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La Pietà Cristiana del “Buon Samaritano”…..
in antitesi con il falso umanitarismo delle ONG

LA PARABOLA DEL “BUON SAMARITANO” E LE LOBBY AFFARISTICHE 

Una riflessione di NAZZARENO MOLLICONE,
postata su fb intorno alle 12,30 di domenica 14 luglio

Oggi nelle Messe domenicali si recita la parabola del “buon Samaritano” indicata nel Vangelo di Luca, e i celebranti nelle loro prediche connettono questa parabola alla questione degli immigrati, anche con riferimento alle recenti vicende (è stato detto: “le leggi vanno rispettate se sono ispirate dall’amore per il prossimo…”). 
Ma la parabola, a ben leggerla, è un ATTO DI ACCUSA proprio contro la Chiesa attuale. Infatti, il viandante aggredito e ferito non viene soccorso nè dal sacerdote nè dal levita (categoria che oggi si potrebbe assimilare agli intellettuali) ma da un “pagano”, secondo i parametri ebraici del tempo.

Ebbene, visto che oggi nè la Chiesa attuale nè gli intellettuali accolgono i profughi ma si limitano ad ammonire e censurare i comportamenti dei “pagani” (ossia, il Governo e lo Stato in tutte le sue strutture), la parabola di Cristo come esposta da Luca è oggi una critica proprio alla Chiesa, che farebbe bene a non commentarla…

Note a Margine – Forse potrebbe essere interessante notare che oggi 14 Luglio – giorno in cui si celebra la Festa Nazionale della Francia – il Governo di questo Stato (sui cui demeriti e sui quelli della sua classe poitica si potrebbe scrivere un saggio) ha decretato di insignire Carola Rakete – la “Kapitana”della nave See Watch – con la medaglia Grand Vermeil, il più alto riconoscimento della repubblica francese, in sfregio alla Repubblica Italiana.
Emanuel Macron sembra ricordarci il Re Filippo il Bello con una sua azione infame, concordata con il Pontefice dell’ epoca, contro Jaques De Molay . 
C’é solo da augurarsi che, cavallerscamente e cristianamente, la giusta maledizione del Gran Maestro dei Templari possa ripetersi ! (G.M.)

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