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Il Barone Nero, Roberto Jonghi Lavarini in una intervista esclusiva con Umberto Baccolo

LA VERITA’ DI ROBERTO JONGHI LAVARINI 
CONTRO LE LOBBY DEL PENSIERO UNICO DOMINANTE

in una intervista esclusiva esclusiva rilasciata ad UMBERTO BACCOLO * 

Il milanese Roberto Jonghi Lavarini, detto “Il Barone Nero”, è divenuto il protagonista assoluto di uno dei maggiori tsunami politici e mediatici recenti, “Lobby Nera”, creato da Fanpage e lanciato da Piazza Pulita (La7) …..un maremoto riguardante finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia e alla Lega Salvini Premier, i rapporti con il mondo del neofascismo più estremista, che ha portato il big di FDI Carlo Fidanza ad autosospendersi, Giorgia Meloni a fare professioni di antifascismo, il centrodestra a perdere ancora più clamorosamente una tornata elettorale e la magistratura ad indagare Roberto Lavarini, Carlo Fidanza ed altri.

Da quando è scoppiato il caso, i maggiori nomi del giornalismo italiano hanno cercato di ottenere interviste dal Barone Nero, che si è sempre negato, ritirandosi in silenzio stampa. Fino a che, alcuni giorni fa, mi ha contattato, dicendomi di essere disposto a concedere solo a me, se interessato, una lunga e dettagliata intervista esclusiva a sua difesa, in quanto ritenendomi – pur se un antifascista di sinistra – sempre corretto nelle numerose interviste fatte al mondo della destra radicale, nonché per la sua stima verso il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Nessuno tocchi Caino, le realtà in cui milito, per le loro battaglie di sempre sulla “Giustizia Giusta” e in difesa dei diritti di tutti, anche quelli dei fascisti.

Da qui a realizzare veramente l’intervista, il percorso è stato faticoso: il Legale di Roberto Jonghi Lavarini era e rimane contrario all’iniziativa, ma il suo assistito (dopo alcuni comprensibili tentennamenti) ha però deciso diversamente. 
Le domande sono state da concordare in anticipo (ma con l’approvazione di R.J.L. per tutte le mie proposte e con l’esclusione di inserire altri argomenti in corso d’intervista); la modalità doveva essere quella tipica di noi radicali e da me spesso usata, dei “microfoni aperti” senza alcuna censura: semplicemente, si pongono le domande stabilite e si registra e pubblica la risposta, qualsiasi essa sia.
In questo particolare caso, dopo lunga riflessione, ho pensato che valesse la pena di accettare le condizioni e sentire la versione di Lavarini.  Che è stato un fiume in piena: secondo gli accordi, la versione integrale della durata di 45 minuti è stata pubblicata sul mio canale YouTube personale Umberto Baccolo, all’indirizzo

https://www.youtube.com/watch?v=AJbPYxW6h3Y&ab_channel=umbertobaccolo

e contiene pure gli screenshot di messaggi inediti di Lavarini al giornalista in incognito, mentre la trascrizione cartacea viene qui pubblicata su Consul-Press” in anteprima esclusiva.

Facciamo notare che dopo qualche giorno dalla nostra intervista, Jonghi Lavarini ha deciso di replicare partecipando come ospite ad una trasmissione di prima serata su Rete4 (Zona Bianca di mercoledì 11 – n.d.r.), ma si è lamentato dei pochi minuti concessi per rispondere alle domande, con la ferma convinzione che questa sia l’unica intervista dove davvero abbia espresso compiutamente il suo punto di vista e che, quindi, solo qui ci sia “la sua verità”. 

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Buonasera, perché ha deciso di rompere il silenzio stampa e di romperlo solamente dopo le elezioni e non prima? 
Si è capito che quello di Fanpage era uno strumentale attacco mediatico e politico alla destra italiana, ai partiti sovranisti, che sono Fratelli d’Italia e la Lega, e che volevano influenzare l’esito dei ballottaggi e delle elezioni amministrative, indi per cui ho deciso di prenderne un momento di riflessione e di aspettare l’esito delle elezioni per poi concordare come meglio rispondere.

