Skip to main content

Neuropsichiatra Infantile DSA

Scritto da Veronica Socionovo il . Pubblicato in , .

 Disturbi Specifici dell’Apprendimento 7

Nel contesto della diagnosi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), uno degli elementi più determinanti per arrivare a una valutazione accurata e completa è il contributo del neuropsichiatra infantile. Questa figura professionale, che si occupa dell’indagine e del trattamento delle problematiche psicologiche e neurologiche in età evolutiva, gioca un ruolo fondamentale nell’esclusione di altre patologie che potrebbero mimare i sintomi dei DSA e nel fornire un quadro completo delle difficoltà del bambino.

Il neuropsichiatra infantile non è solo un esperto che interviene quando i disturbi del comportamento e le difficoltà scolastiche diventano evidenti, ma anche un professionista in grado di fare un’accurata diagnosi differenziale. Ovvero, è in grado di distinguere tra disturbi che presentano sintomi simili a quelli dei DSA, ma che richiedono trattamenti e approcci diversi. Ad esempio, disturbi come il deficit di attenzione e iperattività (ADHD), epilessia, o problematiche psicologiche legate a disturbi dell’umore come l’ansia e la depressione, possono causare difficoltà nell’apprendimento e, per questo, è fondamentale stabilire se il bambino soffre effettivamente di un DSA o se, invece, le sue difficoltà sono legate a altre condizioni cliniche.

Il Ruolo del Neuropsichiatra Infantile nella Diagnosi dei DSA

Il neuropsichiatra infantile, nel suo approccio diagnostico, deve esaminare tutti gli aspetti del comportamento e della storia medica del bambino, concentrandosi su possibili segnali neurologici e psicologici che possano interferire con il suo processo di apprendimento. A tal fine, è fondamentale considerare una serie di fattori:

  • Disturbi del comportamento: I bambini che presentano un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) possono manifestare difficoltà di concentrazione, impulsività e iperattività. Questi segni possono facilmente essere confusi con i sintomi di un DSA, come la difficoltà a concentrarsi durante la lettura o nella scrittura. La distinzione tra ADHD e DSA è quindi cruciale, poiché i trattamenti sono fondamentalmente diversi: il primo può necessitare di farmaci e di interventi comportamentali, mentre il secondo richiede strategie educative specifiche e l’utilizzo di strumenti compensativi.

  • Problematiche neurologiche: Disturbi neurologici come l’epilessia o altre condizioni che influenzano il sistema nervoso centrale, come lesioni cerebrali, potrebbero essere causa di difficoltà scolastiche. In questi casi, la presenza di crisi neurologiche potrebbe non essere evidente e, a volte, i segni possono essere erroneamente attribuiti a dislessia o discalculia. Un altro aspetto importante riguarda le difficoltà motorie, che possono influire sul processo di scrittura o sulla coordinazione dei movimenti necessari per eseguire compiti scolastici.

  • Disordini psicologici: Ansia, depressione e disturbi dell’umore sono problematiche psicologiche che possono compromettere la concentrazione e l’apprendimento, senza essere necessariamente legate a un disturbo specifico dell’apprendimento. La differenza è fondamentale per evitare diagnosi errate che potrebbero portare a trattamenti inappropriati. Un bambino che soffre di ansia, per esempio, potrebbe apparire disattento o incapace di completare i compiti scolastici, ma un intervento terapeutico per l’ansia sarebbe la strada corretta da intraprendere.

Esclusione di Altri Disturbi Neurologici e Cognitivi

Una delle funzioni primarie del neuropsichiatra infantile è quella di escludere la presenza di altre patologie neurologiche che potrebbero essere alla base delle difficoltà di apprendimento. Questi disturbi neurologici, pur condividendo alcuni sintomi con i DSA, hanno cause e trattamenti diversi. Per esempio:

  • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD): L’ADHD è caratterizzato da una marcata difficoltà a mantenere l’attenzione, impulsi motori e impulsività. Poiché i bambini con ADHD spesso faticano a concentrarsi durante le attività scolastiche, la loro diagnosi può sembrare simile a quella dei bambini con dislessia o discalculia. Tuttavia, mentre i DSA sono legati a difficoltà specifiche nelle abilità scolastiche, l’ADHD è un disturbo del controllo dell’attenzione e del comportamento. Pertanto, il neuropsichiatra deve indagare se la disattenzione o l’impulsività siano la causa principale delle difficoltà di apprendimento.

