A.D. 2024: I 12 finalisti del supremo premio Strega
ALCHIMIE E MAGIE DI UN “PREMIO STREGATO“
GIUNTO ALLA SUA LXXVIII EDIZIONE
___________una analisi di Annalina Grasso
Quest’anno i libri candidati allo Strega erano ben 82. Fanno un totale di 20.500 pagine che i giurati dovrebbero leggere tra febbraio e i primi di aprile, quando vengono annunciati i 12 finalisti. Questo significa che ogni giurato deve leggersi una media di 525 pagine quotidiane, fanno 40 pagine all’ora per 10 ore al giorno. Tutto questo per garantire la regolarità del Premio.
Alessia Kant di Mow Magazine, ha provato a leggere tutti i libri. E si è subito resi conto che una tortura della Cia sarebbe più sopportabile. Ergo… è tutta una farsa. Sorge una domanda: Che senso ha un premio dove lo svolgimento regolare dello stesso è umanamente impossibile?
Nel Paese dei premi, dell’amichettismo e dei regolamenti astrusi, il Premio Strega svetta supremo: per candidarsi bisogna prima essere “proposti” da un cosiddetto “Amico della domenica”.
Ma chi sono dunque i 12 candidati della nuova edizione del 2024 e da chi sono stati proposti?
Si tratta di:
1. Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), proposto da Simona Cives.
2. Adrián N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri.
3. Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio.
4. Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi.
5. Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi.
6. Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella.
7. Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), proposto da Franco Di Mare.
8. Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), proposto da Nadia Terranova.
9. Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale.
10. Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), proposto da Lia Levi.
11. Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), proposto da Matteo Motolese.
12. Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi.
Tra libri come quello di Lattanzi che insiste sulla narrazione autobiografica medico-esistenziale ricattatoria e dallo stile sciapo di Melissa Panarello “Storia dei miei soldi”, i libri in gara al Premio Strega 2024 pullulano di investigatrici donne, polizieschi surreali, misteri ecologico-ecologisti e da quest’anno anche l’immancabile genere true crime. Le vere protagoniste dei titoli proposti allo Strega 2024 sono le madri mancate, in ossequio a un trend imposto dalla stretta attualità, a testimonianza di una letteratura nazionale che non sa guardare oltre la vacuità degli uffici stampa.
Che senso ha un premio dove lo svolgimento regolare dello stesso è umanamente impossibile?
Certo, direte voi: che senso ha un premio dove, ogni anno, si sa già, più o meno, chi vince? E che razza di senso ha un premio dove l’anno scorso, il ministro della Cultura, durante la premiazione in diretta Tv, ammette candidamente di non avere la più pallida idea di cosa parlino i libri in gara, libri che lui stesso avrebbe dovuto aver letto e votato?
Eppure, il Premio Strega, come scritto in apertura, gode di ottima salute. Anzi, per paradosso, ha quasi più prestigio adesso di quanto ne aveva in passato, quando a contenderselo erano gente come Moravia, Gadda, Calvino. E la ragione perché questo accade non è casuale ma ha a che fare, purtroppo, con la natura attuale del nostro Paese.
La grande distribuzione e il marketing impediscono che si affermi la qualità, i libri si affermano grazie alla pubblicità, pur essendoci opere infinitamente migliori. Lo Strega si conferma ancora una volta un premio per case editrici e non per autori per cui la selezione è operata su titolo proposti dalle case editrici ai giurati e non da questi ultimi. Ecco perché nella dozzina ogni anno figurano almeno 6 autrici in virtù delle quote rose, almeno due indipendenti, almeno due libri in cui si raccontano tribolazioni e drammi personali e uno-due libri validi.
Di Pietrantonio, Lattanzi, Melissa Panarello, Premio Strega, Voltolini