
La Persona al Centro all’ Expo Aid 2023
Scritto da Fulvio Muliere il . Pubblicato in Attualità.
Un evento storico che rilancia il ruolo del Terzo Settore e delle istituzioni per costruire una società più equa, valorizzando i talenti e i diritti delle persone con disabilità attraverso politiche inclusive e un impegno collettivo.
Nel contesto sociale e culturale odierno, la questione della disabilità assume un ruolo centrale non solo come tema di tutela e assistenza, ma come opportunità per ripensare la società stessa, mettendo al centro la persona con tutte le sue potenzialità e bisogni specifici. Expo Aid 2023 si presenta esattamente come questo: un momento di confronto, riflessione e azione che va oltre la semplice erogazione di servizi, per abbracciare una visione più ampia e inclusiva, capace di integrare politiche pubbliche, impegno del Terzo Settore e partecipazione attiva dei cittadini. L’evento, organizzato a Rimini, diventa così una piattaforma strategica dove si incontrano istituzioni, associazioni e singoli, uniti dalla consapevolezza che la disabilità non è un limite, ma una dimensione ricca di talenti da valorizzare e potenzialità da esprimere. Questo nuovo paradigma richiede un cambiamento culturale profondo, un lavoro condiviso tra tutti gli attori sociali e un’attenzione costante alla personalizzazione dei percorsi di vita, in linea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Expo Aid 2023, con la partecipazione delle più alte cariche istituzionali, segna così un passaggio fondamentale per l’Italia, che vuole proporsi come esempio di inclusione, innovazione sociale e valorizzazione del capitale umano in tutte le sue forme.
Expo Aid 2023 a Rimini si è svolto come un evento di straordinaria importanza, coinvolgendo in maniera profonda e concreta il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano. Il tutto si è sviluppato nell’arco di due giorni intensi, dedicati a incontri, seminari e momenti di riflessione che hanno messo al centro della discussione la persona, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità, ai loro diritti, ai loro talenti e alle loro possibilità di partecipazione attiva alla vita sociale, politica e civile del Paese. Questo evento, promosso e seguito con grande interesse anche dalle massime cariche istituzionali, ha rappresentato una vera e propria sfida culturale e sociale, ma anche politica, perché non si tratta semplicemente di offrire servizi, bensì di costruire un modello inclusivo che valorizzi ogni individuo come persona dotata di capacità, di desideri e di aspirazioni.
La partecipazione al primo Expo Aid 2023 ha rappresentato una straordinaria occasione per parlare della piena attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, un testo fondamentale che punta a garantire a ciascun cittadino il diritto di vivere con dignità e in piena parità di opportunità. Il premier Giorgia Meloni, presente all’inaugurazione dell’evento, ha sottolineato come «in ciascuno c’è un talento», rimarcando l’importanza di riconoscere e valorizzare le competenze e le potenzialità di ogni persona. Questo concetto è stato il filo conduttore di tutta la manifestazione, un messaggio che dà forza e carica a chi quotidianamente affronta difficoltà legate a disabilità o condizioni di fragilità, ma anche a chi lavora in prima linea per costruire una società più equa e inclusiva.
La presenza del premier ha dato ulteriore rilievo all’evento, che non si è limitato a raccontare storie di vita, ma ha offerto una visione complessiva del mondo in cui vogliamo vivere, un mondo che si pone come sfida quella di mettere al centro la persona e il suo talento, piuttosto che i meri servizi assistenziali. La visione proposta dal Governo, condivisa con il ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, è infatti quella di una società in cui i bisogni delle persone non siano affrontati solo attraverso l’erogazione di servizi, ma attraverso percorsi personalizzati che tengano conto delle specificità di ogni individuo. Questo approccio richiede un impegno che va ben oltre il solo ambito istituzionale, perché coinvolge innanzitutto chi vive, conosce e lavora ogni giorno con la disabilità.
La complessità della questione richiede infatti un lavoro coordinato e condiviso, che sappia unire competenze, risorse e sensibilità. Il premier Meloni ha evidenziato come siano in corso importanti interventi legislativi, con i decreti delegati collegati alla legge sulla disabilità, che mirano a riformare aspetti cruciali come l’accessibilità e i percorsi multidisciplinari personalizzati per le persone con disabilità. Questi provvedimenti sono centrali per migliorare concretamente la qualità della vita di chi vive una condizione di difficoltà, ma anche per costruire un sistema che non lasci indietro nessuno, valorizzando il talento e le competenze che ciascuno può esprimere.
