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Autore: Franco D'Emilio

Storico, narratore, una lunga carriera da funzionario tecnico scientifico nell'Amministrazione del Ministero per i beni e le atiività culturali

Bestemmia trans sul Natale

LA  MISTICAZIONE DELLA SACRALITA’

Adesso si è superato ogni limite, decenza, soprattutto si è oltraggiato il valore del rispetto, dovuto sempre alla fede altrui in un’idea, un progetto o, ancora di più, in una concezione universalistica, religiosa o laica che sia, della vita che risulti di elevato spessore umano, morale, spirituale. Non si può ammettere che si “giochi” sulla fede religiosa, quindi sui suoi valori e sul racconto delle sue fonti, sulla sua tradizione, spesso millenaria, espressione di un radicamento diffuso, motivo e fine di civiltà. Non si può ammettere che arrivi, così, l’ultimo “intelligentone” a infangare la sacralità del Natale, la suggestiva immagine della Sacra Famiglia, insomma a deridere quella speranza che la Nascita di Gesù rinnova negli animi di tutti i cristiani.

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A Palmiro Togliatti dedicata una strada in Predappio

 
TOGLIATTI, NATO A GENOVA E DECEDUTO A YALTA,
 HA UNA LAPIDE STRADALE ANCHE A PREDAPPIO
 …..OVVERO UNO SCHERZO DELLA “STORIA CON LA MIOPIA”
 
A San Savino, frazione di Predappio, l’indicazione stradale di via Palmiro Togliatti, detto Il Migliore, granitico rappresentante del Partito Comunista Italiano sino a diventarne segretario generale, incontestato e indiscutibile.
A San Savino, frazione di Predappio, una via intitolata a Palmiro Togliatti, “Maggiordomo del Komunismo Sovietico” sino a tradire e lasciare alla tortura, alla mano assassina dei sovietici tanti sinceri, pur se illusi, Compagni Italiani, falsamente accusati di revisionismo ideologico dalla dittatura di Stalin

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Guai a Ravenna solo dopo l’elezione del Sindaco

NOTIZIE  AD OROLOGERIA,
SECONDO LE SCELTE DELLA REGIA

Una significativa indagine di FRANCO D’EMILIO  

A Ravenna è andata proprio così: mentre, altrove, si spargevano veleni contro il centrodestra con il caso di Luca Morisi, responsabile della comunicazione della Lega, e con il caso dell’inchiesta di Fanpage su attività illecite e la possibile apologia del fascismo in ambienti prossimi a Fratelli d’Italia, nella città romagnola, come da copione, il sindaco uscente Michele De Pascale veleggiava sicuro senza intoppi verso la riconferma, al timone di una vasta ciurma in coalizione di partiti, partitini e sottopancia, alcuni minimi, ma risoluti a farsi sentire come pulci con la tosse.

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Il Comune di Predappio dimentico del generale Anders

XXVII  OTTOBRE  MCMXXIV

precisazioni storiche a cura di FRANCO D’EMILIO  

Tra venti giorni ricorrerà il 77° Anniversario della Liberazione di Predappio dal nazifascismo, avvenuta, appunto, il 27 ottobre 1944 anziché il successivo giorno 28, come ostinatamente e infondatamente sostenuto, invece, dal racconto dei sedicenti partigiani liberatori.

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A Ravenna ha già vinto la “Massoneria & Soci”

UNA “FRATELLANZA ….. QUASI  PERFETTA” 

Comunque vada, riconfermato o no l’attuale sindaco uscente, impenitente piacione senza gloria e senza infamia, alle prossime elezioni comunali di Ravenna vincerà ancora, anzi, no, sicuramente ha già vinto, come sempre, la “Massoneria & Soci”.
Immagino l’ironica battuta di chi, magari punto sul vivo, ribatterà subito “Eccolo, il solito che tira in ballo i poteri occulti!” Occulti? Quando mai, direi, invece, solo discreti ovvero ci sono, ben organizzati e attivi, trasversali a tutta la società ravennate che conta, ma si muovono senza dare nell’occhio, passo flanellato e voce bassa. Basta cercare, a volte pescare con l’esca giusta e, prima o poi, un pesce abbocca, mai, per carità, uno squalo, perlopiù soltanto un suo gregario pesce pilota, mandato avanti in avanscoperta.

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L’ignoranza della nostra politica

L’attuale politica italiana è largamente ignorantocratica e legifera, amministra, governa, interpretando, rispecchiando una società ampiamente ignorante, di conseguenza facilona perché pressapochista e superficiale, come impone la finzione del saper tutto, ignorando, invece, moltissimo. 
L’ignoranza dell’attuale classe politica italiana non significa in senso stretto mancanza d’istruzione, abbondano, infatti, sugli scranni parlamentari e degli enti locali, schiere di laureati, magari 110 cum laude, piuttosto significa una marcata assenza di competenze ed esperienze, insomma di una efficace rispondenza del proprio sapere alla concretezza operativa del fare al servizio dei cittadini.

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