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Bitcoin, Libra, Criptovalute… e non solo

UNA PANORAMICA SUL  “BLOCKCHAIN WEEK ROMA” 

Cosa sia una cripto valuta  non tutti sono in grado di dirlo, anche se in tanti ne hanno sentito parlare delle più famose come Bitcoin e Libra. Più difficile invece sapere che cosa è blockchain, una sorta di registro digitale di transazioni ordinate cronologicamente, strettamente connesso  alla vita delle monete digitali ma non solo.  La materia è delicata. Sembrerebbe appannaggio di pochi iniziati in realtà pian piano anche il grande pubblico, superata una certa diffidenza, si sta avvicinando a questo mondo al momento ancora poco conosciuto.  A facilitare questo processo vi sono una serie di manifestazioni organizzate da società in grande dimestichezza con il mondo delle monete digitali e con quello del blockchain.

L’ultimo si è tenuto a Roma nelle scorse settimane, presso l’hotel Mercure Roma West dove erano presenti diverse realtà che si occupano di educare e far conoscere il mondo delle cripto valute. Si è trattato del <<  Blockchain Week Roma >> che ha visto come media partnership la Sirius Global, istituzione con sede a Roma che si occupa di scienza, innovazione, istruzione e cultura per l’implementazione dell’agenda Onu del 2030.
Per la prima volta in Italia, ospiti provenienti dalle più importanti aziende al mondo del settore, come Binance, Tron e Zcash, si sono unite ai maggiori esperti del nostro paese, ai rappresentanti delle istituzioni e alla community italiana, dando vita ad una serie di panel, conferenze, momenti dedicati al networking, esposizioni e dibattiti. Noi di Consul  Press eravamo presenti. Con curiosità abbiamo visitato gli stand di aziende italiane che hanno nel loro “core business”  la cultura della cripto valuta. Alcune,  come “infocoin”  organizzano corsi di formazione, e durante alcuni giorni della settimana grazie ad un team di esperti fornisce assistenza, informazioni ed orientamento sulle tematiche “crypto”.  Che dire di Coinbar  che, secondo una sua brochure, è  luogo dove ricevere assistenza, utilizzare cripto valute e scambiarsi idee. Hanno partecipato anche società come MCP, società autorizzata quale advisor con delibera della Consob.

Tra i relatori intervenuti Gabriele Sabbatini, esperto in Bitcoin, e Marco Bellezza, consigliere giuridico del Mi.S.E. – Ministero dello Sviluppo Economico.

<<Tradizionalmente le monete hanno tre caratteristiche>>  ci informa Gabriele Sabbatini a cui abbiamo chiesto lumi su Bitcoin <<la prima è che è una riserva di valore, la seconda un mezzo di pagamento e la terza  una unità di conto.  La terza caratteristica deriva dalle prime due. Ad oggi Bitcoin non può essere unità di conto, data la sua forte volatilità. In verità la dottrina è divisa sulla definizione di Bitcoin,  Per facilitare diciamo che alcuni ritengono Bitcoin come una riserva di valore, una sorta di “oro digitale” e chi lo considera un denaro digitale. Ad oggi però Bitcoin non è scalabile anche se si sta cercando una soluzione>> .

Ma quale futuro hanno le cripto valute?  <<  Attualmente  ce ne sono circa 1600 nel mondo  –  ci risponde Sabbatini –  e ritengo però che nel giro di qualche anno ne rimarranno in piedi poche, forse solo un paio. Molto probabilmente rimarrà proprio Bitcoin.  Per molti versi il Bitcoin  rappresenta una risposta ad alcune problematiche poste dalla moneta cartacea o alle riserve tradizionali in oro. Si pensi all’inflazione che non colpisce le crypto o la possibilità di trasferire una riserva di valore in qualsiasi parte mentre ciò è impossibile per una riserva in metallo prezioso o anche in cartamoneta perché sarebbe bloccata alle frontiere. Quindi in alcuni Paesi si sta diffondendo l’utilizzo del Bitcoin.  Anzi la preoccupazione di una prossima crisi economica sta spingendo molti verso le cripto valute ed in particolare proprio verso Bitcoin>>.

Sabbatini è una miniera di informazioni e gli chiediamo se le valute elettroniche sostituiranno del tutto quelle cartacee o le carte di credito. << Già ora in Paesi come quelli scandinavi, sono state varate delle leggi intese all’abolizione della carta moneta – ci dice Sabbatini – Il futuro è certamente della moneta elettronica anche se c’è una sorta di barriera culturale a dismettere la moneta cartacea >>.

Molto passa attraverso la sicurezza dei registri elettronici necessari per la vita delle cripto valute e l’Italia, in questo senso, si sta adeguando. Infatti è stato fatto un grande passo in avanti per favorire le semplificazioni connesse all’universo delle registrazioni elettroniche e nel decreto “semplificazioni” è stata data una definizione di “blockchain” inteso come << le tec­nologie e i protocolli informatici che usano un registro condiviso, distri­buito, replicabile, accessibile simultaneamente, architetturalmente decen­tralizzato su basi crittografiche, tali da consentire la registrazione, la con­ valida, l’aggiornamento e l’archiviazione di dati sia in chiaro che ulte­riormente protetti da crittografia verificabili da ciascun partecipante, non alterabili e non modificabili>>.

Cosa significa nella pratica di tutti i giorni questa definizione?  Lo abbiamo chiesto al consigliere Marco Bellezza del Mi.S.E. -Ministero Sviluppo Economico <<In breve grazie a questo intervento normativo si attribuisce alla memorizzazione dei dati attraverso queste tecnologie lo stesso valore giuridico che un notaio può dare ad un documento. Obiettivo non è naturalmente quello di danneggiare i notai, ma dimostrare che attraverso la tecnologia si può offrire la stessa certezza giuridica che si ottiene con i sistemi tradizionali. Ora grazie all’articolo inserito nel Decreto Semplificazione puntiamo a metterci al passo con il resto d’Europa >>

Eugenio Parisi

 

 

Le due interviste possono offrire elementi di grande interesse per cui si è pensato di allegare l’audio.

>>> Intervista a Marco Bellezza

>>> Intervista a Gabriele Sabbatini

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