Il ministro Alessandra Locatelli, madrina dell’evento, ha sottolineato come la disabilità debba essere intesa come una responsabilità condivisa, non soltanto una sfida del singolo o della famiglia. Durante il suo intervento ha ribadito che Expo Aid 2023 vuole lanciare un forte segnale di compattezza, un messaggio che unisce istituzioni, Terzo Settore e cittadini. La necessità di fare molto di più è evidente, ma questo deve avvenire in un percorso condiviso, dove il lavoro comune è la chiave per ottenere risultati concreti e duraturi. Il prossimo Piano nazionale sulla disabilità, che sarà firmato dal presidente della Repubblica, rappresenta proprio uno strumento strategico per delineare le linee guida di questa nuova fase di sviluppo, riconoscendo la responsabilità collettiva di costruire una società inclusiva e attenta alle esigenze di tutti.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto esprimere la sua vicinanza e il suo sostegno all’iniziativa attraverso un messaggio ufficiale, sottolineando come Expo Aid 2023 possa rappresentare uno strumento fondamentale per dare voce a tutte le persone che chiedono di vivere, studiare, lavorare e viaggiare in condizioni di parità e di eguaglianza. Mattarella ha ricordato come i principi della Dichiarazione universale dei Diritti umani, che garantiscono a ogni individuo libertà e dignità fin dalla nascita, non siano ancora sufficienti a superare gli ostacoli culturali e sociali che impediscono il pieno godimento di tali diritti. Per questo è necessario uno sforzo collettivo, che veda le istituzioni come registe di un cambiamento profondo e duraturo, e in cui ciascuno sia protagonista.
Questa trasformazione richiede non solo risorse finanziarie adeguate, ma anche una costante opera di sensibilizzazione e formazione, soprattutto rivolta alle nuove generazioni, per promuovere valori di inclusione, non discriminazione e rispetto delle diversità. L’impegno di educare e formare è fondamentale per superare pregiudizi e barriere culturali ancora troppo radicati, e per costruire una società in cui la disabilità non sia un limite ma una parte integrante e valorizzata della comunità.
La visita del premier Giorgia Meloni all’evento è stata accolta con grande entusiasmo da parte del pubblico e degli organizzatori. Il suo passaggio tra gli stand della fiera è stato accompagnato da saluti calorosi, selfie e momenti di condivisione con le tante persone presenti, tra cui rappresentanti di associazioni, volontari, famiglie e persone con disabilità. A fare gli onori di casa c’erano, oltre al ministro Locatelli, anche il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il vescovo mons. Nicolò Anselmi e il viceprefetto Patrizia Claudia De Angelis, una squadra istituzionale coesa che ha dato grande rilievo a questo appuntamento.
L’atmosfera dell’evento è stata resa ancora più speciale dall’esecuzione dell’inno nazionale, intonato dalla “Si Può Fare Band”, un gruppo musicale composto da giovani con disabilità che ha dato prova di grande talento e passione. Questo momento ha simbolicamente sottolineato il messaggio di inclusione e partecipazione che caratterizza Expo Aid 2023, una manifestazione che non si limita a promuovere servizi, ma vuole essere un punto di incontro, confronto e crescita per tutta la società.
Durante la sua visita, il premier ha partecipato anche a momenti simbolici molto significativi, come l’annullo filatelico organizzato da Poste italiane, che ha visto la timbratura e la firma di una speciale mega cartolina dedicata all’evento. Un gesto che rappresenta la volontà di lasciare una traccia concreta e duratura di questa manifestazione, ma anche di coinvolgere simbolicamente tutta la comunità nazionale in un percorso di consapevolezza e responsabilità condivisa. Poco prima di concludere la sua presenza a Rimini, la premier ha avuto un toccante incontro con Francesco, un artista che partecipa al progetto “Working Souls” e che dipinge utilizzando il pennello tenuto in bocca, dimostrando come la creatività e la capacità di espressione non siano limitate da alcun ostacolo fisico. Proprio lei ha provato a dipingere un cuore con la stessa tecnica, con la sua genuina ammissione: «Mi alleno e la prossima volta lo faccio meglio», una frase che riflette l’importanza della pratica e della determinazione per superare le difficoltà.
Expo Aid 2023 ha saputo coinvolgere un vasto pubblico e un ampio numero di associazioni, superando le 2.300 iscrizioni e radunando oltre 60 realtà associative italiane impegnate nella tutela dei diritti e nel supporto alle persone con disabilità. Questo grande evento istituzionale, che si è svolto tra la fiera e il porto di Rimini, ha offerto un programma ricco e variegato, che ha spaziato dai seminari tematici a iniziative collaterali capaci di coinvolgere attivamente i partecipanti e la cittadinanza.
