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L’Atleta Olimpico

CIVIS ROMANUS SUM

C’era una volta l’Atleta
Fino a quando l’Agone Olimpico era luogo di tragica contesa tra personaggi eroici, a noi niente affatto contemporanei, la cosa in argomento, sarebbe sembrata fuori dal mondo, un mondo iperuranio  per destinazione, che potremmo definire oggi dì,  come appartenente a una realtà a dir poco di livello Leggendario.
Il Maratoneta, ad ogni modo, figura mitica del tempo che fu, era a tale proposito, nel mondo greco-romano, considerato il prototipo dello spirito umano, colto nell’immane atto di superarsi, approssimandosi quanto più possibile al limite di natura, sin dove solo al divino era possibile sostare. Magari anche solo un attimo.

La Vittoria era tesa al limitare di tale momento aulico, tra cielo e terra, dove al declinare dello sforzo massimo sta a sentinella, l’ascesa dei sommi valori, che circonfusa d’alloro la persona invitta dell’Atleta, ce ne rivelava la sacralità.
Ma veniamo ora finalmente a Noi.

CORONAVIRTUS VS CORONAVIRUS

CIVIS ROMANUS SUM

Lo Sportivo nel mondo moderno
Questo frutto acerbo, generato dalla così detta benedetta società dello spettacolo. Questi, non al Sole volge sicuramente lo sguardo risoluto, né certissimamente alla Luna fa risoluto appello. Non sia mai un simile scandalo. Altri santi numi ne illuminano il mercuriale avvenire.
Quali fatti l’attendono. Il dì venturo ce lo rivelerà. 
                             Anonimo Romano del XXI Secolo

Morale
Secondo la Tradizione Italica i problemi reali si affrontano con la schiena dritta e a viso aperto, possibilmente alzando la testa e guardando lontano.
E’ ora di spalancare le porte al Futuro, per troppo tempo si è inciampato nei lacci, che il presente continuamente ci tende, strumentalizzando il passato in modo maldestro. Fuori tempo, fuori luogo, fuori gioco. Se si vuol giocare si deve giocare seriamente, rispettando le regole del gioco.

Quando si scende in campo, il Gioco è il vero protagonista, i giocatori e il pubblico partecipano al grande spettacolo di Natura, e la partita è vincente in Spirito, ogni qual volta la vita trionfa sulla morte.
E’ questa la nostra attesa, è questo l’Augurio che facciamo all’Italia in questo Campionato Europeo 2021:
Dopo un anno di Pandemia, mai come in questa Ora Fatale occorre rimanere dritti sulle proprie gambe, dimostrando al mondo intero che niente ci piegherà.


Un Messaggio di Forza e di Coraggio
che ora più che mai, deve venire dal Mondo dello Sport
portatore sano di una Millenaria Tradizione

                                                                         Massimo Fulvio Finucci e Clarissa Emilia Bafaro

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