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Il Lato oscuro di Picasso

Pablo Picasso era una personalità sadica e le persone intorno a lui si ammalavano. La grande ossessione a parte l’arte per Picasso erano le donne, la madre, la zia e le due sorelle.

A 13 anni era stato per la prima volta in un bordello insieme al padre. Per lui esistevano solo due donne: le Dee e gli zerbini.

La modella Fernande Olivier lo aiutò a superare il suo cosiddetto periodo blu, ma la gelosia di lui era tale che per non farla dipingere da altri uomini gli nascondeva le scarpe o le faceva altri sgarbi per cui non poteva uscire di casa. i due si separarono nel 1912 e Fernande morirà nel 1966 povera e sola.

Marcelle Umbert, la donna per cui lasciò Fernande Olivier, fu la “Eva” della sua vita, tanto che scriveva il suo nome ovunque… il loro amore non durerà a lungo perché morì di tubercolosi in pochi anni.

In un soggiorno a Roma conobbe e sposò Olga Khokhlova, una ballerina russa; questo rapporto non riuscì a fermare l’interesse di Pablo per donne lascive e simboli fallici o raffigurazioni genitali femminili che spesso si trovavano nei suoi quadri. A parte questo Olga nel 1921 gli diede un figlio , Paolo, che raffigurò in alcuni quadri insieme alla madre… Ma Picasso andava avanti: adesso che Olga era una madre non lo attirava più.

Nel 1927 Pablo Picasso ebbe un’altra folgorazione incontrando Marie Therese Walters, con cui cominciò una relazione con la ragazza minorenne. Qui cominciò una vita parallela con tutte e due, tanto che solo ben 8 anni dopo Olga scoprì di questa relazione e chiese la divisione del patrimonio in comunione dei beni.

Picasso aveva molta paura di diventare povero e in quella occasione si trovò ad avere ogni avere bloccato, anche i pennelli con cui dipingeva: dopo di allora disse sempre che ogni volta che cambiava donna avrebbe dovuto bruciare la precedente.

Nel 1935 Marie Therese Walters aveva anche lei dato alla luce una bambina e allora Picasso cominciò una relazione parallela con Dora Maar, che allora aveva 29 anni, una fotografa affermata, che incontrò a un bar: lei sarebbe stata la donna verde del dolore di Picasso, formosa bassa e bruna era il tipico esempio della donna che piaceva a Picasso. Era la sfida intellettuale che Picasso cercava.

Ritraeva in quel periodo le donne nella stessa posa e le obbligava a cenare insieme: gli piaceva creare rivalità e gelosia tra le proprie conquiste. In seguito Dora Maar non lo definì un compagno ma piuttosto il suo padrone, uno strumento di morte e una malattia.

La presenza di Dora fu una grande ispirazione per Picasso, la donna triste: la costrinse a dipingere, campo in cui non poteva competere con lui e quando lui la lasciò cadde in una profonda depressione, tat

Francois Gilot, la nuova compagna di Picasso, aveva 41 anni meno di lui e come lui era una pittrice: gli diede altri 2 figli Cloud e Paloma, ed anche con lei come le altre cominciò ad avere attenzioni e crudeltà senza pari. Una volta stava per bruciarla con un sigaro ma disse che non lo avrebbe fatto perché forse avrebbe ancora avuto bisogno di lei per i quadri. Era geloso e pretese che andasse in giro con abiti molto coprenti anche in piena estate perché gli altri uomini non la guardassero. Dopo 10 anni di rapporti Francois Gilot fece una cosa che lui non riuscì mai a accettare: lo lasciò e disse che odiava la sua pittura. Al che Picasso gli rese la vita un inferno perché chiese ad amici e conoscenti di boicottare sa sua ex-compagna rendendogli difficile il lavoro in Francia. Lei non si arrese ed ebbe figli da altri uomini affrancandosi dal suo controllo. Ma Picasso non si arrese e provò a riconquistarla più e più volte.

Ma Picasso non incuteva timore o soggezione nelle sue compagne ma sua nipote Marina Picasso ad esempio oberata dalla figura del nonno si ammalò di anoressia ed entrò in psicoanalisi: di lui avrebbe detto che era un vampiro con la faccia sadica, un uomo che prosciugava le altre persone per la sua arte e che le buttava via come carcasse una volta che non gli servivano più.

foto galleria d’arte maggiore                                   ©Francesco Spuntarelli

  Alessandro  Benini