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Milano, trend del 2022 gli hub dello shopping

Nell’era più cupa del lockdown del 2020, sembrava che Milano avesse perso la sua caratteristica anima di capitale dello shopping italiano. Niente di più sbagliato, a conti fatti. Non solo perché si conferma di mese in mese un ritorno agli acquisti fisici, e la città resta il collettore dello shopping di moda italiano. Ma, soprattutto, perché nel 2022 stanno per prendere forma nuovi e strategici progetti immobiliari e commerciali che, cavalcando i cambiamenti nelle modalità di acquisto degli italiani sulla scia dei turisti stranieri, puntano a creare degli hub distributivi nei diversi punti della città. Il format è nuovo perché non si tratta né di centri commerciali, né di department store, quanto, piuttosto, di maxi strutture che ospitano al loro interno sia negozi, sia uffici che ristoranti.

È il caso di Spiga 26, il nuovo hub creativo, nell’ambito del quale Hines, player a livello globale attivo nel real estate, ricopre il ruolo di investitore e development manager, che punta a rivitalizzare una via, via della Spiga appunto, che negli ultimi anni aveva vissuto un temporaneo calo di visibilità a causa delle chiusure di negozi. Nel 2019, Hines ha investito in joint venture con uno dei principali fondi pensione olandesi attraverso un fondo immobiliare gestito da Savills Investment Management Sgr sulla riqualificazione dell’ex Palazzo Pertusati, edificio che si estende su oltre 13mila metri quadrati sviluppati su tre livelli con uso misto e una corte interna verde di 180 metri quadrati e uno spazio retail  In particolare, lo spazio di 3.000 metri quadrati sviluppato su tre livelli sarà dedicato a un nuovo concetto di retail high-street. Tra i primi inquilini, Moschino e Sergio Rossi che svilupperà la sua boutique su circa 200 metri quadrati disposti su due piani. L’opening di Spiga 26 è previsto per la primavera del 2022. Sempre in via Spiga a novembre ha aperto i battenti il nuovo indirizzo milanese di Ralph Lauren (dopo la chiusura dello store di Montenapoleone nel 2004).  Il nuovo negozio si articola su cinque piani per una superficie di quasi 1.500 metri quadrati. Oltre alle proposte moda, il flagship include la prima proposta di hospitality del brand in Italia: The Bar at Ralph Lauren.

Non c’è, invece, ancora una data precisa per il taglio del nastro del Garage Traversi, l’ex immobile degli anni Trenta, acquisito nel 2018 da Invesco Real Estate per 100 milioni di euro. La struttura, si legge sul sito, “offrirà più di 5.500 mq di spazio per il retail, e due rooftop mozzafiato destinati ad entertainment e food. Tre nuovi piani con roof garden e terrazze panoramiche sul cuore della città, destinati ad attività food & entertainment; location uniche al centro del lifestyle milanese”.  Non sono ancora stati diramati i nomi dei brand che saranno presenti all’interno, ma il segmento dovrebbe mantenersi sulla fascia del lusso dato che il progetto è stato definito, sempre secondo gli attori coinvolti, “un nuovo polo per il luxury retail & food”. Primo nome, non ancora confermato dai diretti interessati, sarebbe Louis Vuitton che dovrebbe traslocare temporaneamente. 

Sempre nel 2022 è previsto il debutto dell’altro importante e atteso polo del lusso, il progetto The Medelan che andrà ad arricchire ulteriormente il nuovo volto di piazza Cordusio, un tempo polo delle banche e assicurazioni e ora area cruciale dello shopping e del tempo libero. La location è quella di Palazzo Broggi, ex palazzo del Credito Italiano, di proprietà del gruppo cinese Fosun (la cui divisione moda ha preso il nome di Lanvin Group) gestito dalla francese Paref insieme a Dea Capital. L’immobile, si legge sul sito ufficiale, dispone, tra le altre cose, di un’area di circa 13mila metri quadrati disposta su tre livelli con otto unit. Anche in questo caso non sono ancora stati diramati nomi ufficiali, ma a quanto sembra uno dei primi inquilini dovrebbe essere Chanel

Ha aperto invece i battenti a ridosso dello shopping natalizio Corso Buenos Aires 59, la nuova destinazione per lo shopping di fascia media. Il progetto, ad uso misto residenziale e commerciale, è stato sviluppato da Mark Capital management, società che opera nel settore real estate, che ha riqualificato l’area ex Corti di Baires rimasta abbandonata per oltre cinque anni, all’angolo tra Corso Buenos Aires e Via Petrella. Qui ha preso casa Nike, con un maxi store da circa 780 metri quadrati. Tra gli altri marchi presenti anche Decathlon e Maisons du Monde.

Il fermento milanese non si ferma ai grandi nomi del lusso o comunque della moda e dello sportswear che stanno moltiplicando gli investimenti nella città. Il fenomeno accomuna anche i brand indipendenti, alcuni esordienti, spesso italiani, che trovano spazio nel Quadrilatero per le loro insegne. Qualche esempio? Rosantica che ha appena inaugurato in via della Spiga, Blue of a Kind in via Capelli e il progetto Nonno di Alberto Zanone in via Varesina.

 

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