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Romania dal fascismo di Codreanu al comunismo di Ceaucescu con i suoi misteri

Due regimi totalitari del XX secolo a confronto

L’analisi degli aspetti del comunismo e del fascismo romeno presentano eccentricità rispetto a movimenti simili, tanto in Europa quanto nel resto del mondo. La situazione romena è ancora più singolare dato che si evidenziano sconcertanti analogie tra il fascismo di Codreanu e il comunismo di Ceausescu. Due forme di totalitarismo, tipiche dei regimi del XX secolo, che si appoggiano sulle religioni, non ufficiali, per rafforzare la loro presenza nel credo popolare e sbarazzarsi così dei culti tradizionali.

Tra i diversi regimi comunisti, in Europa, aderenti al Patto di Varsavia, in particolare sulla Romania, così ha scritto Giorgio Galli: “Nessuno altro regime comunista fu tanto apprezzato in Occidente come quello di Ceausescu e nessun altro, dopo il crollo, fu investito da critiche che lo presentavano come folle, per la drasticità delle misure adottate, per le orge da magia sessuale, per l’inutile grandiosità degli edifici, che apparivano monumenti di culto di una dittatura sanguinaria”

Quanto a Ceausescu, sappiamo che il dittatore si rammaricava spesso di essere paragonato a Dracula, nientedimeno che a Vlad Tepes, il principe di Valacchia, passato alla leggenda come l’uomo più feroce di tutti i tempi. Rimane il fatto però, che proprio sull’isola del lago Snagov, il luogo dove si dice sia la tomba di Vlad, Ceausescu amava trascorrere i periodi di riposo. Secondo i cultori di esoterismo per attingere energia e forza. E fu proprio la tomba di Dracula, nell’isola di Snagov, che il dittatore cercò di raggiungere, inutilmente, la notte del suo arresto, del suo processo e della sua misteriosa morte.

In Romania accadono spesso cose strane. Negli anni Venti dello scorso secolo, nasce e si consolida, fino a diventare, nel 1939, la prima forza politica della Romania, una particolare forma di fascismo: si tratta della Legione dell’Arcangelo Michele, detta anche Guardia di Ferro, animata da Corneliu Zelea Codreanu. Questo è il primo dei due fenomeni politici che caratterizzano il XX secolo in Romania. L’altro sarà, dopo la guerra, dal 1945 al 1989, il comunismo di Nicolae Ceausescu. Entrambe queste esperienze hanno tratti particolari, che vanno al di là dell’influenza delle caratteristiche nazionali.

Le numerose eccentricità dei coniugi Ceausescu – le loro manie di grandezza, le costruzioni di palazzi che risultano essere grottesche imitazioni di regge imperiali, l’acquisizione di titoli onorifici e scientifici visibilmente fasulli – si distinguono dalle meno eclatanti eccentricità dei dittatori comunisti loro contemporanei. Così, come la mistica sacrificale della Legione dell’Arcangelo Michele di Codreanu, e la pratica di quello che si potrebbe definire “terrorismo rituale”, non trova riscontri in altri movimenti fascisti. Impressiona il fatto che il retroterra culturale della fenomenologia politica della Guardia di Ferro di Romania è eclatante. A sostegno di Corneliu Codreanu, si sono schierati, a suo tempo, letterati e militanti d’eccezione: lo storico delle religioni Mircea Eliade, gli scrittori Emil Cioran e Vintila Horia, il grande drammaturgo Eugène Ionesco.

Elena Codreanu era la moglie di Corneliu Zelea Codreanu (ucciso nel novembre del 1938), viveva, molto anziana dopo la caduta del regime di Ceausescu, in un piccolo appartamento di un quartiere popolare alla periferia di Bucarest. A Bucarest nel 1997, in una intervista sul marito scomparso, ha detto: “La vita di Corneliu era molto semplice: si svegliava presto la mattina e pregava per un’ora meditando sul suo cuore, come prescrive la nostra religione ortodossa. Questa preghiera la chiamiamo esicasmo. È una meditazione sul battito del cuore legata al respiro. Dopodiché, andava alla Casa Verde, il quartiere generale del Nido, così si chiamava il nucleo dirigente della Legione, e lì teneva conferenze ai suoi più fedeli compagni. Non l’ho mai visto mangiare né carne, né pesce: era strettamente vegetariano”

Ma chi era Codreanu per i suoi seguaci ? Emerge un personaggio carismatico, molto legato alla sua terra, la Romania, tanto che ogni militante portava al collo un sacchetto di cuoio, con la terra del suo paese natale mischiato al proprio sangue. Ma, questo, era solo uno dei tanti aspetti esoterici della politica di Codreanu;  un altro era il culto, quasi paganeggiante, dell’icona dell’Arcangelo Michele, protettore del movimento, un’icona che era sempre vegliata da una guardia d’onore. Una massima di Codreanu era “…Per noi non esiste sconfitta e capitolazione, giacché la forza di cui vogliamo essere gli strumenti è invincibile per l’eternità”.

Le correnti sotterranee misteriose dei regimi totalitari del XX secolo, fascisti o comunisti, sono ancora da analizzare accuratamente integrando i fondi d’archivio d’ogni genere, solo per citare le disparate fonti, libri, cartacei d’ogni tipo cartoline emissioni filateliche, giornali stampe e foto, pellicole programmi radiofonici e televisivi… 

RAFFAELE  PANICO 

 

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