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Psicologo ho  Tecnico (BES)

Scritto da Veronica Socionovo il . Pubblicato in , .

Differenze, competenze e collaborazioni nel sostegno agli studenti con Bisogni Educativi Speciali

Il vasto e complesso ambito dell’educazione e della psicologia si configura come un universo ricco di figure professionali che operano con competenze specifiche, ognuna rivolta a soddisfare le molteplici esigenze di bambini, adolescenti e adulti. Tra queste, due ruoli di primaria importanza nel contesto scolastico e educativo sono quelli dello psicologo e del tecnico dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Sebbene entrambi contribuiscano al benessere e al successo scolastico degli studenti, le loro funzioni, competenze, ambiti di intervento e formazione presentano differenze sostanziali che ne delineano profili professionali distinti ma complementari. La distinzione tra psicologo e tecnico BES non è solo formale, ma sostanziale, e comprenderla a fondo è fondamentale per chi opera nel mondo dell’educazione, per le istituzioni scolastiche e per le famiglie, che spesso si trovano a dover individuare la figura più adatta a sostenere un bambino o un ragazzo con difficoltà.

Lo psicologo si forma attraverso un percorso accademico rigoroso che prevede il conseguimento di una laurea magistrale in psicologia, un percorso di tirocinio professionalizzante e l’esame di abilitazione che ne consente l’iscrizione all’Albo Professionale. Questa formazione non si limita a fornire conoscenze teoriche, ma prepara il professionista a comprendere, valutare e intervenire su una vasta gamma di problematiche relative al funzionamento mentale, emotivo e comportamentale dell’individuo. Lo psicologo è dunque un esperto nell’analisi e nell’interpretazione dei processi cognitivi, affettivi e relazionali che influenzano il benessere e il comportamento umano. Nel contesto scolastico, questa preparazione si traduce in un ruolo di primo piano nella diagnosi di disturbi dell’apprendimento, come la dislessia, la discalculia o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), nonché nell’individuazione e nel trattamento di problematiche psicologiche quali ansia, depressione, disturbi comportamentali e relazionali. La valutazione psicodiagnostica effettuata dallo psicologo, attraverso test standardizzati e colloqui, permette di individuare con precisione le difficoltà specifiche e di orientare l’intervento in modo mirato e personalizzato. L’attività dello psicologo si estende quindi dalla valutazione alla progettazione e all’attuazione di interventi terapeutici, di supporto psicologico e di consulenza, coinvolgendo studenti, famiglie e insegnanti in un lavoro sinergico finalizzato a migliorare il benessere psicologico complessivo e il rendimento scolastico.

Il tecnico dei Bisogni Educativi Speciali, invece, nasce come risposta concreta e pratica all’esigenza di garantire un percorso formativo adeguato e inclusivo a quegli studenti che presentano difficoltà di apprendimento, disabilità fisiche o cognitive, o altri bisogni particolari che richiedono un adattamento del metodo e dell’ambiente didattico. La formazione del tecnico BES è tipicamente centrata sulle scienze dell’educazione e della pedagogia, con un forte orientamento alla pratica educativa inclusiva e all’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi. Questa figura professionale si occupa in prima linea di progettare e attuare percorsi didattici personalizzati, lavorando direttamente con gli studenti in classe e collaborando strettamente con gli insegnanti per adeguare il curricolo alle esigenze specifiche degli alunni con BES. L’azione del tecnico BES è dunque profondamente radicata nell’ambito educativo e didattico, con un approccio pragmatico che mira a facilitare l’inclusione scolastica, promuovendo strategie e metodologie che permettano a ciascun studente di esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’adozione di tecnologie assistive, materiali adattati, software educativi e modalità alternative di apprendimento rappresenta una parte fondamentale del suo lavoro, insieme alla creazione di un ambiente scolastico accogliente e supportivo.

Le differenze tra psicologo e tecnico BES si delineano in modo chiaro se si analizzano le caratteristiche della loro formazione, le competenze acquisite e il contesto in cui operano. Lo psicologo possiede una preparazione di tipo clinico e scientifico che gli consente di intervenire in maniera specialistica su aspetti diagnostici, terapeutici e consulenziali. È infatti abilitato a identificare e trattare disturbi mentali e cognitivi complessi, a condurre terapie psicologiche individuali o di gruppo e a fornire sostegno emotivo in situazioni di disagio psicologico. Nel contesto scolastico, questa preparazione permette allo psicologo di agire come un professionista in grado di valutare e monitorare condizioni che possono influire profondamente sull’apprendimento e sul benessere dell’alunno, offrendo un supporto qualificato sia allo studente che all’intera comunità educativa.

Il tecnico BES, al contrario, concentra il suo intervento sull’aspetto pedagogico e didattico, ponendo l’accento sulla gestione pratica delle difficoltà e sull’inclusione scolastica. Non essendo abilitato alla diagnosi o alla terapia psicologica, il tecnico BES lavora prevalentemente nell’ambiente scolastico, dove realizza interventi mirati a rendere accessibile il percorso di apprendimento e a favorire la partecipazione attiva degli studenti con bisogni particolari. La sua competenza risiede nell’adattamento dei contenuti, delle modalità di insegnamento e degli strumenti didattici, nonché nella collaborazione con insegnanti e famiglie per creare un progetto educativo individualizzato che risponda in maniera efficace alle necessità dell’alunno.

