
La “Madonna del Ferruzzi”
In molte case italiane possiamo vedere esposta la riproduzione di un quadro che la maggior parte di noi conosce, ma ne ignora l’autore, eppure questo quadro ha una storia molto interessante: la Madonna del Ferruzzi.
Torniamo indietro di trent’anni, in California nel 1984, una suora francescana, Angela Maria Bovo, rimasta orfana sin da piccola, aveva iniziato le ricerche per apprendere notizie sui suoi genitori, sul paese d’origine nonché il motivo che li spinse ad emigrare in America proprio lo stesso giorno delle loro nozze.
Venuta in Italia per effettuare ulteriori ricerche a Venezia ebbe modo di incontrare due vecchie sorelle di sua madre: Elisa di 88 anni e Giulia di 80.
Visitando la casa di famiglia suor Angela notò in una stanza una riproduzione della Madonna con il Bambino. “E’ tua madre” le disse la zia Giulia, e la suora rispose: “Lo so”, pensando che la Madonna è per ogni cattolico la madre di ognuno di noi, ma la zia volle essere più precisa e le raccontò la vera storia di quell’immagine sacra.
Nel 1896 a Luvigliano, un borgo del comune di Torreglia nel padovano, Angelina Cian, futura madre di suor Angela Maria Bovo, appena undicenne venne notata da un giovane artista, il pittore Roberto Ferruzzi, mentre teneva in braccio per ripararlo dal freddo, il fratellino Giovanni di pochi mesi.
Il Ferruzzi si appassionò tanto a questa scena ed alla bellezza della fanciulla che decise di farne un ritratto pregandola di fargli da modella. Naturalmente l’artista diede una ricompensa alla ragazza che, tornata a casa, raccontò l’accaduto ai genitori.
All’epoca, fare la modella di un pittore, era considerato alquanto sconveniente e i genitori invitarono la figlia a non raccontare ad alcuno quanto accaduto.
Il quadro, che l’artista intitolò “la Zingarella”, gli permise di vincere, nel 1897 la seconda Biennale di Venezia alla quale il Ferruzzi aveva partecipato con l’intenzione di rappresentare in quella occasione una “Maternità”.
Il dipinto, olio su tela, è conosciuto oggi con vari titoli. Oltre a divenire subito molto popolare e comunemente noto come “Madonna della strada“, titolo che avrebbe reso ancor più imbarazzante la posizione della giovane modella, l’opera ha assunto vari appellativi quali: Madonna con bambino, Madonna del Riposo, delle Vie, della Tenerezza, Madonnella, Zingarella o, semplicemente, la Madonna del Ferruzzi.
Tale è la diffusione nel mondo di quest’olio del Ferruzzi che molti Paesi, anche di tradizioni non cristiane, hanno voluto immortalare il quadro nei loro francobolli.
E’ il caso della Repubblica di Panama e, addirittura, dell’Emirato di Dubai rispettivamente nel 1969 e nel 1968. Ma chi era Roberto Ferruzzi?
Nato a Sebenico, in Dalmazia, nel 1853 da genitori italiani, Roberto Ferruzzi a 4 anni si trasferisce per motivi di studio a Venezia dove rimane sino alla prematura morte del padre, noto avvocato.
Dedicatosi da autodidatta agli studi classici ed alla pittura non seguì le scuole pittoriche del suo tempo, ma si dedicò, con vera passione, a riprendere soggetti da lui preferiti: bambini, giovinetti e scene di vita familiare.
La sua casa di Luvigliano, un’abitazione rustica dove si trasferisce nel 1879, divenne meta di famosi artisti dell’epoca.
Ferruzzi, morto il 16 febbraio 1934, è oggi sepolto con la moglie e la figlia nel piccolo cimitero di Luvignano in una semplice tomba ove fa bella mostra il quadro che più di ogni altro lo ha reso famoso nel mondo. Subito divenuto famoso, il dipinto venne venduto, sparendo poi misteriosamente nel corso della seconda guerra mondiale, forse andando perso o distrutto nel corso del conflitto, per fortuna rimangono innumerevoli copie di un quadro a cui si sono rivolte innumerevoli preghiere e non solo di cristiani.
Miriam Dei