Bisognerebbe creare una scuola più rigida e più severa ma anche più libera perché gli artisti non si possono inquadrare, non si dovrebbero fare degli attori tutti uguali. Dovrebbero, secondo me, insegnare che la tecnica è il tuo livello di dolore personale, mentre d’altro canto questi giovani attori dovrebbero capire che il recitare non significa stare nel mucchio e che bisogna temprarsi resistendo ai disagi iniziali che tale professione ti porta ad affrontare, sviluppando in questo modo le capacità attoriali -.

Concludendo l’intervista chiedo cosa le è rimasto delle sue interpretazioni con i grandi nomi del cinema, come Nanni Moretti, Marco Bellocchio,Gabriele Muccino, Ettore Scola o Michele Placido. – piccole sono state le mie partecipazioni al cinema ma grande è stato l’influsso che hanno avuto nel farmi diventare regista – risponde Eleonora Danco – ricordo con affetto la mia parte in “Io sono tempesta” con Daniele Lucchetti, in quanto si è trattato di una parte ben più complessa delle altre – d’altra parte sto preparando una mia seconda pellicola e presto mi troverò di nuovo sugli schermi cinematografici-.

©Francesca Marti