Questa distinzione si traduce anche nelle modalità di intervento e nei contesti di lavoro. Lo psicologo è in grado di operare in molteplici ambiti, spaziando dalla scuola alle strutture sanitarie, dalle comunità terapeutiche agli studi privati, con una flessibilità che gli consente di affrontare problematiche complesse da molteplici punti di vista. Il tecnico BES, invece, è una figura profondamente radicata nel sistema scolastico, il cui intervento è circoscritto all’ambito educativo e didattico. Qui il suo ruolo è essenziale per tradurre le indicazioni diagnostiche e terapeutiche in azioni concrete e pratiche, finalizzate all’inclusione e al successo scolastico degli studenti con BES.

L’interazione tra psicologo e tecnico BES è pertanto non solo auspicabile, ma indispensabile per garantire un supporto integrato e completo agli studenti con difficoltà. Quando uno psicologo individua una difficoltà specifica, come un disturbo dell’apprendimento o una problematica emotiva, il tecnico BES può tradurre questa diagnosi in un progetto educativo personalizzato, attuando strategie e metodologie didattiche adeguate in classe. Allo stesso modo, il tecnico BES può fornire allo psicologo informazioni fondamentali riguardo al comportamento, alle modalità di apprendimento e ai progressi dell’alunno, arricchendo così la valutazione e favorendo un intervento più mirato e efficace. Questa collaborazione permette di superare la frammentazione degli interventi e di offrire agli studenti un percorso scolastico più coerente, inclusivo e orientato al successo.

La scelta tra rivolgersi a uno psicologo o a un tecnico BES dipende dalle caratteristiche e dalla natura delle difficoltà che si presentano. Nel caso in cui le problematiche riguardino prevalentemente aspetti emotivi, relazionali o psicologici, come ansia, depressione, difficoltà nel gestire lo stress, disturbi del comportamento o altre condizioni di natura psicologica, la figura dello psicologo è quella maggiormente indicata. Lo psicologo è preparato a effettuare una valutazione approfondita, a offrire supporto terapeutico e a guidare la famiglia e la scuola nel gestire questi aspetti complessi. Quando invece le difficoltà si manifestano principalmente sul piano dell’apprendimento o dell’inclusione, come nel caso di dislessia, discalculia, difficoltà attentive, o problematiche legate all’accesso e alla partecipazione alle attività scolastiche, è più appropriato rivolgersi a un tecnico BES, che potrà intervenire direttamente sul piano educativo, modificando e adattando le strategie didattiche per rispondere in modo efficace ai bisogni dell’alunno.

Entrambe le figure professionali, quindi, sono indispensabili per un sistema educativo moderno e inclusivo, che miri a garantire a ogni studente il diritto a un percorso formativo adeguato e personalizzato. Solo attraverso la collaborazione e l’integrazione tra psicologi e tecnici BES è possibile costruire un ambiente scolastico che non lasci indietro nessuno, capace di sostenere e valorizzare la diversità e le potenzialità di ogni alunno. La sinergia tra queste due figure permette di coniugare le competenze cliniche e terapeutiche con quelle educative e pedagogiche, garantendo un approccio multidimensionale che tiene conto di tutti gli aspetti della persona, dal benessere psicologico all’apprendimento.

Lo psicologo e il tecnico dei Bisogni Educativi Speciali rappresentano due pilastri fondamentali del sistema educativo, ciascuno con una propria identità professionale e con una missione condivisa: promuovere l’inclusione, il successo formativo e il benessere degli studenti con difficoltà, affinché possano vivere pienamente la loro esperienza scolastica e realizzare al meglio il proprio potenziale. La conoscenza approfondita delle differenze e delle complementarità tra queste figure è un passaggio cruciale per migliorare l’efficacia degli interventi e per favorire una cultura scolastica sempre più attenta e sensibile alle esigenze di tutti gli studenti.

Psicologo e Tecnico BES:

Aspetto

Psicologo

Tecnico BES

Formazione

Laurea magistrale in psicologia, tirocinio e abilitazione

Formazione in scienze dell’educazione e pedagogia

Abilitazione

Iscrizione all’Albo Professionale degli Psicologi

Non abilitato alla diagnosi o terapia psicologica

Ambito di intervento

Diagnosi, valutazione, terapia, consulenza psicologica

Progettazione e attuazione di percorsi didattici personalizzati

Competenze principali

Valutazione psicodiagnostica, interventi terapeutici e di supporto psicologico

Utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, metodologie inclusive

Contesti di lavoro

Scuole, strutture sanitarie, studi privati, comunità terapeutiche

Prevalentemente nelle scuole

Obiettivi principali

Diagnosticare e trattare disturbi cognitivi, emotivi, comportamentali

Facilitare l’inclusione scolastica e il successo educativo

Modalità di intervento

Valutazione approfondita, terapia, supporto emotivo

Adattamento del curricolo e strategie didattiche personalizzate

Collaborazione

Fornisce diagnosi e orienta interventi

Traduce diagnosi in azioni pratiche e strategie educative

Indicazioni d’uso

Problemi emotivi, ansia, depressione, disturbi comportamentali

Difficoltà di apprendimento, bisogni educativi speciali

Finalità

Migliorare il benessere psicologico e il rendimento scolastico

Promuovere l’inclusione e la partecipazione attiva

©Veronica Socionovo

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