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A Cesena non sei AntiFascista? Allora taci e sparisci!

Il prossimo mercoledì 15 novembre il Consiglio Comunale di Cesena voterà se approvare o respingere il nuovo regolamento cittadino “antifascista”, fortemente voluto e sostenuto dal Partito Democratico cesenate, anche sull’onda della liberticida legge Fiano, per vietare l’occupazione di suolo pubblico ad enti, associazioni od altre realtà che non abbiano perfetta aderenza con i principi costituzionali.

Il sindaco e la giunta di Cesena si sono chiusi nel vicolo cieco di un’illegale, pretestuosa, intollerabile limitazione delle libertà di riunione e manifestazione del pensiero, previste dalla Costituzione; addirittura, ai cesenati contrabbandano, come giusta e democratica, la bufala che il nuovo regolamento “antifascista” sia un legittimo, razionale “adattamento amministrativo a principi di legge esistenti”. E’ una buffonata che va respinta: i limiti delle libertà sono fissati dalla carta costituzionale e dalle leggi alle quali la stessa rinvia, niente, in proposito, valgono invece dei semplici regolamenti comunali! Pensiamo solo un attimo quale abuso e quanta confusione potrebbero determinarsi se ogni comune regolamentasse in modo autonomo il contenuto e le condizioni di esercizio delle singole libertà!

Chiaramente l’iniziativa del sindaco e della giunta comunale di Cesena è nata contro Casa Pound e chiunque persegua ideali e finalità politiche, prossime al fascismo, dimenticando, però, che la Costituzione, proprio a garanzia della libera espressione di qualsiasi idea politica, pone una ferma limitazione soltanto ad un determinato soggetto politico, storicamente ben individuato: il disciolto Partito Nazionale Fascista. Dunque, la smetta il PD cesenate di intorbidare i principi costituzionali, fra l’altro con l’evidente, provocatoria malafede di non includere tra i regimi totalitari, accanto al fascismo e al nazismo, pure il comunismo, ritenendo, quest’ultimo, autoritario solo in un suo limitato periodo storico e per ovvie. giustificate ragioni, collegabili alle sue radici rivoluzionarie. Proprio così, sic et simpliciter !  Non c’è che dire, davvero un bel colpo di spugna agli orrori dello stalinismo, ai campi di concentramento, i famosi gulag siberiani, alle varie dittature sostenute nel mondo dall’internazionalismo comunista, alle lotte intestine e tragiche del comunismo italiano, alle stragi dei partigiani comunisti italiani nell’immediato secondo dopoguerra. Anche il comunismo è stato privazione della libertà, violenza e morte, ma a differenza del fascismo e del nazismo ha vinto la Seconda Guerra Mondiale al fianco degli alleati: può questo eseere sufficiente a giustificare la sua assoluzione storica da parte del sindaco e della giunta di Cesena?

La verità è una sola: se, oggi, Casa Pound e altre espressioni politiche, prossime alla tradizione fascista, si esprimono raccogliendo un certo consenso, ebbene tale presenza è dovuta alla fragilità di un sistema politico sempre più lontano dai cittadini e dai loro problemi, sia quotidiani che a lungo termine. Troppo facile e in malafede, allora, fuggire da questa verità con un “regolamentuccio comunale da strapazzo” che se non sei antifascista non devi aver spazio, ma solo tacere e sparire!

Purtroppo la “Madre degli Imbecilli AntiFascisti è sempre incinta”

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Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali