Si fosse trattato di un caso isolato ed eccezionale, certamente deprecabile per il suo contenuto offensivo, ma addebitabile solo alla scelta avventata di un pastore, purtroppo dimentico di dover guidare un gregge di anime e non di doverlo sconcertare inutilmente, ebbene, allora, avremmo anche potuto chiudere un occhio e mandare giù il rospo sul filo della comprensione e del perdono.
Andateci tutti, così vi renderete conto. Fidatevi, non vi mando chissà dove, tanto meno a quel paese, vi invito soltanto ad andare al cinema a vedere il film “Berlinguer-La grande ambizione” del regista Andrea Segre, realizzato a 40 anni dalla morte dell’ultimo Grande Leader del Partito Comunista Italiano: dopo di lui solo un giusto, inevitabile declino. Io ci sono andato in un pomeriggio infrasettimanale, quando, solitamente, pure a Roma i cinema sono meno frequentati, quindi più tranquillamente avrei potuto vivere una “full immersion” nella storia del nostrano partitone comunista attraverso le vicende di uno dei suoi maggiori protagonisti, appunto Enrico Berlinguer.
Ormai, è certo, Donald Trump ha vinto, sarà nuovamente Presidente degli Stati Uniti, pronto a realizzare il suo programma per un’America “great again”. Ha battuto nettamente la candidata democratica Kamala Harris e potrà contare su una solida maggioranza repubblicana al Senato e alla Camera dei Rappresentanti, i due organi legislativi del Congresso, oltre che alla Corte Suprema.
La “Destra” vince e governa …..La “Sinistra” rosica e lancia invettive
Ancora, ci s’interroga sulle ragioni del successo, ormai, evidente, né passeggero né aleatorio, della nostra Destra più intransigente, una volta chiara erede del Fascismo, poi animatrice di un’evoluzione postfascista ed oggi palese trasformista di un partito, quello di Fratelli d’Italia. Quest’ultimo, infatti, rappresenta, sempre più, una destra liberale, fortemente conservatrice, ma strategicamente moderata e ad ampio raggio, quasi ricalcando la trasversalità politica interclassista della trascorsa Democrazia Cristiana: trasversalità sicuramente agevolata dalla caduta delle tante pregiudiziali, dei tanti stereotipi ideologici, politici della nostra Prima e Seconda Repubblica.
IL MINISTERO DELLA CULTURA – EX M.B.C.A.
…..UN’ ANZIANITA’ DI QUASI MEZZO SECOLO
…..ED UNA GESTIONE SENZA MAI (O QUASI) “BRILLARE”
Un’ Analisi Storico-Scientifica a cura di FRANCO D’EMILIO
Nel febbraio 2018 sono andato in pensione dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientalidopo una lunga attività di funzionario scientifico, trascorsa tra archivi, biblioteche, musei e altri uffici di soprintendenze ….da allora in questi oltre sei anni di serena e fattiva pensione, mi sto dedicando infatti con continuità ad altri interessi, soprattutto nel campo della comunicazione.
Ma – come spesso mi aggiornano numerosi amici, ex colleghi, tuttora in servizio – nel frattempo, poco o nulla, soprattutto in meglio è cambiato nella gestione complessiva del Ministero, preposto alla tutela del nostro patrimonio culturale, così vario ed esteso quanto prezioso e unico al mondo.
Il prossimo 29 novembre ricorrerà il centenario della morte di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858-Bruxelles, 29 novembre 1924), il celebre compositore italiano, a ragione annoverato tra i maggiori operisti d’ogni tempo.
UNA TIPICA ECCELLENZA INDUSTRIALE, ESEMPIO DEL MADE IN ITALY
__________________di FRANCO D’EMILIO
La storia industriale italiana è perlopiù incentrata sulle vicende di grandi imprese, sicuramente vanto nel mondo della nostra progettualità, spesso davvero innovativa con le sue soluzioni tecnologiche: dalla meccanica automobilistica a quella delle macchine utensili, dalla siderurgia alla cantieristica navale, dai materiali edili al tessile, ai manufatti ceramici e in vetro, fino ai più avanzati settori dell’automazione e della robotica, ebbene non c’è campo applicativo nel quale l’Italia industriale non abbia segnato e, tuttora, segni pagine importanti di sviluppo produttivo, economico e sociale.
alcune inquietanti ipotesi a cura di FRANCO D’EMILIO *
Poco più di un secolo fa, il 10 giugno 1924, l’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti ad opera di una squadra di sicari fascisti, dunque un delitto gravissimo, solitamente ascritto a Benito Mussolini, allora capo del governo, perché egli ritenutone il mandante.
Eppure, ancora oggi, sulle ragioni, sulla trama di questo omicidio politico restano diverse zone oscure; inoltre non è mai stata pienamente accertata la responsabilità, diretta o indiretta, del leader fascista; infine sono stati scarsamente indagati taluni fondati motivi che paiono collocare l’eliminazione di Matteotti nell’ambito di un complicato intrigo internazionale.
L’Arma dei Carabinieri ha una storia di grande valore, dignità, all’occorrenza pure di sacrificio, persino estremo, come testimoniato da tanti episodi, primo fra tutti per me, ammiratore della sua figura eroica, quello del vicebrigadiere ventitreenne Salvo D’Acquisto, fucilato il 23 settembre 1943 dai nazisti presso la Torre di Palidoro, oggi nel Comune di Fiumicino, immolandosi per salvare la vita di ventidue civili rastrellati per rappresaglia.
“Antifascismo e 25 Aprile”….. come rispondere
con la Cultura alla Retorica della Sinistra
________________Un intervento di FRANCO D’EMILIO
Stamani, a stento riesco ad impugnare saldamente la penna, con altrettanta difficoltà a scrivere al computer, tanto mi prudono le mani, proprio per quel prurito che a volte s’impossessa di noi, magari sollecitato da talune facce toste, solo degne di sberle perché particolarmente inclini a frignare, recriminare e, poi, fottere il prossimo, nonostante siano colpevoli dei loro stessi guai: davvero, pari pari le facce insopportabili di Ilaria Salis e Antonio Scurati, due campioni dell’antifascismo piangi e fotti.
A.D. MMXXIV – XXV APRILE, AL TEATRO ITALIA : NUOVA SCENEGGIATA SU UN VETUSTO PALCOSCENICO
________________di FRANCO D’EMILIO
Proprio così, quest’anno l’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, organizzazione politica fuori luogo e fuori tempo, pateticamente nostalgica della tragica epopea resistenziale, ha deciso di cambiare, aggiornare il copione della sua solita, trita sceneggiata, celebrativa del 25 Aprile. Decisione subito pubblicizzata con gran titoloni da La Repubblica, quotidiano ormai di precaria fortuna al pari della disastrata sinistra, sua area di riferimento politico.
In Italia, come in qualunque paese civile, democratico, soprattutto consapevole del valore unificante dello studio e della conoscenza tra i popoli, non può assolutamente tollerarsi che le università siano bloccate, occupate da minoranze estremistiche, decise ad imporre con violenza l’irragionevolezza di loro assurde richieste. E’ quello che da tempo, ancora di più in quest’ultima settimana, sta accadendo in diversi atenei italiani, in particolar modo alla Sapienza di Roma, ad opera di un pugno di esaltati, fra l’altro studenti saputelli frammisti a persone estranee alla vita universitaria, dunque solo feccia provocatrice, fiancheggiatrice della solita sinistra radicale, grulla e casinara.
NELLA PRESENTE “ERA della TRANSIZIONE“(…del POST UMANO) ANCHE LA FEDE E LA RELIGIONE POSSONO DIVENIRE LIGHT-GREEN & LGBTIQ +
_________________________FRANCO D’EMILIO
E’ proprio il caso di dirlo: non c’è più Religione! Partiamo, innanzitutto, dai fatti: a Carpi, florida cittadina in provincia di Modena, è in corso dal 2 marzo al 2 giugno 2024 la mostra “Gratia Plena” con opere del PittoreAndrea Saltini, esposte nella Chiesa di Sant’Ignazio, quindi un luogo consacrato, dedicato al culto, alla pratica religiosa.
