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Approvato accordo Ue sul gas

I ministri Ue competenti per l’Energia, riuniti a Bruxelles per un consiglio straordinario, hanno approvato l’ultima proposta di compromesso della presidenza ceca dell’Ue. Un accordo che però è stato concesso solo dopo essersi garantiti una serie di deroghe che rischiano di svuotare tutto il piano.

I 10 punti:

  • Taglio del 15% dei consumi, rispetto alla media degli ultimi cinque anni, tra il primo agosto 2022 e il 31 marzo 2023. Volontario, diventa però obbligatorio in caso della dichiarazione dello Stato di allerta per grave crisi energetica.
  • L’allerta può essere proposta dalla Commissione europea se ritiene vi siano le condizioni (insufficiente offerta di gas o eccessiva richiesta per un inverno molto freddo), o se a chiederlo sono almeno cinque Stati membri. A decidere sull’effettiva attuazione saranno gli Stati Ue a maggioranza qualificata.
  • Per l’Italia, insieme a Spagna e Portogallo, c’è uno sconto dell’8% (dunque riduzione solo del 7%) per via del basso livello di interconnessione con il resto dell’Ue.
  • L’Italia potrebbe beneficiare anche di sconti legati al livello di scorte di gas, se sono superiori a quanto richiesto dalla normativa Ue.
  • Le isole, Irlanda, Cipro e Malta, sono esentate in quanto non connesse con la rete energetica Ue e dunque non possono eventualmente aiutare altri Stati in difficoltà.
  • Possibile esenzione anche per le Repubbliche baltiche: sono ancora connesse, come ai tempi dell’Urss, alla rete elettrica russa. Se Mosca decide di tagliarle fuori, devono poter usare tutto il gas necessario per produrre energia.
  • Possibili sconti per i Paesi come la Francia che nel 2021 hanno dovuto aumentare oltre l’8% i consumi di gas per produrre energia. Per esempio Parigi ha dovuto chiudere metà delle centrali nucleari per manutenzione.
  • Esenzioni trasversali per settori vitali, come la siderurgia e la chimica.
  • La normativa d’emergenza resta in vigore un anno, ma può esser prorogata.
  • In una dichiarazione separata, la Commissione Europea sta svolgendo “lavoro urgente” sulla fattibilità di tetti ai prezzi del gas nonché sulla riforma del mercato dell’elettricità, i cui prezzi sono tuttora legati a quelli del gas.

Giorgia Iacuele

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