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Luigi XIV e le sue malattie

“Sarebbe più facile riconciliare l’Europa intera piuttosto che due donne che litigano” Luigi XIV, Il Re Sole                       

                              La nascita miracolosa.

Luigi  XIII e Anna d’Austria non avevano ancora avuto figli nel 1637. Il loro era un matrimonio senza amore avvenuto per motivi politici ma questo non era l’unico motivo, in quanto a quel tempo era normale procurare questo tipo di matrimonio; il re in particolare era particolarmente misogino e non aveva alcun interesse per sua moglie. Una volta però si trovavano entrambi nei dintorni di Parigi e furono sorpresi da un improvviso e violento temporale furono costretti a passare una notte insieme. Due mesi dopo i giornali annunciarono la notizia della gravidanza di Anna e il 5 settembre del 1638 venne al mondo un maschietto, l’erede al trono tanto desiderato.

Le malelingue dissero che il bambino non fosse figlio del re ma piuttosto del cardinale Giulio Mazzarino, cui piaceva intrattenersi con le donne e a cui piacevano gli oggetti prezioso di ogni tipo. Mazzarino amava il lusso, le pietre preziose e la politica al contrario del re.

Quando il bambino nacque la madre lo battezzò come Luigi dono di Dio, tanto che il cardinale Richelieu disse “Credo che Dio nel darvi questo figlio abbia fatto un dono al mondo intero”.

Vi fu infatti un qualche cosa in più rispetto agli altri … lui era per nascita realmente un dono di Dio.

Come crebbe volle mostrarsi come un Monarca-Dio paragonandosi a Zeus e Apollo, aveva modi cortesi e garbati, con capelli biondi e una bellezza fuori dell’ordinario; in realtà era calvo e basso ma questo non si vedeva perché usava scarpe molto alte e una parrucca monumentale per nascondere questi suoi difetti fisici.

Aveva inoltre diversi disagi fisici che venivano anche loro nascosti

Ebbe ogni genere di infezioni fin da piccolo ma aveva una strana costituzione e una voglia di vivere che gli permise di sopravvivere sia alle numerosissime malattie che alle cure del tempo.

Fin dai 9 anni ebbe il vaiolo per cui i medici praticarono ogni possibile cura del tempo, da lì dopo 9 giorni di malattia estrema sopravvisse sia alla malattia che alle cure del tempo. Chiaramente la folla gridò al miracolo. A 14 anni ebbe una terribile crisi di diarrea che veniva curata con salassi e clisteri che lo portarono sull’orlo della morte ma sopravvisse anche a questo. A 16 anni ebbe invece risipole herpes e verruche ed anche qui sopravvisse a malattia e cure sempre sull’orlo della morte: bisogna comunque dire che comunque mangiava troppo e male e questo non lo aiutò nel corso della sua intera esistenza

                Il male segreto dello scolo (17 anni)

Una cosa che avrebbe potuto tenere segreta è la blenorragia o scolo che fu attribuita a un eccesso di esercizi di equitazione che avrebbero alterato il funzionamento degli organi genitali del principe. La terapia erano 8 bicchieri d’acqua, sei salassi e tre clisteri, 2 purghe e 10 frizioni locali a base di essenza di formiche.

             La scarlattina e i 20 anni di Luigi XIV

A vent’anni ebbe la scarlattina con le sue macchie e le sue febbri, le sincopi e la lingua nera, incontinenza di urina e di feci, si cura con antimonio e vino emetico mischiato con una tisana lassativa e il re raggiungendo un’altra volta l’estremo della sua salute si liberò con vomito e feci in abbondanza. Dopo di allora soffrirà sempre di emicrania, digestione difficile e sincopet

                 Il morbillo e i 25 anni di re Luigi XIV

Luigi XIV ebbe anche uno sfogo importante di morbillo con delirio sudori abbondanti e vomito: dopo un salasso dio interviene e lo salva. Cominciano negli anni seguenti le crisi epilettoidi, le vampate e gli stordimenti.

Nel frattempo l’abuso di afrodisiaci gli procura angoscia, sonnambulismo e sonno agitato: curò tutto con le ennesime purghe tanto che venire chiamati a corte mentre lui espletava i suoi bisogni su una sedia adeguata era un onore a cui tutti dovevano gioire

     La febbre tifoide e la perdita dei capelli a 35 anni

A 35 anni durante l’assedio di Calais una febbre tifoide gli fece perdere tutti i capelli e per poco non lo uccise. A 37 anni in seguito riprende la diarrea acuta e incubi frequenti tanto che le sue urla riecheggiano per tutta la corte.

Nel frattempo perde tutti i denti in quanto li aveva tutti cariati, a 47 anni non ha quasi un dente ed ha un alito insopportabile. Nel 1862 un’ulcera diventa una fistola anale e si decide di operarlo: tutte le persone che avevano fistole in quel periodo vengono reclutati come cavie dai chirurghi che dovevano fare più pratica possibile prima di toccare il re. L’operazione riesce e 2 giorni dopo il re è di nuovo in piedi sulle sue gambe.

A 48 anni venne colto dalla malaria ed in seguito dagli acciacchi dell’età come reumatismi, gotta e coliche renali: il re nella sua vita aveva subito ogni genere di pozione e cataplasma, salassi e purghe, e soprattutto qualsiasi tipo di clistere, il rimedio “principe” del seicento; non solo li praticava così di frequente che li trasformò in una specie di moda per la corte.

Il bagno invece all’epoca si diceva facesse male, quindi si lavò soltanto 2 volte in vita sua. Per il resto il suo grave stato di salute era dovuta alla sua alimentazione sregolata: a quel tempo il re mangiava realmente dovunque.

Foto storica national geographic altervista                ©Francesco Spuntarelli