UNA NUOVA PROSPETTIVA
SULLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Per l’80° Anniversario dell’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale è stato pubblicato un libro dal titolo “Potevamo vincere! Se solo l’avessimo voluto”, scritto da Gianfranco Giulivi, edito dalla Casa Editrice BookSprint nel Febbraio 2020.
80° ANNIVERSARIO DELL’ENTRATA DELL’ITALIA
NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Dopo vent’anni circa dalla Grande Guerra, una Seconda Guerra Mondiale, ancora più Grande della Prima, il 10 Giugno 1940 veniva dichiarata dal Balcone diPalazzo Venezia, sito in Piazza Venezia a Roma. Le grandi potenze europee erano già in guerra, l’Italia dopo un periodo di Neutralità o di Non Belligeranza entrò in guerra, esattamente dopo circa 10 mesi, come era accaduto per la GrandeGuerra. Quest’anno ricorre 80° Anniversario dell’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale.
Il 10 Giugno si celebra la Festadella Marina Militare, a memoria di un momento cruciale della Storia d’Italia, che ha visto la Regia Marina in un ruolo centrale. Il 10 Giugno 1918 durante la Grande Guerra si verificò la gloriosa impresa dell’affondamento della Corazzata Austriaca Santo Stefano. Vogliamo ricordare che sempre il 10Giugno, ma del 1940, l’Italia entrò nella Seconda Guerra Mondiale, confidando fondamentalmente sulla potenza della Regia Marina. Quest’anno ricorre 80° Anniversario dell’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale.
L’UNITA’ E LA LIBERTA’
A FONDAMENTO DELLO STATO MODERNO
La Prima Domenica di Giugno durante il periodo del Regno d’Italia si celebrava la Festa Nazionale dello Statuto e dell’Unità d’Italia. Il riferimento va allo Statuto Albertino, concesso dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia il 4 Marzo 1848, a Torino, considerato Legge fondamentale perpetua e irrevocabile della Monarchia. Questo Statuto diventerà dopo il 1861, ossia dopo la Proclamazione del Regno d’Italia, la Carta Costituzionale del Regno d’Italia, rimasta in vigore ininterrottamente fino al 1948.
Lo Spirito delRisorgimento invoca Dante, invoca l’Unitàdel Regno d’Italia. Ahi, serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta. (Purgatorio VI, 76-77) Nel Risorgimento gli intellettuali, coscienti di essere i custodi della grandezza della storia d’Italia, si mettono al servizio della Patria. Il Pensiero si fa Azione. Questa l’essenza rivoluzionaria, la spinta di rinnovamento che si avverte nell’arte del Risorgimento, in particolare nell’arte dei Macchiaioli.
IL COMPIMENTO DEL RISORGIMENTO IL SACRIFICIO PER L’UNITA’ D’ITALIA E PER L’ITALIANITA’
L’Italia, durante il percorso risorgimentale, affermava la sua presenza e legittimava il suo posto tra le maggiori potenze europee, facendo appello alla sua Tradizione, Storia, Cultura e Lingua, elementi portanti di una civiltà millenaria. Verso la fine dell’Ottocento, la tendenza da parte di tutte le potenze europee di affermare la propria superiorità, si diffondeva e coagulava in varie forme associative più o meno spontanee.