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LA MORTE PER FAME DELLA FAMIGLIA REALE DEL LAOS di Vignoli Giulio

Un crimine comunista il Laos questo paese disconosciuto

Raffaele Panico

Scrive il professor Giulio Vignoli nella premessa del suo ultimo libro: “Il Laos è tuttora una repubblica comunista totalitaria o meglio, una tirannide militare di comunisti duri e puri (alla vecchia maniera) dove sventolano bandiere rosse con la falce e il martello gialli, nella quale certe notizie devono essere assolutamente ignorate e nascoste.

La morte per fame dei Sovrani, del Principe ereditario e di molti altri membri della Famiglia Reale deve rimanere un mistero per la popolazione. I vecchi sanno solo che la Famiglia Reale fu portata al Nord e poi “sparì”. I giovani devono essere ignari di tutto”.

Il re Savang Vatthanà             

                                                                                                                   Il principe ereditario Vong Savang

Questo fatto definito “misterioso” quasi leggenda da oscuro medioevo, fa subito pensare alla Cambogia di Pol Pot, dove oggi sembra esistere una rimozione totale dei crimini commessi e pianificati con crudeltà e orrori su ampia scala e commessi o fatti commettere da adolescenti di allora, oggi persone ormai quasi anziane.

È un paradosso che nel cosiddetto mondo globalizzato gli europei sembrano rimuovere tutto questo, nessun viaggio della memoria? Forse, perché è un mondo troppo lontano? Eppure, continua nelle sue pagine Vignoli: “La Monarchia laotiana, vecchia di sette secoli, fu abolita e rimpiazzata da una repubblica della ‘democratica e popolare’, retta da un regime militare comunista che dura da 45 anni. Il Re, la Regina, il Principe ereditario, il secondogenito del Re e tutti i membri della Famiglia Reale che si trovavano in Laos, furono deportati in campi di sterminio dove morirono poco dopo nell’indifferenza delle Monarchie asiatiche ed europee. Più di 30.000 prigionieri politici furono inviati nei campi samanas, veri gulag creati dai comunisti laotiani, la maggior parte non tornò più. Così aveva termine il piccolo, antico Regno del Milione di Elefanti e del Parasole Bianco.”     

Questa storia si può seguire libro alla mano, di seguito la schedina di riferimento del libro. Il breve, ma puntuale saggio, corredato da un importante apparato fotografico dell’autore che si è portato sul campo, appare confermare una figurazione metaforica speculare intorno al corpo del capo, si pensi al Mausoleo e al corpo vivente di Lenin, nei regimi comunisti e, per converso, la sparizione dei corpi delle famiglie estromesse dal potere, si pensi ai Romanov, o al corpo del fuhrer componente di altra fattispecie ma pur sempre pericolosa per la Germania che, fu nazista. Non deve rimaner più nulla della memoria del passato!

LA MORTE PER FAME DELLA FAMIGLIA REALE DEL LAOS, Vignoli Giulio,
Editore Settimo Sigillo, Roma-Avellino 2020, pagg. 68 Isbn 9788861482166, euro 10,00

 

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