Fanpage ha creato un’operazione di infiltrazione con mezzi, tempistiche – tre anni – e modalità che sono abbastanza un unicum nel suo genere, soprattutto in Italia. Secondo lei è semplicemente giornalismo antifascista o ci sono veramente dei mandanti politici? 
Io credo che i sedicenti giornalisti di Fanpage siano l’ultima ruota del carro. Si tratta evidentemente di un’operazione politica di spionaggio internazionale, probabilmente condotta e organizzata insieme a servizi segreti atlantisti più o meno deviati, ed è un attacco prettamente politico. Un’operazione durata cinque anni, di cui tre di infiltrazione, 100 ore di video rubati di nascosto ad eventi privati in luoghi privati: è chiaramente un operazione di spionaggio che non ha nulla a che fare con il giornalismo correttamente inteso!
Questi signori hanno commesso degli evidenti reati, innanzitutto di false generalità, d’istigazione a delinquere e di violazione della normativa sulla privacy. Questo per quanto riguarda la parte politica. Poi c’è tutta la parte morale in cui si sono comportati assolutamente male per qualunque giudizio del cosiddetto con padre di famiglia.

Quindi lei condivide ad esempio le preoccupazioni che sono state espresse nel loro comunicato dall’Unione delle Camere Penali proprio sulle modalità di questo tipo di giornalismo che usa operazioni tipiche della polizia e dello spionaggio? 
Assolutamente sì. L’Unione delle Camere Penali Italiane ha fatto bene a porre questa problematica perché è evidente che questi non non sono veri giornalisti ma fanno altro, sostituendosi alle competenti Autorità Giudiziarie: la polizia, la guardia di finanza, i magistrati giustamente nelle loro funzioni possono spiare, filmare, riprendere anche in luoghi privati ecc. ecc. qualunque cittadino italiano se c’è una motivazione seria per farlo, non dei semplici giornalisti.
Ma perché questi non sono giornalisti! Ma è una problematica che andrebbe anche ripresa dall’ordine dei giornalisti, dovrebbero essi stessi verificare quello che hanno fatto i loro sedicenti colleghi!

Secondo lei, a parte eventuali mandanti, nella scena politica attuale a chi può aver giovato questa operazione, anche all’interno magari dello stesso centrodestra e indirettamente? 
Io credo che questa sia stato un attacco politico dei poteri forti della burocrazia mondialista nei confronti delle destre sovraniste italiane, come avvenuto in America con Trump, in Austria, in Olanda… è un attacco mondiale nei confronti delle destre patriottiche e identitarie. Quindi all’interno del centrodestra ci hanno guadagnato politicamente le forze che lo sono meno. 
Questi attacchi contro la Lega e contro Fratelli d’Italia hanno avvantaggiato chi all’interno di questi due partiti rappresenta delle linee più moderne e moderate e soprattutto il partito di Silvio Berlusconi, che è partito atlantista e non sovranista e che quindi ha ricevuto una benedizione da parte dei suoi nemici politici in quanto unica forza all’interno del centrodestra credibile.

Alcune parti di questa vicenda hanno fatto pensare alla stampa che la “Lobby Nera” accusata di voler finanziare FDI e la Lega abbia connessioni euro-asiatiche e straniere internazionali, tanto che sono state fatti paragoni con l’affare Metropol. Lei cosa ne pensa di questa accusa? 
Intanto fa assolutamente ridere perché non esiste alcuna Lobby Nera, non esiste alcuna Spectre da 007, è un’invenzione giornalistica tragicomica, e potremmo rispondere frase per frase a tutte le dichiarazioni, ai pezzi di quel mostruoso montaggio volutamente provocatorio fatto da Fanpage e mandato in onda da La7; detto questo è chiaro che a quei poteri di cui parlavo prima – cioè ai poteri forti della burocrazia mondialista atlantista e sionista – danno fastidio gli ambienti culturali che vogliono veramente difendere l’identità e la sovranità nazionale delle Patrie Europee che guardano con crescente simpatia e interesse politico all’Europa dell’est e in particolare alla Russia di Putin.

