Skip to main content

Accademia Italiana della Cucina a Rhèmes-Notre-Dame in Valle d’Aosta

“Giornata dell’Accademia Italiana della Cucina
a Rhèmes-Notre-Dame in Valle d’Aosta”

Incontro del 6 marzo 2021 al Ristorante dell’Hotel ‘Granta Parey’, sede scelta dal Simposiarca Paolo Sammaritani della Delegazione di Aosta”

di Gian Paolo Meneghini *

“Quando la montagna ospita l’uomo” allora Louis Oreiller, l’uomo che parla alla montagna, ne diventa il vero protagonista: ospite di quel regno roccioso dipinto dal cielo blu, lo ha custodito, accarezzato e protetto non perché era suo, ma bensì perché lui gli apparteneva. Così lo presentava l’antropologa alpina nonché scrittrice Irena Borgna, nel suo libro “Il pastore di stambecchi”.

È una giornata fredda, sin dalle prime luci dell’alba. Rhèmes-Notre-Dame, come una vera Dama Bianca in attesa dei suoi visitatori, inizia a liberarsi dalle ombre della notte. Lei, sicura tra le rocciose montagne, aspetta i primi raggi di sole per spogliarsi della neve rimasta a coccolare i suoi tetti di losa grigie. Si sa, in tempi di pandemia, non sono molti i visitatori fortunati che possono vedere la Dama vestirsi dei colori di inizio primavera. Oggi, alcuni di loro, fanno parte della Delegazione di Aosta dell’Accademia Italia della Cucina.

La giornata odierna dell’Accademia, fondata nel 1953 da Orio Vergani a Milano, con lo scopo di salvaguardare le tradizioni della cucina italiana favorendone la promozione e la conoscenza in Italia e all’estero di tutte le sue preziose realtà, è stata dedicata alla riscoperta delle tradizioni di montagna e dei prodotti del terroir valdostano: vi erano presenti: Guerrina Tussidor, proprietaria dell’Hotel ‘Granta Parey’ discendente della dinastia sin dal 1928 quando i suoi avi con alcune Balilla importate dagli Stati Uniti trasportavano i turisti del fondo valle sino a Rhèmes-Notre-Dame attraverso le strade sterrate di una montagna vergine e misteriosa; il geometra Vasco Marzini, accademico, e il Simposiarca e organizzatore della giornata odierna, avvocato Paolo Sammaritani.

Una giornata speciale, dedicata alla Dama bianca e ai segreti della montagna riscoperti in una cascata di profumi e sapori: dal tortino di patate e budin, al pane nero con lardo, miele e castagne. A seguire una seuppa i plat, l’antichissima zuppa di verdure di montagna, vera delizia del Gran Paradiso, a base di pane nero tostato nel burro, con minestrone di verdure alpine, messo a gratinare al forno con fontina d’alpeggio e cannella. A seguire un cervo con polenta; delizia di una montagna che ti avvolge nella sua semplice ma succulenta cucina per trasportarti poi verso il gran finale con una torta di mele renette di St. Pierre con cremina.

L’occasione di celebrare coloro i quali hanno dato una vita per Rhèmes e la sua dama, celebrandone la posizione unica e i segreti della sua cuisine. 
Il Simposiarca di giornata, Paolo Sammaritani, ha concluso la giornata spiegando come la montagna “pur nella povertà degli ingredienti a disposizione della sua popolazione, è stata ed è ancora in grado di regalarci delle grandi emozioni, non solo visive, ma anche gustative”.

* Gian Paolo Meneghini, Capo Unità Comunicazione
Segretariato Generale del Parlamento europeo  
> Già Capo Ufficio Informazione Parlamento Europeo in Italia
> Già  Presidente Comm.one Stato -Regione Autonoma Val d’Aosta

 

Lascia un commento