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Le motivazioni di un “Referendum”
…. a Risiko Stellare

REFERENDUM DEL  20-21 SETTEMBRE:
LE RAGIONI DEL SI // LE RAGIONI DEL NO

E’ nuovamente il “Tempo di Referendum” ed anche in questa occasione il “Popolo Sovrano” viene chiamato ad esprimere una propria scelta con un voto secco che, purtroppo, non consente una ragionata o ponderata analisi a favore del “Si” o del “No”
Infatti, i condizionamenti della politica – o meglio da parte dei “Partiti” (e quindi della Partitocrazia) – possono forzosamente influenzare ed orientare, sia direttamente con “ordini di scuderia” (una volta si sarebbero definiti “bulgari”), sia indirettamente tramite i media e sapienti interventi di interessati opinionisti, scelte individuali e/o di gruppo, evitando così la possibile “insorgenza” di voti divergenti e contrastanti, o in libera uscita, sia per motivi di coscienza, sia per impulsi di un’ anarchica libertà.

A mio personale giudizio, in tema referendario, i Partiti e i Movimenti d’Opinione dovrebbero limitarsi ad indicare agli elettori le possibilità di determinate scelte, senza coercizzare i loro orientamenti come un tempo usava fare il vecchio P.C.I, agli ordini dell’U.R.S.S., o la vecchia D.C,  agli ordini degli U.S.A., NATO e S.C.V. (…basterebbe rievocare  gli  storici scontri tra Don Camillo e Peppone) o come oggi viene cinicamente programmato – per altre tematiche – dalle imposizioni del “Pensiero Unico Dominante, ove si riscontrano inimmaginabili convergenze tra Catto-Comunisti, Oligarchie della (ex) Santa Sede, Neo-Liberisti e grande Finanza Apolide.

In tema referendario, questa Testata ha sempre lasciato ampia libertà ai propri Collaboratori e Redattori di esprimere indipendentemente le loro tesi a favore del “Si” o del “No”, sia in occasione del precedente referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016, fortemente caldeggiata da Matteo Renzi, sia in quello oramai imminente sulla riduzione o mantenimento del numero dei parlamentari, proposto da forze eterogenee, tra loro discordanti …e non solo. 
Anche ora nel 2020, come già nel 2016 (…..sembrerebbe che gli “anni bisesti” siano prescelti per i referendum !) la Consul Press desidera lasciare liberi i propri “Lettori” (fidelizzati od occasionali) di acquisire elementi di valutazione senza alcuna coercizione da parte della Redazione.

E’ opportuno e doveroso comunque precisare come questa “Testata” – da tempo impegnata in ambito professionale/economico/culturale, pur senza alcun collegamento organico di appartenenza a “Clan”, Congreghe, Lobby o Partiti – sia fedele ad una propria Linea Editoriale che si richiama anche ai valori Identitari e Tradizionali delle Civiltà Mediterranee (Roma, Atene e Alessandria d’ Egitto), ai miti Celtico-Germanici, nonché ad un “Sogno Europeo” auspicato da Jean Thiriart e proposto anche da Charles De Gaulle per “Un’Europa indipendente, libera ed unita dall’ Atlantico agli Urali”
Un sogno che oggi potrebbe forse essere attualizzato da Vladimir Putin,  senza il cui intervento in Siria, con buona pace dell’attuale Pontefice e della sua Curia, i Tagliagole dell’Isis” avrebbero potuto abbeverare i propri cammelli nelle fontane accanto al Colonnato del Bernini,  ….ipotesi forse anche vagheggiata per i Cavalli dei  Kosacchi”  da parte dei Bolscevichi di Stalin e di Togliatti al termine della 2^ Guerra Mondiale.  

Ma ritorniamo ora ai temi referendari. Nel 2016 la Consul Press aveva ospitato:

  • a favore del No (e quindi per non consentire modifiche costituzionali) una serie di interventi a cura del Prof. Stelio Venceslai, dell’Ambasciatore Torquato Cardilli, di Adriano Tilgher, del C.E.S.I. – prestigioso Centro Studi Economici e Culturali – già presieduto dal prof. Gaetano Rasi, ecc. ecc.
  • a favore del Si (e quindi per consentire modifiche costituzionali) un’ analisi di altro prestigioso  Comitato promosso da Carlo d’Orta, già Capo Dipartimento per la Funzione Pubblica nonché studioso di diritto amministrativo e del Lavoro, del Centro Studi Grande Milano, di Alessandro Ricci e due interventi a mia firma, attirandomi forti critiche da una gran parte della comunità di mia appartenenza, nonostante avessi cercato di dimostrare come la riforma proposta da Matteo Renzi, pur se lacunosa, pur se incompleta, pur se con molteplici vizi d’origine, era sempre auspicabile rispetto ad una statica “immodificabilità” di una Costituzione che, a mio giudizio, era e resta ancora “indifendibile”.

