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Dentro il Rock Rolling Stones

Scritto da Davide Mengarelli il . Pubblicato in , .

Un’analisi appassionata di Fabio Ruta che svela la leggendaria storia della band che ha segnato il corso della musica e della cultura, dalle origini alle mille sfaccettature del loro imperituro mito.Il mito dei Rolling Stones è uno di quei fenomeni che non smettono mai di incantare. Per oltre sei decenni, la band inglese ha riscritto le regole della musica rock, dettando tendenze, creando leggende, influenzando generazioni intere di artisti, fan e anche la cultura popolare. Fabio Ruta, nel suo doppio volume dedicato alla band, esplora ogni angolo di questa mitologia musicale con uno sguardo appassionato e intriso di nostalgia. Non si tratta solo di un resoconto biografico o discografico, ma di una vera e propria “macchina del tempo”, un viaggio nel tempo che porta il lettore attraverso le tappe più significative della carriera degli Stones, dalla loro nascita fino ai giorni nostri.

Questa macchina del tempo non è un semplice esercizio di catalogazione. Ruta, con il suo stile ricco di dettagli e suggestioni, ci invita a rivivere non solo la storia della band, ma anche il contesto sociale, culturale e politico in cui essa si è sviluppata. I Rolling Stones non sono mai stati una band che si è limitata a fare musica; ogni nota, ogni gesto, ogni provocazione era il riflesso di una visione del mondo che ha sempre oscillato tra la trasgressione e la riflessione, tra l’irriverenza e il romanticismo.

Un libro scritto dall’anima

Fabio Ruta non si pone mai come un osservatore distaccato, ma come un vero e proprio fan della band, un appassionato che vive e respira la storia degli Stones. La sua narrazione non è mai obiettiva nel senso tradizionale del termine: ogni parola trasuda il suo amore per la musica e per quella che considera la più grande rock band di tutti i tempi. Questo amore per la band non viene mai filtrato da un senso critico troppo severo, ma si trasforma in un racconto ricco di emozioni e dettagli che solo un vero fan sarebbe in grado di cogliere.

Nel primo volume, Ruta inizia il suo percorso con una ricca panoramica delle pubblicazioni più importanti, sia sui Rolling Stones che sulle pellicole che hanno immortalato la loro vita e la loro carriera. La scelta di parlare anche dei tour italiani della band è particolarmente significativa, perché gli Stones hanno sempre avuto un legame speciale con il nostro paese, un rapporto che è stato testimoniato in numerosi concerti leggendari. Già nel 1967, con il loro primo show al Palazzetto dello Sport di Bologna, gli Stones si sono imposti come una presenza indimenticabile nella scena musicale italiana. Ma il racconto di Ruta non si ferma a questo primo incontro: l’autore segue la band durante tutti i loro tour italiani, dai concerti più famosi a quelli meno conosciuti, scoprendo dietro ogni evento un’aneddoto, una curiosità, una piccola storia che, a sua volta, arricchisce la mitologia della band.

La trasgressione come valore

La trasgressione è uno degli ingredienti principali che ha alimentato il mito degli Stones fin dai loro esordi. La band è stata una delle prime a incarnare un’idea di ribellione che non riguardava solo la musica, ma anche il modo di vivere, di concepire la società e il suo ordine. In molte delle loro canzoni si riflettono le inquietudini della gioventù degli anni Sessanta, ma anche il rifiuto di un sistema che, a loro dire, non riusciva a comprendere la forza dirompente della musica e della cultura rock.

Non sorprende, quindi, che Keith Richards racconti nel suo libro “Life” di come gli Stones fossero finiti più volte nel mirino delle forze dell’ordine, soprattutto durante i tour statunitensi degli anni Settanta. La loro fama di “bad boys” ha alimentato un’aura di pericolo e di eccitazione, che ha fatto della band una delle più adorate ma anche temute al mondo. Ruta, nel suo lavoro, non si limita a raccontare gli aspetti più eclatanti di questa trasgressione, ma cerca di ricostruire il contesto sociale e politico che ha visto nascere questa ribellione. Gli anni Sessanta, infatti, sono stati un periodo di grandi cambiamenti, non solo nella musica, ma anche nella politica e nelle mentalità. I Rolling Stones sono diventati, loro malgrado, il simbolo di una generazione che voleva infrangere le regole e ricostruire tutto da capo.

