
San Francesco: un ruolo centrale per la “Identità Italiana ed Europea”
Scritto da Cristian Arni il . Pubblicato in Costume, Società e Religioni, Arte, Cultura ed Eventi.
San Francesco ha contribuito in modo determinante
all’affermazione e alla riscoperta del messaggio cristiano
_____________una riflessione di FEDERICO MOLLICONE – F.d’I.
Assisi – 4 Ottobre # Celebrazioni del Santo Patrono d’Italia, San Francesco conosciuto come “il poverello di Assisi“, avendo rinunciato agli agi di una facoltosa famiglia di mercanti in tessuti di Assisi, celebrazioni che sono state particolarmente vissute oggi 4 ottobre, sia sul piano spirituale e religioso, sia sul piano politico con il nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha ricordato il Santo con queste parole: “San Francesco è stato un uomo estremo ma non estremista”.
Sebbene il discoro del Presidente del Consiglio sia stato più generoso, riportiamo questa frase che bene identifica lo spirito di Francesco, figura sempre più vicina al nostro tempo, quanto cara ai fedeli e devoti, vista anche la recente decisione del Parlamento di reintrodurre la festa nazionale del 4 ottobre in suo onore.
Nel giorno in cui si è celebrato il Santo sono stati tanti i momenti di festa a cui, presenti le istituzioni politiche ed ecclesiastiche; il Sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano nella Basilica superiore di San Francesco, presieduta da Monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.
Presente anche il Presidente della Regione Abbruzzo, regione prescelta per il dono dell’olio nuovo: “Dopo 20 anni la nostra regione è stata chiamata ad offrire l’olio per la lampada votiva. Un gesto di grande valore. Siamo onorati di essere qui“, ha dichiarato Marco Marsilio.
Assisi si prepara così ad essere Capitale italiana della Cultura 2026, anno in cui avverrà l’ostensione del corpo di San Francesco nel periodo quaresimale, tra il 22 febbraio e il 22 marzo 2026, per cui si prevede un incremento dei pellegrini da tutto il mondo, anno in cui si celebrano gli ottocento anni dalla morte del “Poverello”.

E proprio in occasione di questa importante ricorrenza, il 4 ottobre tornerà ad essere Festa Nazionale, come dichiarato dal Presidente Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (FDI): “Oggi celebriamo San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, figura universale di umiltà, fraternità e solidarietà, che ha avuto un ruolo centrale nella formazione dell’identità italiana ed europea.
Grazie al lavoro del Parlamento, a partire dal prossimo anno, in concomitanza con l’ottavo centenario della morte di San Francesco, questa giornata tornerà a essere Festa Nazionale, un segno di riconoscenza e di rinnovata consapevolezza del ruolo che il Santo ha avuto per la storia del nostro Paese.
Attraverso la presenza dei conventi francescani e la diffusione della loro opera culturale, spirituale ed educativa, San Francesco ha contribuito in modo determinante all’affermazione e alla riscoperta del messaggio cristiano come radice culturale dell’Italia e dell’intero continente europeo. In un tempo di grandi trasformazioni, la sua eredità ci invita a riscoprire il valore della fraternità universale che unisce persone, popoli e tradizioni”,
COSI’ conclude il presente comunicato, fonte La Presse, per gentile concessione del Presidente Federico Mollicone.