Perché lei se, come ha sostenuto anche nel suo comunicato, è innocente e non voleva fare un finanziamento illecito ha accettato di ritirare quella valigia? e perché poi ha scritto al giornalista di Fanpage che sarebbe stato costretto a mettere lei i soldi che mancavano? 
Tutte le cose da Fanpage sono assolute frottole strumentali a cui io non ho intenzione nemmeno di rispondere. Per quanto riguarda le indagini in corso, sono assolutamente sereno come lo sono gli altri indagati, perché nessuno ha preso soldi, nessuno ha commesso reati, quindi siamo assolutamente sereni del lavoro della magistratura e del lavoro della Guardia di Finanza, che si sono complessivamente comportati bene. 
Dico complessivamente perché indubbiamente non è stato rispettato – ma in Italia non viene più rispettato in alcun processo – il segreto istruttorio, perché la notizia è subito resa pubblica, è subito uscita sui giornali con i nomi degli indagati, tant’è che la giusta e doverosa perquisizione della Guardia di Finanza alla mia casa privata era in contemporanea alla presenza dei giornalisti di Fanpage sotto casa mia: sono venuti allo stesso orario come convocati dalla stessa autorità!
Quindi questa è una vergogna italiana: allora toglietelo il segreto istruttorio, dite che non esiste, che ormai la comunicazione social non lo permette più, ma dire che esiste il segreto istruttorio è una balla colossale, in quanto qualunque notizia in merito ad un’indagine in corso viene pubblicata entro le 24 ore sui giornali e sui giornali online!
Secondariamente, un operatore della Guardia di Finanza era politicamente ostile con commenti fuori luogo e l’ho segnalato ai suoi superiori. 
Detto questo io mi fido ancora nonostante tutto delle istituzioni italiane, facciano il loro lavoro in maniera seria e corretta e non troveranno nulla perché nulla c’è da trovare; questa è la verità assoluta, tutto il resto è un attacco politico e mediatico non al poco importante Roberto Jonghi Lavarini ma a FDI, a Giorgia Meloni, a Carlo Fidanza, alle destre sovranista europee: questo deve essere assolutamente chiaro!

Vuole commentare l’articolo di Senaldi su “Libero” nel quale lui ipotizza che lei sia un complice di Fanpage, magari per vendicarsi, ed elenca alcuni punti a sostegno di questa teoria? 
Per quanto riguarda Senaldi posso dire che questa inchiesta mi ha reso palese quanto sia mediocre anche il giornalismo italiano: io conoscevo bene la mediocrità della classe politica italiana, ma mi sono reso conto che forse i giornalisti sono anche peggio dei politici per faziosità, incapacità, poca professionalità. 
Mi rivolgo al signor Senaldi perché ci sono rimasto particolarmente male come cittadino ed elettore, come lettore di destra e quindi di Libero quotidiano; mi aspettavo attacchi da parte dei soliti giornalacci della sinistra mondialista, ma non certo dal giornale che io leggo tutti i giorni! In questo caso credo che il signor Senaldi sia stato più realista del re, probabilmente la sua carriera la deve anche a raccomandazioni politiche: peraltro prima di quell’articolo è uscito un altro in cui ringraziava tutta una serie di esponenti di FDI di Milano… 
Io al signor Senaldi ho risposto subito, perché non ho nulla da nascondere, mandando un email che è stata scaricata e letta, ma Senaldi non mi ha risposto e non ha pubblicato la mia risposta alle sue domande; allora ho telefonato io al signor Senaldi in redazione ma non si è fatto trovare; allora sono andato fisicamente a trovare Senaldi nella redazione di Libero, però il coniglio non è uscito dalla tana, non ha dato alcuna risposta! 
Io non ho nulla da rimproverarmi, sono un militante, un uomo libero che ha cercato di dare una mano ad amici e partiti amici in questa campagna elettorale …punto!

