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IL “RIFUGIO MONTE GENNARO”:
un ritorno trionfale

FINALMENTE E’ STATO RIAPERTO
IL “RIFUGIO DI MONTE GENNARO

_________________a cura di LIDIA D’ANGELO 

“La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti, ma anche per coloro che desiderano riposare nella bellezza di ambienti, luoghi, panorami e sensazioni che esaltano la bellezza dl Creato e la volontà di Vivere. Monte Gennaro ritorna ad essere, anche per le famiglie, un luogo ove un sogno è ancora libero”.  

Il monte Gennaro, conosciuto anche come monte Zappi, con i suoi 1271 metri è la seconda vetta dei monti Lucretili, dopo il monte Pellecchia; è ben visibile dalla zona Est di Roma ed è uno dei luoghi più panoramici sulla città, lo sguardo spazia fino al mare, si vedono i laghi e anche i monti abruzzesi.
La montagna è boscosa, ricoperta di arbusti e bassa vegetazione; alcuni sentieri permettono escursioni e passeggiate di varia difficoltà,  inerpicandosi dalle pendici fino alla vetta tra splendide fioriture di orchidee spontanee  e fitte aree boschive di castagneti, faggete; sono presenti essenze di tipo balcanico come lo storace a la marruca.
Per quanto riguarda la fauna, nei corsi d’acqua ci sono anfibi come la  rana, la salamandra il tritone; tra gli uccelli  rapaci vanno ricordati l’aquila reale, il falco, lo sparviero, il nibbio reale; questi uccelli, essendo al vertice della catena alimentare, sono indicatori di qualità.

Il monte è all’interno del Parco regionale dei Monti Lucretili (*1) che si sviluppa su 1800 ettari di terreno; all’interno del parco ci sono 13 piccoli comuni dove la vita scorre lenta, senza le frenesie della grande città.
L’origine del nome non è certa, forse nei tempi antichi si chiamava Lana per la presenza di un’ara dedicata al Dio Giano, in seguito il culto del dio pagano fu sostituito da quello di un martire cristiano, Ianuarius, a cui fu dedicata una cappella sul monte;, come risulta da un documento del Comune di Marcellina del 1229.

Una particolarità della zona è la Scarpellata uno dei sentieri non solo tra i più suggestivi ma anche il più rapido e diretto per raggiungere la vetta; il nome ci riporta indietro nel tempo quando i pastori, per portare le greggi nei pascoli alti, aprirono il sentiero tagliando letteralmente le rocce.

A quota 1166 metri è situato il Rifugio Monte Gennaro, ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia baita,  accanto alla stazione di arrivo della funivia che partiva da Palombara Sabina; l’impianto venne chiuso nel 1983 per motivi legali ed anche la baita con il ristorante seguì la stessa sorte.
Nel 2020 il rifugio è stato riattivato, grazie alla iniziativa di un gruppo di imprenditori e professionisti appassionati della montagna, i quali hanno collaborato con gli Enti locali nel progetto di riqualificazione dell’area purtroppo degradata a causa della chiusura della funivia.
Il nome della nuova struttura riportata al suo antico splendore, che è stata recentemente inaugurata, è “Rifugio di Monte Gennaro”; il luogo può essere raggiunto in vari modi: a piedi, per i più coraggiosi, con navette oppure con  macchine fuori strada e vetture 4 per 4; ma ne vale la pena perché lassù  oltre ai panorami incredibili, i turisti e i visitatori troveranno un’accoglienza eccezionale nel Ristorante del Rifugio (*2), che offre a prezzi adeguati piatti tipici che esaltano i prodotti locali. Carne alla brace, taglieri ricchi, fettuccine, gnocchetti conditi con salsiccia, funghi e pecorino, parmigiana, filetto di manzo con tartufi, dolci sono preparati in maniera magistrale da un duo di chef quotatissimi ed esperti; l’atmosfera che si respira è unica.
Una gita nei fine settimana in questo luogo magico a pochi passi da Roma ritempra con la sua bellezza non solo il corpo, ma anche lo spirito di tutti coloro che scelgono questa meta.

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NOTE A MARGINE
(*1)
Sul Parco Regionale dei Monti Lucretili la Consul Press ha già pubblicato un articolo a firma di Giancarlo Giulio Martini circa 10 anni fa (> clicca qui !).
(*2)  Gli Chef  
David e Ali
sono due giovani che vantano un curriculum di notevole spessore sia per la loro specifica capacità professionale nelle cucine sia come imprenditori.
Entrambi diplomati in un istituto alberghiero a 18 anni si trasferiscono a Londra per ampliare le loro conoscenze. Lavorano nel Borought Market a London Bridge, al Bateaux London, al Four Season di Canary Wharf, fino a collaborare con Jamie Oliver, partecipando all’apertura del ristorante St. Paul. In seguito la loro esperienza di chef torna in Italia in vari locali del bassanese e trevigiano.
A soli 25 Anni David con l’aiuto di Ali apre il suo primo ristorante con 130 coperti rendendolo in soli due anni un’attività di successo.
A 27 Anni David decide di aprire un altro ristorante con 200 coperti e sempre grazie all’aiuto di Ali avviano e consolidano un’altra realtà nel mondo della ristorazione.
Ora a 28 anni hanno deciso di accettare un’altra sfida: rendere il Rifugio Monte Gennaro il primo ristorante in quota di alta classe nel Lazio, ben lieti di ospitarvi al ristorante del Rifugio Monte Gennaro per pranzi, cene o per organizzare eventi, come battesimi, feste private, convegni, ecc.
Questi due giovani chef vantano un curriculum che li distingue tanto per la capacità di chef quanto di imprenditori. Entrambi diplomati in un istituto alberghiero a 18 anni si trasferiscono a Londra per ampliare le loro conoscenze.
Lavorano nel Borought Market a London Bridge, al Bateaux London, al Four Season di Canary Wharf, fino a collaborare con Jamie Oliver partecipando all’apertura del ristorante St. Paul.
In seguito la loro esperienza di chef torna in Italia in vari locali del bassanese e trevigiano. A soli 25 Anni David con l’aiuto di Ali apre il suo primo ristorante con 130 coperti rendedolo in soli due anni un’attività  di successo. A 27 Anni David decide di aprire un altro ristorante con 200 coperti e sempre grazie all’aiuto di Ali avviano e consolidano un’altra realtà nel mondo della ristorazione. Adesso a 28 anni hanno deciso di accettare un’altra sfida, rendere il Rifugio Monte Gennaro , il primo ristorante in quota di alta classe nel Lazio.

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