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La Takeda Italia contro malattie rare con innovative terapie avanzate

NASCE LA NUOVA TAKEDA ITALIA: 
Focus su malattie rare e terapie avanzate
– In Italia un investimento di 50 Milioni di €uro per produzione di plasma

_________a cura di EUGENIO PARISI 

L’integrazione tra Takeda e Shire in Italia, iniziata nel gennaio 2019, è stata oramai completata al 31 marzo, come poi ampiamente annunciato dalla stampa specializzata nella ultima decade di aprile.
Si apre così, anche nel nostro Paese, una nuova fase per fornire, con maggiori capacità, farmaci altamente innovativi e soluzioni all’avanguardia – grazie ad attività di ricerca e sviluppo a 360° – a beneficio degli operatori sanitari, dei pazienti e del sistema collettivo, che si concretizza in un portfolio articolato con oltre 40 farmaci per malattie rare, il lancio di 17 nuove terapie nell’arco dei prossimi 5 anni e oltre 900 persone impiegate. In particolare, per la produzione italiana, specializzata nella lavorazione del plasma, è previsto un investimenti entro il 2023 di 50/Milioni di €uro  focalizzati all’ampliamento dei volumi produttivi destinati ai mercati europei ed extra-europei.

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Il Gruppo, con sede generale in Giappone, raggiunge oggi una presenza globale in oltre 80 Paesi con un fatturato aggregato superiore ai 30 miliardi di dollari e soluzioni terapeutiche nelle aree Oncologia, Malattie Gastrointestinali, Neuroscienze, Malattie Rare, Terapie Derivate dal Plasma e Vaccini. Nel nostro Paese, Takeda è presente con un portfolio articolato e integrato di farmaci in: oncologia, gastroenterologia, diabetologia, cardiologia, urologia, ginecologia, gestione del dolore ed emostasi dei tessuti. Inoltre, nel campo delle patologie rare, l’Azienda è a fianco dei pazienti con malattie da accumulo lisosomiale, angioedema ereditario, disordini della coagulazione (emofilia A congenita con o senza inibitori, emofilia A acquisita, malattia di von Willebrand), immunodeficienze primitive e secondarie.

Come ha commentato Rita Cataldo, Amministratore Delegato di Takeda Italia, “L’operazione di unione di due key player del pharma come Takeda e Shire rappresenta essenzialmente un’opportunità di nuovi trattamenti per pazienti e operatori sanitari, e di sviluppo e crescita per professionisti e comparto, ponendo  a disposizione del sistema Italia competenze e capacità ampliate nell’ambito della biofarmaceutica e della Digital Health con un unico obiettivo: garantire un futuro in cui l’accesso alla salute sia basato su trattamenti all’avanguardia per i pazienti ancora privi di soluzioni terapeutiche adeguate, servizi di home therapy, programmi di supporto e sistemi digitali innovativi

Alla luce dell’integrazione, la nuova Takeda Italia è quindi in grado di offrire una gamma ancora più ampia di soluzioni innovative, presentandosi come un partner forte e affidabile per il sistema salute italiano nell’ambito della ricerca clinica, dello sviluppo e dell’accesso ai pazienti di terapie in grado di fare la differenza nella loro qualità di vita, e sostenibili per il Sistema Sanitario Nazionale. Questa visione è nutrita da un impegno chiaro: garantire un futuro in salute alle persone e al sistema collettivo, grazie anche a una visione che va oltre la terapia e che stimola l’approccio partecipativo.

Takeda Italia ha annunciato la nomina di Luca Gentile nel ruolo di public affairs & communications director, con cui si intende massimizzare il potenziale e il valore aggiunto della nuova Takeda nel settore biofarmaceutico, a conclusione dell’integrazione con Shire Italia. 
Il Dr. Mattia Carlin – Advisor della Fondazione Italia Giappone, con sede alla Farnesina e presieduta dall’ Ambasciatore Umberto Vattani – ha rilasciato alla nostra Redazione una nota per esprimere la propria soddisfazione per questa notizia che valorizza i temi scientifici, della ricerca e dell’ economia nel nostro Paese, formulando i migliori auguri di buon lavoro al Dr. Luca Gentile nel nuovo ruolo dirigenziale presso la Takeda Italia. 

 

 

 

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