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OLTRE LE SBARRE: La Vita in Versi di un Detenuto Immaginario,
“La Nuova Silloge” di Francesco Certo

Scritto da Cristian Arni il . Pubblicato in .

E’ un tema delicato, difficile, quello della detenzione nei penitenziari italiani, limitandoci alle condizioni di vita (qualcuno dirà: di non vita) dei detenuti per cui non di rado la cronaca riporta le criticità di un sistema imploso: sovraffollamento, reclusione ai limiti della dignità umana che sfociano in atti di violenza e aggressività nei confronti degli altri detenuti; condizioni igienico- sanitarie non sempre ottimali e non ultimo, il numero dei suicidi e spesso ad occuparsi di realtà, spesso rimosse dal nostro quotidiano, sono proprio la letteratura, i romanzi, i dibattiti, le inchieste, i documentari e il Cinema a raccontarci la “Vita dietro le sbarre”

Una narrazione che ha indagato, e continua a indagare le complessità del sistema carcerario italiano e dei condannati posti in custodia cautelare; che si tratti di letteratura o di opere cinematografiche, sono molti i titoli che vengono alla mente e senza necessità di stilare lunghe liste ci limitiamo a citare il film, “Detenuto in Attesa di Giudizio”, 1971 del grande Nanni Loy, con un indimenticabile Alberto Sordi…ma è possibile portare la poesia dietro le sbarre?
E’ possibile raccontare la poesia da chi vive in condizioni di restrizione?
Può la poesia, dar voce a chi voce non ha? Anche in luoghi così bui, cupi e in qualche modo percepiti come remoti, luoghi dove la vita certo non scorre facilmente è possibile parlare di poesia come atto di speranza e fiducia, per questo presentiamo sotto la nuova silloge di Francesco Certo intitolata Oltre le Sbarre (Ensemble Poesia, Collana Alter, pagine 120, prezzo 15 euro).
Da dove è partito l’autore? Quali sono stati gli interrogativi che si è posto per raccontare la vita in versi di un immaginario detenuto? 
Ho domandato a Francesco cosa lo avesse spinto a trattare un argomento così difficile in forma poetica e la sua risposta è stata sufficientemente chiara: “Credo che la poesia serva per emozionare e non lasciare indietro nessuno oltreché per salvare l’anima come dico sempre, ecco che mi pareva necessario dare un senso di speranza a tanti detenuti chiusi nel dimenticatoio della società”, la bellezza delle sue parole mi ha colpito.
Ecco allora che da questo e altri interrogativi è nata la sua raccolta che sarà presentata il 26 novembre presso il Mondadori Bookstore, a Piazza Cola di Rienzo, alle ore 18.00.
Alla presentazione interverrà Valentina Calderone, garante dei detenuti di Roma Capitale; le letture saranno a cura dell’attore Massimo Wertmuller, presenta il giornalista Michele Plastino.

Francesco Certo (Roma, 1970) è giornalista professionista dal 1997. Dal 2003 è Caporedattore di RDS Roma e Dimensione Suono Soft. Ha pubblicato diverse opere poetiche.
Con Ensemble ha pubblicato le raccolte Profumo di carta (2024) e Cento poesie d’amore (2025).

 

Com’è la vita in  carcere di un detenuto? Come si salva l’anima ogni maledetto giorno che appartiene all’infinita conta dei giorni, tutti uguali, tutti perennemente alla ricerca del vento di libertà? Quali relazioni si instaurano al buio di “quattro metri d’inferno” con gli altri reclusi e con gli agenti penitenziari?
Intorno a queste domande Francesco Certo, giornalista di RDS, costruisce la sua nuova raccolta Oltre le sbarre, la diciassettesima della sua produzione. Raccolta naturalmente in versi nella quale le cento poesie indagano sulla psicologia di un detenuto immaginario, che vive soffre respira a fatica, sogna del domani, immagina l’amore non appena potrà uscire di cella. L’uomo ristretto in cella intuisce da subito che la poesia se non può restituirgli la liberà almeno gli consente di non farsi sopraffare dalla disperazione, gli permette di conoscere meglio quella dimensione della vita e sentirsi non inutile nella società.

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Dammi aria poesia, fammi uscire da qui fammi volare alto sopra i soprusi le angherie gli errori le parole permesse il buio a mezzogiorno la luce artificiale a tutte le ore è l’invocazione alla forma di scrittura unica capace di elevare l’anima in pena. Spazio anche al dialogo con il secondino per marcarne la differenza nonostante tutto “Di qua si guarda di soppiatto con la prudenza dovuta, di là si sopravvive ormai quasi a tutto. Conterò quanto manca alla vita fuori e tu dovrai invece restare a guardare di soppiatto”.
 
Il potere del chiavistello non basta insomma a spegnere il coraggio e la volontà di reagire ai propri errori,
“Non volermene caro secondino, ma la vita fuori mi aspetta”. Oltre le sbarre rappresenta il tentativo di narrare la vita da una posizione sfavorevole e scomoda lasciando comunque la speranza di farcela ugualmente, attraverso la lenta risalita e la convinzione che fuori dal carcere il mondo ti aspetta per dare un’occasione ancora.
 
