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Matera Sport Film Festival, i vincitori

Sabato 24 novembre nella capitale della cultura 2019 si è conclusa l’ottava edizione del Matera Sport Film Festival, la manifestazione che vede unite tra loro film e sport. Presso il Cinema Il Piccolo di Matera si è svolta La Cerimonia di Premiazione. È stata un’occasione per guardare il mondo dello sport sotto una luce diversa, inteso qui come luogo di cultura, mettendo da parte l’aspetto prettamente agonistico. Matera si è trasformata per tre giorni in sito dove ad essersi incontrate sono opere provenienti dai cinque continenti. La manifestazione è stata possibile grazie al sostegno di: Matera-Basilicata 2019, Regione Basilicata, Sensi Contemporanei, Mibact-Direzione Generale Cinema.

Al termine della cerimonia il Direttore Matera Sport Film Festival, Michele Di Gioia ha dichiarato: “Il Matera Sport Film Festival non finisce qui, considerato che già da gennaio torniamo subito al lavoro con la collaborazione di Matera 2019 e UISP. Crediamo nello sport come tema di riscatto sociale e di rivendicazione dei diritti. In queste otto edizioni ci siamo accorti che c’è grande interesse sulla tematica e sul territorio da parte delle produzioni cinematografiche di tutto il mondo. Il nostro obiettivo resta quello di raccontare lo sport sociale, quello per tutti.”

I vincitori decretati dalla Giuria composta da Barbara Destefanis (Presidente), Vito Cea, Giuseppe Tumino, Margherita Agata e Walter Nicoletti. Menzione Speciale per le Paralimpiadi Emotive di Pietro Reggiani e Velo di Glenn D’Hondte e Birger Platteeuw (Belgio). Miglior film straniero per Playing for the green di Josè Campos (Messico): All’ atto della premiazione il regista ha dichiarato: “Matera è una città e vincere qui significa poter continuare a credere nel mio sogno, quello di diventare un regista affermato, considerato che questo corto è la mia opera prima”. Per la categoria miglior documentario vince Straight line di Yuri Pirondi e Ines Von Bonhorst. Data l’assenza di entrambi, a ritirare il premio è stato Laurent Piemontesi, protagonista del documentario, il quale ha affermato “Dobbiamo prenderci per mano se vogliamo cambiare davvero le cose, senza attendere che qualcun altro lo faccia per noi. Questo è il messaggio che vogliamo dare con Straight Line”. Per la categoria miglior produzione TV la spunta Da Cremona in Bosnia. La solidarieta’ dopo la guerra di Simone Bacchetta. “E stata un’esperienza 4-669x420indimenticabile poter raccontare questo romanzo dello sport che è riuscito ad unire ragazzi italiani e bosniani alla ricerca di valori comuni”, queste le parole del regista. Il premio della giuria “Fausto Taverniti” è assegnato a How Hipolito Vazquez found magic where he never expected di Matias Rubio (Argentina). Per la categoria miglior film dobbimao, invece, sportarci in Puglia, a Bitonto, con la vittoria del film Il Mondiale in piazza, opera di Vito Palmieri che vede la partecipazione come protagonista di Malic Cissè: “Ho partecipato ai casting perché mi ha accompagnato un mio amico e mi sono ritrovato protagonista per puro caso. Sul set è nata una bella amicizia sia con il regista che con il resto del cast. Il cinema è anche questo. E’ una famiglia”. Per la categoria Sport & Society il premio va a Matteo Tortora con il calciatore invisibile: “Questo premio riconosce un lavoro e premia l’inclusione di una tematica sempre attuale. Rappresenta un vero passo di civiltà”, così ha commentato il regista.  Ad assegnare questo premio è stato Gabriele Di Stasio, Presidente BasilicataCinema: “E’ bello poter premiare un’opera che mette in evidenza problematiche rilevanti annesse al mondo del calcio, considerato che la nostra organizzazione è partita proprio dal voler trasmettere questi valori diversi anni fa. Un segnale positivo che conferma la nostra collaborazione con il Matera Sport Film Festival”. Vince, infine, il Matera Sport Film Festival il film americano GAME di Jeannie Donohoe.

La manifestazione ha come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico su tematiche sportive attraverso la visione di pellicole uniche e originali. Le opere giunte da tutto il mondo sono state oltre 2200,  le quali hanno come protagonista indiscusso lo sport.

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