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“La Spada dei Leoni”: un romanzo storico di Mario Augusto Petricca

L’Autore del romanzo “La Spada dei Leoni” è MARIO AUGUSTO PETRICCA * e la storia che viene è narrata ha un andamento fresco, estivo, marino, l’argomento è fra la memoria di una famiglia, l’avventura, ed il “giallo”. Il perno è un tesoro antico che sembra non esistere, ma che invece c’è e salta fuori quando meno è atteso, e che è il fil rouge del racconto.

Un romanzo da leggersi anche d’inverno perché parla di mare, di barche, di pesca, di un tuffo nel Grande Blu per far belle le giornate di vacanza. E’ manifesto che l’Autore dev’essere esperto di marineria e di nodi, che adopera per portarsi il lettore dietro, fra ricerche e combattimenti, con un buon occhio ad antenati e medioevo. Ma anche con un casuale ma studiato confronto con il proprio sé attraverso le vicende che tutti i personaggi colgono e che il protagonista dirige.

Un contrasto fra bene e male condotto con un dialogo moderno, serrato, ma privo di quelle eccessive indulgenze alla parlata volgare anche in figure palesemente malavitose, che singolarmente hanno verso il nobile un poco introverso Augusto, il personaggio principale della storia, un atteggiamento vagamente deferente e nel contempo da pari a pari, quasi una nostalgia che i valori morali di Augusto suscitano in loro, che per scelta di vita non possono alimentare. Nulla è tralasciato in questo libro, neanche il richiamo agli antenati normanni, neanche le botole e le scale segrete, lascito delle più belle creazioni dell’Ottocento, e neanche le spire tortuose di amori trascinati verso una pura beltà, tipica ricerca di un essere umano un poco ingenuo e discretamente idealista.

E’ questo che fa credibile la “Spada dei Leoni”, rapporti umani descritti senza una costruzione razionale o imposta da moda, manca al contrario un indulgere anche casuale sulla fisicità dei personaggi, dai tratti fisiognomici un poco stereotipati, puntati sul colore e sulla forma dei loro occhi forse troppo eccezionale. 
Linguisticamente, il romanzo è ottimo, anche quando si concede passaggi nel dialetto, o modi di dire familiari. All’inizio le frasi sono brevi e staccate e lasciano un’impressione di durezza che si stempera via via nel prosieguo della storia e si migliora nei suoi misurati incisi o nell’inserto di brevi considerazioni o meditazioni come se volessero completare due momenti del respiro di ogni situazione, quello dell’espansione verso gli altri e quello, più profondo, dell’osservazione interna. Un libro veramente piacevole che lascia il desiderio di riprenderlo in mano o di leggerne ancora qualche altro: gli scrittori migliori, credo, sono quelli che non hanno pubblicità o il plauso insincero dei premi letterari.

Marilù Giannone 

Mario Augusto Petricca, appartenente alla Nobile Famiglia Petricca Giordani, è Gran Maestro dell’Ordine Capitolare dei CAVALIERI DELLA CONCORDIA, nonché un fattivo collaboratore della LILT  – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – presso la Sezione di Latina.  Il libro è stato pubblicato dalla Casa Editrice Moderata Durant con sede a Cori (LT) ed è stato donato in omaggio a tutti i partecipanti del Convegno storico-didattico riguardante “Le miniature della Bibbia Maciejowski ed il Codice I33” svoltosi in collaborazione con la Compagnia d’Arme Sancto Eramo sabato 8 luglio presso l’eliporto di Nettuno, nel Circolo dei Paracadutisti “Le Grugnole”.