Senaldi a parte, come si sente trattato dal centrodestra che lei riteneva suo amico dopo questa vicenda? Ha ricevuto solidarietà o si sente scaricato in modo ingiusto nei suoi confronti? 
Tre categorie in questa situazione si sono comportate male e hanno preso le distanze: la prima i vigliacchi che si spaventano e non si fa sentire; la seconda è quella di chi è andato in panico per l’onda di fango mediatico sulla mia persona e che quindi ha preso le distanze perché impaurita (ed è questo lo scopo delle campagne mediatiche, sfaldare a dividere il fronte contrapposto); poi c’è chi fra le mie tante conoscenze ha ruoli politici e amministrativi e istituzionali come rappresentanti del centrodestra nelle istituzioni locali e nazionali, che ha dovuto prendere le distanze magari informandomi.
Ma ho ricevuto tantissima solidarietà, più di 400 messaggi di buoni patrioti da tutta Italia e la cosa che mi ha fatto più piacere (ed ovviamente non citerò i nomi) anche da esponenti della sinistra che mi hanno conosciuto per i miei ruoli politici e che – pur avendo idee diametralmente opposte alle mie, come lei – sono persone perbene, coerenti e corrette. Quindi in realtà ho avuto più solidarietà di quanta potevo immaginare. 
Per quanto riguarda la politica è chiaro che attaccati in questa maniera, vile ed ignobile sotto elezioni in campagna elettorale, gli esponenti dei FDI hanno cercato di salvare il salvabile, magari in maniera scomposta non particolarmente gentile, come avrei fatto io al loro posto, quindi non mi meraviglio di nulla. 
Ci tenevo anche con questa intervista a scusarmi con la mia famiglia, con i miei amici, con i miei colleghi, coi miei compatrioti che hanno sempre militato politicamente con me, perché chiaramente io sono stato usato come strumento per la mia genuinità, per la mia empatia nel coinvolgere le persone, da parte delle spie di Fanpage per colpire FDI, Carlo Fidanza che è una persona corretta e retta, e Giorgia Meloni. 
Io sono stato, ahimè, mio malgrado vittima e strumento di questa inchiesta politica mediatica dove tutte le dichiarazioni che mi vengono attribuite sono assolutamente false e tendenziose, perché sono state estrapolate dal contesto spazio temporale, ricucite per rovinare l’immagine mia estremizzandola e ridicolizzandola e colpire il mio ambiente patriottico/identitario/tradizionalista e quello delle associazioni che frequento. 
Per questo chiedo scusa a tutti coloro che involontariamente ho coinvolto ed anche ai miei amici politici a cui, come indipendente, volevo dare loro il mio sostegno proprio per la loro rettitudine e coerenza politica ….parlo di Carlo Fidanza e Chiara Valcepina, dispiaciuto per i riflessi che ha avuto questa infame campagna d’odio organizzata non da Fanpage. 
Loro, ripeto, sono gli spacciatori al dettaglio; bisogna capire chi è il trafficante di droga, chi è il trafficante di bugie, chi è che voleva attaccare veramente – con lo strumento Fanpage – la destra italiana!

