
A Tortoreto, in Abruzzo, la XXII^ Edizione del “Palio del Barone”
Scritto da Cristian Arni il . Pubblicato in Attualità, Arte, Cultura ed Eventi.
L’ ITALIA, TERRA DELLE CONTRADE E DELLE CITTA’ DEL PALIO
Anche quest’anno prende il via “Il Palio del Barone”, giunto alla sua XXII^ edizione; la novità sostanziale è che tale tradizionale appuntamento è stato inserito nel progetto della “Mappatura delle rievocazioni storiche”, condotto dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura. con la collaborazione della Società Italiana per la Museografia e i Beni DEA (SIMBDEA).
L’evento è diviso in due appuntamenti: il primo si è tenuto il 22 luglio, al centro del lido alla Rotonda Carducci, mentre il secondo è immediatamente dopo Ferragosto, il 16 c.m. nel cuore del centro storico. con l’alto patrocinio e sostegno finanziario del Comune di Tortoreto (come Grande Evento), Regione Abruzzo, Banca del Piceno ed i numerosissimi sponsor, nonché il patrocinio della Provincia di Teramo.
La contesa tra le due contrade, Terranova (in vantaggio di 11 drappi) e Terravecchia (con 10 drappi), sarà il drappo di San Benedetto del Tronto, realizzato da Carina Pieroni. Quest’anno, attraverso un apposito bando, sono state rinnovate le figure dei Baroni che usciranno come da tradizione dal palazzo storico della famiglia Liberati. Il Palio ricorda la visita alla Baronia di Tortoreto da parte del Vicario di Federico II inviato dall’Imperatore e i grandi festeggiamenti indetti per l’occasione dal Barone Roberto di Turturitus.
Durante la presentazione dell’evento hanno preso la parola: Ennio Guercioni, Presidente dell’Associazione “Due Torri”; Domenico Piccioni, Sindaco del Comune di Tortoreto; Giorgio Ripani, Assessore alla Cultura e Turismo e Umberto D’Annuntiis, Assessore della Regione Abruzzo, ribadendo l’importanza di un appuntamento culturale come quello del palio che da 22 anni non manca di essere presente, a parte durante la pandemia.
Sabato, 16 agosto, ore 20, sarà la serata del Palio vero e proprio, con la sfida finale dei rioni storici Terravecchia e Terranova. Le vie del centro storico saranno animate fin dal pomeriggio da mercanti e mestieranti di un tempo, poi inizierà il corteo storico medievale con figuranti che indosseranno costumi riprodotti da dipinti e immagini d’epoca.
Una serata tra storia e attrazioni. Sarà assegnato il Premio speciale dedicato alla memoria di “Gabriele Di Davide”, giunto alla sua V^ edizione, al gruppo che ha contribuito con più assiduità al successo del Palio. La presentazione della serata sarà affidata al direttore artistico della manifestazione, Fabio Di Cocco. A conclusione della rievocazione sarà inscenato “l’Incendio della Torre”.
Madrina della serata sarà la showgirl e conduttrice televisiva Matilde Brandi (che interpreterà anche il ruolo della “Gran Dama”), mentre i Baroni, che tradizionalmente usciranno dal palazzo storico della Famiglia Liberati, saranno Andrea Maroni e Gabriella Imperato, lui di Offida e lei del Salento, che dal 2012 hanno scelto di vivere a Tortoreto per formare la loro famiglia con le loro ue figlie di 12 e 6 anni … ed anche questo costituisce un simpatico ritratto ad acquarello delle nostre Realtà Regionali ed in particolare dell’Abruzzo.
N0i della Consul Press, ad oggi, non sappiamo se potremo essere presenti con un nostro redattore a tale interessante rievocazione storica ma senz’altro ritorneremo a parlare di Tortoreto, di Teramo e di tutto l’Abruzzo !
L’ ITALIA, TERRA DELLE CONTRADE E DELLE CITTA’ DEL PALIO
…. ed è vero, perché la “nostra Italia” che, miticamente, è forse sorta il XXI Aprile (753 a.C.) vanta una sua importante e meravigliosa storia medioevale, nobilitata dai suoi Comuni, Feudi e Signorie, lasciandoci in eredità tradizioni e leggende che, grazie a Dio, ancora vivono e costituiscono il nostro Patrimonio Immateriale; un patrimonio che va ad arricchire quello culturale tramandatoci dalle Abbazie e dai Monasteri.
Ed ecco perché ancora oggi vengono rievocati Tornei Cavallereschi, Quintane, Giostre, che opportunamente restituiscono al Medio Evo quella sua “luminosità” (vds. intervista al Prof. Benedetto Ippolito), contestando la vulgata dei Secoli Bui e, a tal riguardo, ogni Regione d’Italia – con le sue Città, Contrade e Conventi – può offrire una propria testimonianza territoriale, storica e culturale.
Una cultura a volte anche positivamente potenziata dalle relazioni con gli Arabi, Germanici e Normanni – quasi per effetto di una atipica Diplomazia Culturale – di cui un esempio paradigmatico è rappresentato dalla lungimiranza e dalla sapienza di Federico II di Svevia e, in altri ambiti, anche dalla fede e religiosità di San Francesco d’Assisi.
Di Federico II deve essere sempre evidenziato lo splendore culturale della sua Corte nel Regno di Sicilia, la realizzazione dell’Università di Napoli, la costruzione di castelli e fortezze, tra cui l’ottagonale Castel dl Monte, il suo interesse per la Natura e la Falconeria, i suoi studi giuridici con il riordino dei Codici e la compilazione delle Costituzioni Melfitane, la sua visione imperiale in una continuità ideale con l’Antica Roma e con Aquisgrana.
E, per quanto riguarda la figura e personalità di Federico II – “Stupor mundi et immutator mirabilis” (così denominato dal monaco benedettino inglese Matteo Paris), non possiamo non segnalare il “Centro Studi Federico II”, le cui attività ed iniziative sono spesso riportate sulla Consul Press, con la dovuta attenzione che le stesse meritano.
___________________________________Giuliano Marchetti