Ma tra l’altro cosa si poteva pretendere di più da Matteo Renzi e dal suo Staff – essendo costui un ex Boy-Scout, nonché un ex demo-catto-sinistroide
Personalmente ritenevo che da parte nostra (cioè di quegli “Italiani Eretici” in un’Italia in cui non desidererebbero essere Sudditi ma Cittadini) dovevamo cercare di modificare e migliorare questa nostra Costituzione, non considerandola assolutamente “la più bella del Mondo”, come decantata da Roberto Benigni, oramai – anche egli da oltre un Ventennio – Giullare ad honorem dei vari “Inquilini  del Quirinale”. 

>  Sappiano “Lor Signori” – siano Essi Presidenti della Repubblica o delle Istituzioni, siano Essi ai vertici della Magistratura o dei vari Ministeri, Consiglieri (o “Consigliori”) e Suggeritori ufficiali od occulti, Opinionisti, Ambasciatori in Servizio o in quiescenza, siano Essi alti Potentati del Para-Stato o dei Poteri Bancari e Finanziari, delle Centrali Sindacali, Confindustriali e/o Lobbistiche che la “Costituzione più bella del Mondo” non è certamente la Costituzione della Repubblica Italiana, ma quella conosciuta come “La Carta del Carnaro”, di cui quest’anno si celebrerà il I° Centenario !

Nel settembre 2020, mese attualmente in corso, la Consul Press ha ospitato sino ad oggi 2 interventi:

  • A favore del “No” (e quindi contro la riduzione dei Parlamentari) un’ analisi del Prof. Stelio Venceslai, mio personale e stimato amico, da tempo eccellente collaboratore indipendente in questa “Testata”, sui cui interventi ho ritenuto (qualora necessario) poter e dover esprimere – al termine dei suoi stessi articoli – una mia condivisione o un motivato dissenso, quale rappresentante della Linea Editoriale della stessa Agenzia da me a suo tempo varata, colloquiando sempre in stile cavalleresco con il medesimo autore.
  • A favore del “Si” (e quindi per la riduzione dei Parlamentari) un’ analisi dell’Ambasciatore Torquato Cardilli, anche egli mio personale e stimato amico, nonché eccellente “firma” di prestigio per la Consul Press, sui cui interventi però, quando – nel mio “ruolo” – ho ritenuto opportuno evidenziare una diversa posizione tra le sue opinioni e la linea editoriale di questa Testata, ho dovuto notare, con dispiacere, una sostanziale e quasi astiosa disapprovazione nei miei confronti da parte del medesimo autore.

Su questo referendum – oramai prossimo alle votazioni – sia il “Fronte del No”, sia il “Fronte del Si”, vantano entrambi buone argomentazioni che credo siano ben note a noi tutti, dato che tutti i giorni tutti i media e tutti i partiti politici ci assillano con le loro tesi contrapposte. 
Comunque, a mio giudizio, non condivido assolutamente la “viscerale esaltazione” che il nostro amico Ambasciatore riserva sempre a favore del Mov. 5 Stelle, come ben risulta anche nel suo ultimo articolo, pubblicato lunedì 14 settembre ove si paventa il “Ritorno dei Dinosauri”. Personalmente ritengo che sia più importante non aver un minor numero di parlamentari, ma un numero di “migliori parlamentari”. E, tranne alcune rare eccezioni, i grillini pentastellati (pur non appartenendo alla tribù dei “i dinosauri”) hanno notevoli responsabilità sul declino culturale, politico e tecnico non solo del Parlamento, ma anche delle Istituzioni ed Amministrazioni Territoriali, ove gli stessi sono presenti, dimostrando altresì una abnorme incompetenza manageriale, come nella situazione di “Roma Capitale” da parte della “Sindaca” Virginia Raggi e della sua Giunta!

E’ ben vero che i Parlamentari sono forse anche troppi ma, per risolvere tale “anomalia”, sarebbe ben più saggio abolire o modificare il sistema del “Bicameralismo Perfetto” ! Ma le riforme intelligenti o razionali non sono materia alla portata di politici improvvisati ed improvvisatori, la maggior parte dei quali non ha mai avuto esperienza sul campo del lavoro, saltati fuori come grilli dal cilindro di un Guru istrionico con barba, capelli ricci ed accento alla genovese.

Quindi, con un deciso “NO” cerchiamo di mandare a casa questi “grillini” con il loro Guru Genovese … e con loro anche un certo “Conte” di nome Giuseppi che, nonostante il suo cognome nobiliare, cerca affannosamente di assomigliare ad un ben più “noto Marchese”, interpretato da tale Alberto Sordi che, rivolgendosi al Popolo, poteva dire “Io sono Io … e tu non sei un C..zo” ! ….. Lui poteva, Tu – Caro Premier – No !  …Ed auspico pertanto che con i prossimi risultati elettorali (Referendari e Regionali) anche Tu possa ritornare a Casa, con le Tue truppe cammellate, pardon …con i Tuoi mal-ridotti sciami di grilli e cavallette, auspicando contemporaneamente alle “sardine” di emigrare verso altri mari, possibilmente molto più a Sud ! …. Oramai il Governo dei Giallo-Fuxia (con i loro sostenitori esterni –  “sardine” e “zecche” – potrebbe traslocare dal Parlamento al Giardino Zoologico ___________ GIULIANO MARCHETTI


Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.

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