…..QUANDO I DIRITTI, A VOLTE,SI FONDANO SULLA RAGIONE
Il Libro di FRANCESCO MINUTILLO analizzato da FRANCO D’EMILIO
Neppure quattro giorni dalla sua pubblicazione il saggio di Francesco Minutillo“Anche i fascisti hanno diritti. Settant’anni di processi al saluto romano” – edito dalla Fondazione Memoria Predappio e in vendita solo su Amazon (https://amzn.eu/d/2uv6YiS) …… nonché corredato da una mia prefazione – e mi scuso per l’autocitazione ! (*1 – NdR)– è subito balzato in testa alle classifiche della famosa azienda di e-commerce, dunque bestseller in ben tre sezioni: Storia moderna e contemporanea, Pratiche e procedure penali, infine quella sul tema della Liberta e sicurezza.
Ormai, quasi ogni giorno, la cronaca riporta episodi di violenza, grave intolleranza all’interno della scuola italiana. Sono casi di studenti o loro genitori, qualche volta persino gli uni complici degli altri, contro insegnanti, presidi, addirittura contro personale subalterno, insomma casi di insofferenza, rivolta di giovani e familiari, dunque di parte di numerose famiglie, contro il sistema scolastico nazionale.
Non poche sorprese ha suscitato la notizia di pochi giorni fa della nomina del forlivese Roberto Balzani, storico e docente presso l’Università di Bologna, a presidente del Museo Storico della Liberazione di Roma in via Tasso 145, nello stesso edificio luogo di terribile repressione nazifascista. Nomina direttamente dal ministro della cultura Sangiuliano, senza se e senza ma, indiscutibile, esclusa, persino, la possibilità di un nome alternativo: una vera gestione padronale della cultura, zitti e mosca!
… SE LA “POLITICA“ ARRETRA DIFRONTE ALL’ “ECONOMIA“
__________FRANCO D’EMILIO
Ormai, in questo presente, è più facile che gli italiani vadano su tutte le furie contro ogni attacco alla tradizione cattolica o, di contro, alla laicità dello stato e, invece, non reagiscano, quasi restino indifferenti dinanzi alla sottrazione, spesso una rapina, dei loro beni e dei loro diritti. Così, questo diffuso atteggiamento popolare ha condizionato e tuttora condiziona inevitabilmente la politica italiana.
Negli ultimi tempi è stato molto vivace il dibattito politico tra governo Meloni ed opposizione sul tema della possibile introduzione per legge del salario minimo ovvero di una soglia base di partenza, remunerativa del lavoro, al di sotto della quale non possano scendere i datori di lavoro nel computo della retribuzione, oraria o giornaliera o mensile che sia, ai proprio dipendenti.
LA VITA: UNO SPAZIO DI TEMPO ED ESISTENZA ….tra la NASCITA e la MORTE
“Tempo di uccidere” è un romanzo di Ennio Flaiano, pubblicato nel 1947 dall’editore Longanesi e nello stesso anno Premio Strega, non senza polemiche, sul tema dell’illusoria conquista italiana dell’Etiopia nella seconda metà degli anni ’30.
Certo, la vicenda del protagonista flaianeo, il Tenente Enrico Silvestri, preso dalla paura di aver contratto la lebbra, è ben diversa da quella dellapiccola Indi Gregory, la bambina inglese, affetta da una rara malattia e, poche ore fa, per disposizione giudiziaria condannata a morire, in attuazione della pretestuosa giustificazione di un “fine vita” che la sollevi dalla sofferenza.
Lo scorso 28 ottobre è ricorsa la data storica della Marcia su Roma con la quale il Fascismo giunse al governo, appunto nel fatidico 1922. Abbiamo superato, quindi, il secolo da quell’avvenimento che tuttora, diversamente da destra e da sinistra, costituisce, ancora e soltanto, motivo di forte contrapposizione politica e ideologica, quando, invece, storicamente sarebbe opportuno da entrambe le posizioni verificare e confrontarsi come e perché la Marcia su Roma abbia, comunque, segnato una svolta nell’organizzazione della nostra comunità statale.