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ADC-ANC sull’obbligo di tracciabilità dei pagamenti

OBBLIGO TRACCIABILITÁ PAGAMENTI

LE NUOVE NORME SCOORDINATE PENALIZZANO IL CITTADINO CONTRIBUENTE

Come è noto il Decreto fiscale 124/2019 e la Legge di Bilancio 2020 introducono una serie di provvedimenti atti a limitare l’uso del contante, ma come spesso purtroppo accade, se le norme non sono tra loro coordinate, il rischio è che si finisca solo per penalizzare il cittadino contribuente senza che si riesca, come nel caso specifico, a perseguire l’obiettivo delle nuove disposizioni, ossia contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.

La Legge di Bilancio, all’articolo 1 commi 679 – 680 L. 160/2019 prevede che dal gennaio 2020, affinché le spese sanitarie sostenute per visite specialistiche private siano detraibili in dichiarazione dei redditi, si utilizzino per il pagamento unicamente sistemi tracciabili quali carte prepagate e/o di credito o bancomat, assegni bancari o postali, bonifici bancari o postali, assegni circolari.

Le norme contenute nel Decreto fiscale e  nella legge di Bilancio 2020 prevedono l’obbligo per tutti gli operatori economici di dotarsi di POS solo a partire dal 1° luglio 2020, con applicazione di sanzioni per chi non si adegua.

Appare evidente che questo disallineamento temporale tra l’obbligo del cittadino di pagare solo  con sistemi tracciabili, già entrato in vigore, e l’obbligo per gli operatori economici di dotarsi di POS solo dal prossimo mese di luglio, può mettere il contribuente in una condizione di difficoltà, con il rischio di non poter detrarre fiscalmente la spesa sostenuta, come invece avrebbe diritto a fare.

Attualmente, così come sono state concepite le norme, gli operatori economici hanno facoltà di  rifiutare il pagamento tracciabile e di pretendere il pagamento in contanti. Quando ciò dovesse accadere, la fattura regolarmente emessa per la prestazione viene trasmessa al sistema TS che, a seguito dell’aggiornamento del tracciato di trasmissione da parte dell’Agenzia delle Entrate, prevede un nuovo elemento che permette di indicare se per il pagamento sia stato utilizzato uno strumento di pagamento tracciato o sia stato effettuato un pagamento in contanti. Dunque, da parte dell’operatore economico vi è un comportamento regolare, previsto dalla normativa, mentre di converso, il contribuente si ritrova penalizzato non potendo detrarre la spesa sostenuta.

Per i Presidenti ADC Maria Pia Nucera e ANC Marco Cuchel non è pensabile che i cittadini debbano subire le conseguenze di norme incoerenti che non fanno chiarezza nei comportamenti, non contribuiscono a migliorare il funzionamento del sistema fiscale e neppure combattono con efficacia la piaga dell’evasione fiscale.  

 

ADC- ANC Comunicazione

www.ancnazionale.it

 

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