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Delivery e take away – tra il successo della pizza ed il rider con il maggior numero di consegne

 

Non stupisce se dalle ricerche Google, la pizza, risulta la più cercata e richiesta fra tutti i cibi d’asporto, essendo uno dei cibi di maggior successo.

A rendere l’idea dell’enorme successo della pizza, soprattutto in questo momento con il boom di asporto e consegne, è una particolare mappa del mondo realizzata dalla società inglese di assicurazioni MoneyBeach.

 

 
 

La pizza è al numero uno su 100 popolari cibi d’asporto, posizionata al primo posto in ben 44 paesi.

Secondo posto per il cibo cinese, il più cercato in 29 paesi, mentre al terzo posto il sushi dove primeggia in 10 paesi. La pizza rimane sempre al primo posto anche se respingiamo il campo alla sola Europa, mentre è curioso il caso della Turchia dove il cibo d’asporto più ricercato è sempre italiano, ma alla pizza viene preferita la pasta.

La classifica dei più cercati
1. Pizza 44
2. Cinese 29
3. Sushi 10
4. Fish and Chips 6
5. Pollo fritto 5
6. Indiano 4
7. Coreano 3
8. Tailandese 2

E rimanendo in tema di asporto arriva da Palermo un nuovissimo record del mondo, quello per il rider che ha fatto più consegne in assoluto. 

A battere ogni primato è stato Francesco Ruffino, un fattorino di 38 anni che lavora a tempo pieno per Glovo dal 2017. In questi tre anni, il rider palermitano ha effettuato 25.255 consegne, un numero tanto impressionante che ha fatto si che fosse premiato dall’azienda.

Un riconoscimento che ha anche dato occasione ai sindacati di ribadire l’importanza produttiva di questi ragazzi: “Il riconoscimento del rider palermitano come recordman di consegne, addirittura a livello mondiale, ancora una volta è la prova che questo lavoro, soprattutto in una città come Palermo, in una realtà del Mezzogiorno,  non si può classificare come lavoretto ma per molti rappresenta il primo e unico lavoro a tempo pieno”, ha detto Andrea Gattuso, segretario generale Nidil Cgil Palermo.

Il rider palermitano, che secondo il report aziendale risulta aver effettuato 25.255 ordini in tre anni, lavora dal 2017 a tempo pieno con Glovo e questa è la sua unica forma di sostentamento. Per questo, riteniamo che un tipo di lavoro del genere debba essere  regolato,  considerando i diritti e i doveri dei lavoratori”.

 

 

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