Cosa ne pensa dell’attuale centrodestra nelle sue tre formazioni e principali leader e cosa prevede per il loro destino elettorale e politico? 
La destra di cui io faccio parte vale il 5 per cento. Il 5 % degli italiani secondo i sociologi e politologi ha le mie stesse idee, ha un giudizio storico positivo su alcuni determinati periodi a noi vicini, diciamo dal 1922 al 1945, e questo è un dato di fatto ineludibile. 
Questo elettorato, che la pensa come me, in questo momento è diviso fra il non voto, alcune sigle ininfluenti della destra radicale e i due grossi contenitori sovranisti, la Lega e FDI. Di questo 5% fortemente identitario, il 3% vota FDI, e questo elettorato vuole essere rispettato dai suoi rappresentanti politici e dai suoi giornali, e mi riferisco a Libero, mi riferisco alla Verità e mi riferisco in parte al Giornale. State attenti perché il 5% che la pensa come me non sono pazzi, estremisti, macchiette ma patrioti che hanno un’identità culturale e spirituale e una sensibilità sociale estremamente profonda! 
Io difendo quell’area politica alla quale appartengo perché esiste e è forte, e forse deve trovare degli sbocchi politici differenti da questi due partiti! 
La Lega – secondo me – si è già persa, perché dalla Lega identitaria, sovranista, a destra ora è lo zerbino del governo Draghi e quindi la possiamo già eliminare dal fronte sovranista, perlomeno finché sostiene il governo Draghi! Poi magari si lamentano contro il ministro Lamorgese, contro le pensioni eccetera, ma siete al governo!  O vi opponete o bloccate il governo o ve ne uscite! E invece Salvini si lamenta con qualche tweet, fra un panino e una coca cola, ma poi sostiene questo governo che è un governo antipopolare antisociale anti nazionale! 
Invece Fratelli d’Italia deve decidere cosa vuole fare del suo percorso: può rinnegare le sue radici, togliere la fiamma dal simbolo e diventare partito conservatore europeo, e ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita, ma allora quel 5% di elettorato andrà altrove. 
Io credo che il mio piccolo mondo abbia pieno diritto di cittadinanza all’interno del centrodestra, io credo in un centro destra composito che possa coalizzarsi per governare l’Italia oltre che le regioni, tant’è che l’estremista cattivissimo Barone Nero aveva proposto, in tempi non sospetti per vincere le elezioni, Silvio Berlusconi come candidato sindaco, perché avrebbe garantito l’elettorato moderato!  
Invece i giovani identitari che corrono verso il governo non hanno avuto le palle per candidarsi con Salvini a Sindaco di Milano e la Meloni a Sindaco di Roma; però bisogna farla la gavetta, ci sono dei passaggi da fare, prima di accelerare e di andare verso il governo, ma in maniera confusa, tradendo i propri elettori, addirittura tirando loro le orecchie: “basta, siete cattivi …non tenete più il busto del Duce in casa …noi siamo moderati e siamo antifascisti”! 
Poi in realtà il problema è sistemico, infatti stiamo parlando di partiti e di un sistema politico votato da meno del 50%  degli italiani: ciò vuol dire che più della metà – cioè la maggioranza assoluta degli italiani – di questo sistema politico non si fida più e non lo vota più! 
Ora è arrivato questo green pass che serve a permettere ai banchieri Draghi e Goldman Sachs di distruggere l’economia tradizionale delle nostre nazioni, con riforme economiche per pianificare ulteriori imposizioni tributarie, maggiori costi per i consumi, ecc. ecc.  Questo è il green pass che impongono i plutocrati dittatori al governo, il governo che la Lega, come finta sovranista, sostiene, poi atteggiandosi da dura e pura alla base della sezione di Buccinasco!

Veramente lei è un fiume in piena, ma è molto interessante sentire, perché solo con quei piccoli pezzettini che ha mandato Fanpage è molto facile ridicolizzarla… 
Qui entriamo nella prima puntata andata in onda di Fanpage, fatta da tagli e cuci di pezzi estrapolati e poi rimontati “a cavolo” per estremizzare e ridicolizzare. Sono stati anche bravi, perché sembrava un mix fra il film horror e il film di 007. 
In realtà, quando parlavo di militari parlavo di una società legale che fa investigazioni private, sistemi e servizi di sicurezza con la quale io collaboro, quindi una struttura  assolutamente legale e quasi sempre coloro che lavorano in questo settore sono ex poliziotti ed ex militari, ma questo è ovvio e tutti lo sanno.
Poi parlo di massoni, io conosco – è vero – tanti massoni, ma in Italia il 90 per cento della massoneria italiana (che comunque conta sempre meno) è schierata a sinistra, è schierata col PD, sostiene il governo Draghi, probabilmente lo stesso Draghi è affiliato, sono antifascisti, i massoni sono probabilmente quelli che pagano Fanpage per intenderci! 
Poi cito gli ammiratori di Hitler …uno pensa chissà che mostri invece mi riferivo al bravissimo imprenditore italiano Carlo Vichi, il re dei televisori Mivar di Abbiategrasso, recentemente scomparso, una persona che conoscevo bene e che aveva la mia stima. 
Il gruppo esoterico invece non era una potentissima “Spectre” che organizza chissà che cosa, che influenze riesce a ottenere, ma un gruppo culturale che si occupa di esoterismo e misteri come Atlantide, piramidi, giganti, ufo, castelli infestati dai fantasmi. Ovviamente al giornalista pseudo patriota e pseudo amico con cui parlavo tutte queste cose come le ho spiegate come a voi adesso!

