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Halloween in epoca vittoriana

Ho detto Halloween non Helloween Dark Schneider

Come si festeggiava Halloween in epoca vittoriana. Vedremo come lo vivevano i vittoriani e in che modo lo festeggiavano. In epoca vittoriana gli strati più elevati della società festeggiavano Halloween con un’occasione mondana, in maniera simile alle sedute spiritiche che abbiamo usato anche noi in seguito: durante la festa infatti si svolgevano pratiche divinatorie in forma di giochi e nonostante l’atmosfera ludica bisogna capire che i vittoriani ricercavano il contatto con il mondo dei morti in quanto si credeva che fosse più facile da scorgere in questo giorno.

Quale la posizione religiosa dei vittoriani riguarda questa festività?

Come mai veniva celebrata una festività di origine pagana in un’epoca, che come risulta dalle fonti, voleva essere rigidamente cristiana? Halloween viene dall’antico inglese All Hallows Eve ed indica la vigilia della festa di Tutti i Santi, questa vigilia era festeggiata ben dall’ottavo secolo d.C., cioè da quando il papa di Roma Gregorio III spostò al primo novembre la solennità della festa di “Tutti i santi”; la festa era sicuramente di origine celtica e si può notare la similitudine di Halloween con la festa di Samhain nell’area celtica. Infatti erano sopravvissuti alcuni costumi del tempo pagano che venivano riutilizzati nella festa cristiana e si svolgessero svolgessero pratiche e divinatorie che avevano origini pagane.

Infatti molte attività di Halloween che festeggiamo ancora oggi derivano dallo spiritualismo che fiori tra l’inizio del 1800 e l’inizio del XX secolo la moda delle sedute spiritiche e la passione per il paranormale: trovarono queste pratiche suolo fertile nel mondo Vittoriano in cui la morte e i morti erano una presenza costante incombente e catalizzante della società, ma al tempo stesso questa passione veniva avversata da molti come sacrilega e immorale.

Guardando le cartoline vittoriane di Halloween si possono vedere fanciulle che si specchiano o tengono in mano una candela in quanto si diceva che in questo modo avrebbero potuto scorgere il riflesso del loro vero, amore, la credenza derivava dalle radici celtiche per cui in questa notte di passaggio del tempo e confini tra questo mondo e l’altro sia assottigliavano avvicinando gli spiriti e favorendo gli incantesimi.

Dato che tradizionalmente la festa ruotava anche intorno al raccolto e i frutti di stagione, le previsioni si potevano avere anche usando noci o mele che venivano gettate nel fuoco dalle potenzialità di coppie: se queste esplodevano si profilava un avvenire pieno di liti, mentre se bruciavano a lungo il presagio era di serenità.

Due fagioli buttati nell’acqua dai fidanzati significavano un matrimonio felice solo se affondavano entrambi.

Ci si mascherava per Halloween in epoca vittoriana?

La tradizione di mascherarsi risale in un primo tempo all’inizio del XX secolo ed erano per lo più le donne a vestirsi: la moda dell’epoca prevedeva principalmente che le dame si travestissero da creature della notte, i pipistrelli di solito, e la maschera era semplicemente aggiunta ad un vestito nero che già possedevano.

Le zucche e le mele si credeva che potessero prendere vita e se una ragazza riusciva a sbucciare una mela in una striscia lunga avrebbe avuto fortuna. Gettando inoltre una buccia di mela nell’acqua avrebbe potuto inoltre vedere l’iniziale di un potenziale amante.

Le mele sono anche protagoniste di tipici giochi come prendere con i denti delle mele immerse in una tinozza piena d’acqua (Ducking, ovvero fare la papera) o di mangiare mele caramellate appese a fili senza l’aiuto delle mani, queste erano parte di una divinazione matrimoniale celtica in cui la prima persona che mordeva una mela sarebbe stata anche la prima sposarsi nell’anno a venire.

Le barbabietole secondo i vittoriani

I vittoriani credevano che estrarre una barbabietola dalla Terra alla Mezzanotte fra il 31 ottobre e il primo novembre avrebbe predetto in qualche modo il futuro. Se questo era grande, allora si avrebbe avuto fortuna, altrimenti se fosse stata piccola si avrebbe avuto sfortuna.

Gli specchi nella festa di Halloween

Gli specchi hanno sempre rivestito nell’immaginario vittoriano un ruolo simbolico importante come porte dell’aldilà: era cosa certa che molte donne all’epoca utilizzavano gli specchi nell’arte divinatoria, non sono ad Halloween, ma in questa ricorrenza credevano che fosse più facile intravedere il loro futuro marito o un parente defunto a causa dell’avvicinamento momentaneo del mondo dei vivi con quello dei morti.

La tradizione vuole che nel caso in cui si fosse visto riflesso un teschio nello specchio si sarebbe morti in quell’anno. Un altro gioco consisteva per le donne single nel recarsi da solo in una stanza buia con uno specchio e una candela e portando con sé una mela per sbucciarla, questo gioco ebbe alcune variazioni nel corso degli anni. In cambio gli spiriti avrebbero evocato l’apparizione della propria anima gemella riflessa nello specchio.

La cera delle candele e i tre piattini

Le donne vittoriane utilizzavano la cera di una candela accesa per vedere il nome del futuro sposo lasciavano cadere in un piattino pieno d’acqua le gocce della sera che mano a mano si depositava sulla superficie raffreddandosi e creando così un ipotetico nome.   Nel gioco dei tre piattini, tre piattini erano appunto collocati in riga sulla tavola. Uno era vuoto, uno pieno di farina l’altro con l’acqua questo rivelava la fortuna della persona bendata alla quale veniva detto di immergere un dito in uno dei tre piattini: se gli spiriti che regnavano in quella notte guidavano il dito nel piattino pieno d’acqua la persona si sarebbe sposata nei dodici mesi segmenti, se il destino poco propizio conduceva il dito nel piattino vuoto significava che avrebbe vissuto un anno di miseria, e se toccava il piattino con la farina significava che avrebbe avuto ricchezza e felicità (da notare che non era associata al matrimonio questa terza opzione).

Halloween’s pudding

Nessuna festa di Halloween poteva considerarsi tale senza l’halloween pudding: la padrona di casa doveva cuocere una torta di frutta con 5 oggetti nascosti all’interno, un anello, una moneta, un ditale, un bottone e una chiave, ognuna delle parti avrebbe significato un futuro differente per chi l’avrebbe trovata nella sua parte di pudding. L’anello significava un matrimonio, la moneta era sinonimo di prossima ricchezza, il bottone l’incontro con il futuro amore, la chiave stava a significare un viaggio imminente e il ditale che in quell’anno si sarebbe rimasti celibe o nubile.

Foto pinterest il mondo di Sissi goticomania             Francesco Spuntarelli