Le donne degli Stones

Un altro tema che attraversa la narrazione di Ruta è quello delle donne che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita della band, sia sul piano personale che artistico. Le figure femminili che si sono mosse attorno agli Stones sono tante e variegate, alcune legate alla loro carriera, altre al loro privato. Marianne Faithfull, Anita Pallenberg, Patti Hansen, Nico: ogni donna ha lasciato un segno indelebile nella storia della band, ma anche nella cultura popolare dell’epoca. Ognuna di queste figure ha rappresentato, a suo modo, un simbolo di trasgressione e di libertà, ma anche di sofferenza e di malinconia.

Ruta, pur non volendo cadere nel gossip, racconta queste storie con una sensibilità che riesce a cogliere l’essenza dei personaggi, evitando di ridurli a mere icone sessuali o a stereotipi. La figura di Anita Pallenberg, ad esempio, viene trattata con una profondità che va oltre il suo legame con Keith Richards. Pallenberg è una donna che ha saputo affermarsi come artista, ma anche come figura chiave nella vita di molti dei membri della band. E poi c’è la storia di Patti Hansen, che con il suo amore ha salvato Keith Richards da uno dei momenti più bui della sua vita.

Anche Charlie Watts, il batterista degli Stones, viene posto in una luce particolare. A differenza degli altri membri della band, Charlie si distingue per la sua riservatezza e per il suo attaccamento alla famiglia. La sua fedeltà alla moglie Shirley Ann Sheperd è stata una costante nella sua vita, una vera e propria eccezione in un mondo che spesso celebrava l’eccesso.

Brian Jones: il fantasma della band

La figura di Brian Jones è uno degli aspetti più tragici e affascinanti della storia degli Stones. Se il suo contributo musicale è stato fondamentale nei primi anni della band, il suo destino è stato segnato da una serie di eccessi che lo hanno portato a un progressivo isolamento, fino alla sua morte prematura nel 1969. Ruta non si limita a narrare la sua storia, ma cerca di comprendere il perché di quel progressivo declino, di quel distacco che ha portato Brian a separarsi dalla band e dai suoi stessi compagni. Il suo talento indiscusso è stato spesso oscurato dai suoi comportamenti autodistruttivi, e la sua morte è rimasta uno degli episodi più misteriosi nella storia del rock.

La morte di Brian Jones segna l’ingresso di Mick Taylor, un altro grande chitarrista, che contribuirà a far raggiungere agli Stones il loro periodo più alto dal punto di vista musicale. Tuttavia, la sua presenza non riuscirà mai a colmare completamente il vuoto lasciato da Brian, un vuoto che aleggia sulla band come un fantasma.

Interviste e testimonianze

Un aspetto particolarmente interessante del secondo volume del lavoro di Ruta è rappresentato dalle numerose interviste che l’autore ha raccolto con personalità del mondo della musica, della fotografia e della cultura in generale. Tra queste spiccano i nomi di Ezio Guaitamacchi, Mauro Zambellini, Pablo Echaurren, Oliviero Toscani e Maurizio Solieri, solo per citarne alcuni. Ognuno di loro porta un contributo unico e prezioso per comprendere l’impatto che i Rolling Stones hanno avuto sulla cultura dell’epoca.

Queste interviste non si limitano a raccontare aneddoti sulla band, ma cercano di spiegare il fenomeno Stones da un punto di vista più ampio. Ogni testimonianza è un pezzo del puzzle che compone l’immagine complessa di una band che ha cambiato il corso della musica e della cultura popolare. Il ritratto che ne emerge è quello di un gruppo che ha saputo attraversare e segnare profondamente i tempi, resistendo alle mode, alle difficoltà interne e agli eccessi, ma mantenendo sempre intatta la sua capacità di sconcertare, di emozionare e di provocare.

Il marchio degli Stones

La lingua irriverente degli Stones, il loro simbolo iconico, la loro attitudine indomita sono diventati una sorta di marchio di fabbrica che ha attraversato decenni di storia, dall’Inghilterra degli anni Sessanta alla scena globale di oggi. I Rolling Stones sono diventati più di una band; sono diventati un fenomeno culturale che ha attraversato e raccontato i cambiamenti del mondo, della società e della musica. Le loro canzoni non sono solo dei pezzi musicali, ma degli affreschi emozionali che parlano di ribellione, di amore, di perdita, di passione.

Fabio Ruta, con il suo doppio volume, ci offre una chiave di lettura di questa straordinaria avventura musicale, ci porta dentro il cuore pulsante degli Stones, tra il sudore del palco, la polvere delle strade percorse, le luci dei palcoscenici e le ombre delle loro vite private. Non si tratta di un semplice resoconto cronologico, ma di un viaggio che ci permette di comprendere appieno l’eredità immortale che i Rolling Stones hanno lasciato al mondo, una leggenda che non smette mai di vivere.

di Davide Mengarelli

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