E’ uscito anche quel famoso discorso sulle escort… 
Anche qui c’è una mistificazione. Quella era una serata politico patriottica elettorale a sostegno di alcuni candidati in Comune e nei consigli di zona, a cui hanno partecipato una settantina di concittadini milanesi, un dirigente di Forza Italia, una nostra consigliera uscente ricandidata di religione ebraica, cittadini di qualunque età fascia culturale e professionale. In quella serata vi abbiamo spiegato cosa volevamo fare per il Comune di Milano ed è andato tutto in maniera corretta. 
A fine serata, finita la riunione politica pubblica ma privata (dovendo comunque confermare la presenza tramite sms), quindi anche in tal caso hanno filmato una riunione privata, siamo rimasti una decina di amici a tavola e dopo la seconda birra e dopo la mezzanotte – come funziona in tutte le compagnie di amici normali e non rimbambiti – si scambiano battute, si fanno scherzi e “quelli” in quel contesto, ma è evidente. Evidente credo che sia stato anche per i magistrati se hanno verificato tutte le ore filmate del bischero con il nome… Cazzillo? 
Era la fine di una serata politica assolutamente seria e rispettosa e quella era una parte assolutamente goliardica, ma anche lì non sono stati fatti saluti romani, anzi anzi era stato abbozzato un saluto romano in segno di scherzo di come alcuni ambienti fanno il saluto romano! 
Non ci sono state battute sessiste, ma barzellette vere e proprie, non ci sono state battute antisemite, questo anche riferito dalla consigliera ebrea presenta la serata! 
E poi mi attribuiscono anche battute razziste perché ho detto di avere un amico negro, ma è vero: è un re africano tradizionalista, un mio amico vero. E’ lui che si definisce negro perché dice che la “negritude” è la cultura del popolo africano di cui bisogna essere orgogliosi! Io sono orgoglioso della mia cultura di bianco cristiano europeo e lui della sua cultura di africano tradizionale, e insieme siamo uniti contro mondialismo, contro i poteri forti, contro quelli che ci vogliono tutti uguali, servi del mercato! 
Questa è la verità, per quello dico che Fanpage non è solo faziosa, ma ha mistificato apposta il nostro pensiero! Hanno paura, questa è la verità, perché se questa intervista andasse da Bruno Vespa in prima serata, sono sicuro che il giorno dopo avrei 500 nuovi iscritti a un nostro ipotetico movimento!
E invece no, è meglio dire che quelle sono cattivi brutti nazisti razzisti dei mostri! Non siamo mostri, i mostri sono loro!

Lei dice chiaramente di non essere né razzista, né antisemita quindi. 
Io sono per il rispetto di tutte le razze, di tutti i popoli, tutte le religioni, di tutte le culture, ma di che cosa state parlando! Fa paura l’unione dell’identità contro il mondialismo, fanno paura i popoli liberi, nazioni sovrane contro i banchieri, quello fa paura … allora meglio dire: no, Jonghi è nazista-razzista, odia i negri e odia le donne. 
Ma Roberto Jonghi Lavarini dovrebbe essere giudicato non in base a qualche battuta goliardica, ma anche dal cuore e dal cervello; ed i cervelli, i cuori e gli animi liberi a questo sistema fanno paura, e certo fa paura anche chi questo sistema, suo malgrado, cerca di contrastarlo dall’interno, cioè il centrodestra, che però purtroppo ha una classe dirigente mediocre. 
Io annuncio che non sarò più in politica in prima fila candidato da qualche parte, ma mi impegnerò di più, non mollerò di un metro, nemmeno di un centimetro, ma farò attività culturale, attività informativa, attività formativa, perché io a giocare alla gabbia dei criceti non ci sto!  
Abbiamo un governo di banchieri e tutti lo sostengono, persino l’opposizione ove la Meloni dice: “però dai …che è bravo Draghi”!
Non c’è uno che dica che Draghi è un banchiere che fa i suoi affari privati, come ha detto perfettamente a suo tempo il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che è uno che ha distrutto l’economia italiana, che ha svenduto i gioielli di famiglia! 
Per fortuna c’era gente coraggiosa come Cossiga: almeno lui lo posso citare, perché se citavo altri… beh, per fortuna non c’è ancora la legge anti-Cossiga, anche se, forse, certa sinistra lo vorrebbe.

 

*UMBERTO BACCOLO
giornalista indipendente,
scrittore e regista

 

 

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