Nella foto d’aperture l’autore, Francesco Certo
(Fonte https://www.youtube.com/watch?v=iXNgl1–kYU )
 
 
 

Mercoledì 26 novembre presso il Mondadori Bookstore,
a P.za Cola di Rienzo – h. 18.00, sarà presentata la sua raccolta di opere 

Siete invitati a partecipare! 

La Consul-Press desidera rivolgere una consuetudinaria esortazione a tutti i nostri Lettori (…e non solo) a frequentare le Librerie e ad acquistare i Libri nelle Librerie. Trattasi di una iniziativa non solo simbolica ma anche un impegno di solidarietà a loro favore, in quanto non solo sono uno spazio fisico ove visionare o sfogliare un libro ma altresì un centro di aggregazione sociale e culturale, ove incontrare altre persone, discutere e inter-scambiare opinioni o pareri.
Quindi, quando desideriamo acquistare un libro, non utilizziamo più Amazon & Soci, ma rechiamoci direttamente nelle Librerie e, con l’occasione, scambiamo quattro chiacchiere con il Libraio e se possibile anche con l’Autore, o con l’Editore !  …Alla stessa stregua, anche i Quotidiani ed i Periodici cerchiamo di acquistarli in Edicola  …evitando di leggerli tramite tablet e per scambiare, allo stesso tempo, due parole con l’ Edicolante.
Riappropriamoci dei nostri contatti umani e dei rapporti interpersonali, attualmente sempre più marginalizzati ed emarginati dalla tecnologia.   


 

NOTE A MARGINE  –
La CONSUL-PRESS da numerosi anni continua a dedicare una notevole attenzione verso il c.d. “M0ndo Carcerario  ovvero sulla “Vita dietro le Sbarre, con la convinzione che sostanziali riforme innovative e mogliorative dovrebbero e potrebbero essere oramai da tempo introdotte nel
sistema penitenziario in Italia.  
Al riguardo si desidera segnalare una serie di interventi a firma di (Clik >) Massimo Rossi, Avvocato Penalista del Foro di Siena, pubblicati sulla Consul-Press all’interno di una specifica sezione “Giustizia & Pianeta Magistratura, spesso incentrati su indispensabili riforme sia dell’intero Sistema Giudiziario, sia della Magistratura, nonché di numerose normative riguardanti gli Istituti Penitenziari, non solo per quanto concerne l’edilizia e la permanenza nelle attuali “strutture carcerarie” (in gran parte fatiscenti, obsolete e sovra-affollate) ma anche per una necessaria e diversa umanizzazione della “Vita dietro le Sbarre”.
Su tali tematiche, con la partecipazione dell’Avv. Massimo Rossi, dell’Avv. Romolo Reboa e del Prof. Francesco Ricci, nello scorso mese di giugno si è svolta anche una Conferenza/Dibattito  presso il Caffè Letterario Hora-Felix in Roma, in cui si è parlato tra l’altro
anche delle c.d. “Carceri Diffuse”,  luoghi ove destinare “Detenuti” di accertata non pericolosità, da adibire a lavori socialmente utili e custoditi in limitate “aree protette”, all’interno di piccoli Borghi o micro Comuni in via spopolamento, accelerando e facilitando in tal modo anche un recupero ed un reinserimento dei “Penitenti” nella società, oltre a salvaguardare l’esistenza e sopravvivenza degli stessi Borghi, anche in ambito economico.

Si desidera altresì rammentare la spontanea collaborazione offerta dalla Consul Press ad una “Comunità di Detenuti” nel Carcere di Rebibbia a Roma (alcuni dei quali, durante un orario consentito, potevano lavorare all’esterno) per la realizzazione all’interno dello stesso Istituto di un periodico cartaceo intitolato “NonSoloChiacchiere”, quale  collegamento tra Loro con il “Mondo Esterno” e viceversa, nel tentativo di evitare una completa esclusione dalla vita sociale.
Tale periodico – editato da “Il Gruppo Libero” (Associazione di Volontariato ad hoc costituita nel 1999 e così euforicamente denominata quasi a futuro auspicio) – dopo un Numero Unico ed alcuni ‘Numeri Zero’, veniva regolarmente registrato a maggio 2001 presso il Tribunale di Roma con Direttore “Interno” Giancarlo Trovato, ideatore ed animatore del progetto, e con Direttore Responsabile il giornalista Nello Del Gatto, attualmente spesso inviato speciale in teatri di guerra per importanti Testate Nazionali.   
A mio personale giudizio i c.d. Reclusipur se obbligati ad espiare una condanna, in uno “Stato Etico non dovrebbero mai essere privati di una dignità a loro comunque spettante come persone e durante la detenzione (con l’osservanza di necessarie o speciali normative) a Costoro – da quello stesso “Stato Etico – dovrebbe essere consentito od imposto obbligatoriamente lo svolgimento di una ‘Attività Lavorativa’ 

__________________GIULIANO MARCHETTI

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