IN FERIE, MA COL PENSIERO AL LAVORO…. E, NELLA VALIGIA, L’ ANSIA PER IL RITORNO
In vacanza con il timore di ciò che ci potrà attendere al nostro ritorno….. Un nuovo collega, un cambio societario, un cambiamento di mansioni, una richiesta in più. Tutto ciò può generare insicurezza, forse paura. Una paura che è attesa paralizzante di qualcosa di sconosciuto e inaspettato. Un atteggiamento irrazionale che, se portato all’interno un’azienda, può costare caro a tutta l’organizzazione.
Conferenza del prof. Roberto de Mattei sul tema CHIESA CATTOLICA: ALLA VIGILIA DI UNO SCISMA ?
L’incontro si sv**olgeràvenerdì 23 agosto 2019 – h. 18.00 alMiramonti Majestic Hotel di Cortina d’Ampezzo La conferenza, aperta al pubblico, è organizzata da Rossana Raffaelli Ghedina nel quadro degli Eventi dell’Estate di Cortina 2019
La presenza italiana in Tunisia, intervista a Craxi – parte I
Raffaele Panico
Dalla rocca strategica di Takrouna, Bettino Craxi racconta dal suo esilio in Tunisia pagine di storia antica e recente sulla presenza italiana in Tunisia, in una intervista rilasciata a Marco Dolcetta. Siamo nel 1998, a Roma si editava un’edizione de L’Avanti! In redazione quotidianamente giungevano fax, i “Fax dall’esilio”, a firma di Edmond Dantes. Ed altri con citazioni de l’Avanti degli anni Dieci del Novecento. Spesso occorreva a me stesso chiamare ad Hammamet– “Presidente dica alla segretaria di inviare di nuovo la pagina capovolta, non si leggono le ultime righe in basso”, la posta elettronica da lì a pochi mesi avrebbe ovviato tale inconveniente. Mio compito, in quanto allora segretario di redazione, esperienza molto formativa, conclusa poi tra 2000 e il 2002 con riconosciute mansioni superiori, dato che era una Cooperativa Editoriale.
Proprio lo stesso anno il 1998 giunse per posta una pubblicazione su Garibaldi a Tunisi con dedica al segretario e al caporedattore e ad altri, ma non tutti pur avendo “sposato” il mestiere di giornalista avevano e hanno mantenuto inalterata progettualità, aggiornamento ai tempi, integra la stoffa della storia intesa come maestra della vita e tenuta in riservata “Amante”, ovvero un dopolavoro, il lavoro e la ragione – prima ossia il giornalismo – intercalato dalle avventure di passioni e d’amore – per la storia, la grande Storia.
Dopo il “Tempo degliUomini“,
oggi in scena solo nani e ballerine
“Titolo a parte”, abbiamo pubblicato sulla Consul Press una riflessione, che riteniamo poter condividere pienamenete.
Il commento è stato postato su “fb” del 10 Agosto da Patrizio Tomassini *
Il “Diario del Mondo” è un progetto di Marco Dolcetta, regista cinetelevisivo, scrittore, storico e corrispondente di vari giornali nazionali e stranieri. Le persone i luoghi le istituzioni, la memoria il vissuto insomma, sono queste le cose che occorre ricordare divulgare al di là e al di sopra dei fatti dovuti e notizie relative a gruppi che perseguono influenze e potere. Attraverso un giornalismo storico di altissimo profilo seppur fatto da pochi si può redigere“Il Diario del Mondo” a più voci dei protagonisti e meglio dalle voci dei vinti dalla storia.
Un po’, per farsi portavoce dei cittadini e, se è questo, per questo dovremmo porci la domanda, chi è il cittadino, nel mondo intero e paese per paese, e che cosa vuole il cittadino e quindi, di conseguenza, come e di cosa farsi portavoce? In questo caso la ricerca del giornalista in “giro per il Mondo” getterebbe le fondamenta forse sui sondaggi? O sulle istanze dei movimenti politici, sindacali, di gruppi di potere finanziario, industriale o corporativi … Tornando al punto, in linee generali un giornalista e uno scrittore di storia che oggi deve fare i conti con la multimedialità se non è la voce del potere, e se non si fa portavoce del cittadino (perché cos’è oggi il cittadino… uno nessuno o intere masse e dove e in quale paese, e dov’è cos’è, solo il fruitore di un bene di consumo?), e se non è neanche il mediatore tra il potere e il cittadino, può forse fare solo il mediatore tra la notizia e il cittadino? Ancora non ci siamo. Resta allora solo una cosa che può fare: vantare di essere il controllore del potere, o dei poteri? No! neanche questo è lo spirito del “Diario del Mondo”!
Ci è pervenuta un cortese richiesta di pubblicazione da parte di Carlo Antonio Biondo per “Il Giornale di Cefalù” e la nostra Redazione ha cercato di ottemperare in merito….. la prossima volta cercheremo di far meglio…..
***** ***** *****
Sabato 10 agosto – “In Memoria del Regista di Montalbano”
Il servizio di apertura del Giornale di Cefalù è dedicato ad Alberto Sironi, il Regista della fiction “Montalbano”, scomparso da pochi giorni; Sironi, insieme a “Catarella” sono stati lo scorso anno a Cefalù, al Di Francesca..