Tra queste iniziative vanno ricordate le visite gratuite per la vista organizzate dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti, un’attività importante per sensibilizzare e prevenire, oltre che offrire supporto concreto a chi ne ha bisogno. Il camper dei Lions ha invece offerto la possibilità di effettuare esami della glicemia, una attenzione alla salute che testimonia come l’evento voglia essere un’occasione di benessere e prevenzione, non solo di informazione e dibattito. Inoltre, l’annullo filatelico speciale ha dato un valore simbolico e concreto all’evento, coinvolgendo Poste italiane in una collaborazione che ha contribuito a rendere Expo Aid 2023 un appuntamento unico e memorabile.
Non sono mancati momenti di svago e socializzazione, con attività come la mototerapia, la musica, lo sport e la gastronomia, che hanno animato anche la zona del porto di Rimini. Qui si è tenuta una serata speciale, animata da mercatini e food truck inclusivi provenienti da tutta Italia, una manifestazione di convivialità e inclusione che ha coinvolto diverse realtà e ha valorizzato la cultura della partecipazione e della condivisione. La serata è stata presentata da DJ Mitch di Radio105, a conferma del grande coinvolgimento anche da parte dei media e del mondo dell’intrattenimento, che hanno sposato con entusiasmo questa importante iniziativa sociale.
In questo quadro complesso e articolato, Expo Aid 2023 si è rivelato molto più di una semplice fiera o manifestazione. È stato un momento di confronto profondo, di ascolto e di azione, un’occasione per dare visibilità a storie di vita e a esperienze che spesso restano nascoste o marginalizzate. Le parole di Giorgia Meloni, Alessandra Locatelli e Sergio Mattarella hanno dato il senso di una responsabilità condivisa, che deve vedere impegnate tutte le componenti della società: istituzioni, associazioni, famiglie, singoli cittadini. L’obiettivo è costruire insieme un futuro in cui la disabilità non sia più vista come un limite, ma come una dimensione della vita da valorizzare attraverso politiche inclusive, percorsi personalizzati e un impegno collettivo che sappia riconoscere e promuovere il talento di ciascuno.
La riforma dell’accessibilità, i percorsi multidisciplinari personalizzati e il Piano nazionale sulla disabilità sono strumenti concreti che il Governo sta mettendo in campo per tradurre questi principi in azioni reali e tangibili. Ma il vero cambiamento passa anche dalla cultura, dall’educazione, dalla sensibilizzazione continua, per abbattere le barriere invisibili che spesso risultano le più difficili da superare. È un processo che coinvolge tutti e richiede la partecipazione attiva di ciascuno, perché la costruzione di una società inclusiva è un cammino collettivo, dove ognuno ha un ruolo e una responsabilità.
L’evento ha messo in evidenza l’importanza del Terzo Settore e dell’associazionismo come motori fondamentali di questo cambiamento, realtà che ogni giorno operano sul territorio per dare risposte concrete ai bisogni delle persone più vulnerabili, creando reti di solidarietà, sostegno e opportunità. Expo Aid 2023 ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio di queste energie, mettendo in connessione istituzioni, associazioni e cittadini in un dialogo costruttivo e propositivo.
Inoltre, l’attenzione alla dimensione culturale ed espressiva, testimoniata dalla presenza di artisti come Francesco e dalla musica inclusiva, ha sottolineato come l’inclusione non riguardi solo aspetti sociali e assistenziali, ma coinvolga anche la valorizzazione della creatività, del talento e della partecipazione attiva alla vita culturale del Paese. Questi elementi sono fondamentali per costruire una società più ricca, più varia e più capace di accogliere le differenze come un valore aggiunto.
La grande partecipazione e la varietà delle attività proposte hanno dimostrato quanto sia sentita l’esigenza di un cambiamento reale, di una società che sappia offrire opportunità a tutti, senza esclusioni. Expo Aid 2023 ha rappresentato quindi un importante passo avanti, una tappa di un percorso ancora lungo ma necessario, che deve continuare a svilupparsi con l’impegno di tutti, in un’ottica di responsabilità condivisa e di attenzione alle persone come protagoniste del proprio destino.
Il successo di questa prima edizione lascia intravedere un futuro promettente per iniziative simili, che mettano al centro la persona e promuovano una visione del mondo più inclusiva, equa e solidale. La sfida che si pone è quella di trasformare le buone intenzioni in politiche efficaci e sostenibili, di continuare a lavorare insieme, mettendo al centro i bisogni, i diritti e i talenti di ogni individuo, affinché nessuno rimanga ai margini e tutti possano esprimere pienamente il proprio potenziale. Expo Aid 2023 ha fatto sentire forte questo messaggio, offrendoci storie, esperienze e idee che devono essere fonte di ispirazione e guida per il futuro.