Nei giorni scorsi la nostra agenzia, al pari di pochi altri organi di informazione, ha scritto circa i contratti in “derivati” che il nostro Ministero dell’Economia ha stipulato, negli anni, con alcune banche straniere con conseguenze drammatiche per le casse dello Stato che ora rischiano di essere prosciugate. Il danno che i titolari del Dicastero dell’Economia potrebbero aver provocato alla casse dello Stato, giocando con questi strumenti di rarefatta finanza, è incalcolabile. Al momento potrebbe essere stata creata una voragine di 50 miliardi di euro. Calcolando che alcuni contratti si estingueranno nel 2050, tutto potrebbe essere anche che si possa scatenare una apocalisse economica sulle spalle del “Bel Paese”.
QUEI DERIVATI CHE STANNO CONTRIBUENDO ALLA DERIVA DELLO STATO ITALIANO
Da qualche tempo nei più esclusivi club finanziari, circola una notizia la cui generalizzata diffusione potrebbe avere conseguenze drammatiche e devastanti per la nostra economia. Si tratta di questo. Da diversi anni il Governo italiano ha sottoscritto con 19 banche internazioni una serie di “derivati” a condizioni capestro che hanno generato perdite economiche da capogiro. Per capirci, tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 furono poste “inaspettatamente” all’incasso da Morgan Stanley le proprie partite aperte con lo Stato Italiano, facendo sfiorare al nostro Paese il default. Parliamo di cifre da capogiro calcolati in miliardi di dollari, di sterline ed euro.