  • Epilettiche e patologie neurologiche: Molti bambini con epilessia possono non manifestare evidenti crisi convulsive ma presentare forme di crisi parziali, che si traducono in distrazione, stanchezza o difficoltà di concentrazione. Questi sintomi potrebbero essere interpretati come segni di un DSA, ma solo una valutazione neurologica approfondita può confermare o escludere la presenza di patologie neurologiche sottostanti.

  • Lesioni cerebrali o danni al sistema nervoso centrale: Danni cerebrali derivanti da traumi o infezioni possono compromettere il funzionamento cognitivo del bambino, causando difficoltà in vari ambiti, tra cui l’apprendimento. In casi del genere, il neuropsichiatra deve eseguire una serie di accertamenti diagnostici per identificare o escludere lesioni cerebrali che possano essere responsabili delle difficoltà scolastiche.

Strumenti di Valutazione Utilizzati dal Neuropsichiatra Infantile

Il neuropsichiatra infantile dispone di una serie di strumenti e tecniche per condurre una valutazione completa e precisa dei bambini con difficoltà di apprendimento. Questi includono:

  • Anamnesi approfondita: Il primo passo consiste nell’acquisire informazioni dettagliate sulla storia del bambino. Ciò include domande sui primi anni di vita, sui comportamenti manifestati durante l’infanzia e sugli eventuali episodi significativi come traumi o malattie. È essenziale anche raccogliere informazioni da parte dei genitori e degli insegnanti, che possono fornire dettagli importanti sulle difficoltà quotidiane del bambino.

  • Valutazioni neurologiche: Tra gli strumenti diagnostici più comuni, l’elettroencefalogramma (EEG), la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TC) vengono utilizzati per verificare la presenza di anomalie cerebrali. Questi test sono fondamentali per escludere disturbi neurologici come l’epilessia o altre disfunzioni del sistema nervoso centrale che potrebbero spiegare le difficoltà scolastiche del bambino.

  • Test psicologici: Il neuropsichiatra può somministrare anche una serie di test psicologici per indagare le funzioni cognitive del bambino, come la memoria, il linguaggio, la capacità di ragionamento e il funzionamento emotivo. Questi test sono utili per escludere disturbi psicologici che potrebbero compromettere l’apprendimento, come l’ansia o la depressione.

  • Osservazione clinica: Oltre alla somministrazione dei test, il neuropsichiatra osserva direttamente il comportamento del bambino durante le visite. Ad esempio, se il bambino mostra segnali di disattenzione, iperattività o difficoltà motorie, questi possono essere indizi di altre condizioni come l’ADHD o disturbi motori che non rientrano nella categoria dei DSA.

La Collaborazione con Altri Professionisti

Il lavoro del neuropsichiatra infantile si inserisce all’interno di un approccio multidisciplinare, in cui collaborano psicologi, logopedisti, pedagogisti e insegnanti. Questo approccio integrato è fondamentale per ottenere una visione completa delle difficoltà del bambino e per formulare una diagnosi precisa. Il neuropsichiatra, in particolare, è il professionista che può chiarire se le difficoltà osservate sono legate a un disturbo neurologico, psicologico o se si tratta effettivamente di un DSA.

Una volta che il neuropsichiatra ha eseguito la valutazione, può lavorare con gli altri specialisti per definire un piano terapeutico ed educativo su misura per le necessità del bambino. Questo piano può includere interventi psicologici, educativi o farmacologici, a seconda del tipo di difficoltà riscontrate.

Il Trattamento e l’Intervento

Quando il neuropsichiatra diagnostica un disturbo neurologico o psicologico, il trattamento varierà rispetto a quello previsto per un DSA. Se, ad esempio, viene diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione (ADHD), il trattamento potrebbe comprendere l’utilizzo di farmaci stimolanti, interventi psicoterapeutici e un piano educativo mirato. Nei casi di epilessia, il trattamento potrebbe includere l’uso di farmaci antiepilettici e terapie di supporto per migliorare le funzioni cognitive compromesse dalla malattia.

In caso di diagnosi di DSA,

il trattamento si concentrerà invece su strategie didattiche, l’utilizzo di strumenti compensativi come software per la lettura o la scrittura, e il supporto psicopedagogico. Il trattamento dei DSA è fortemente individualizzato e prende in considerazione le specifiche difficoltà del bambino.

La diagnosi precoce e l’intervento tempestivo sono fondamentali per garantire che il bambino possa proseguire il proprio percorso educativo senza che le difficoltà di apprendimento evolvano in problemi psicologici più complessi, come ansia e depressione, che potrebbero influire negativamente sul suo benessere psicologico e sociale.

L’intervento tempestivo consente al bambino di ricevere il supporto necessario per superare le difficoltà scolastiche e per sviluppare strategie di apprendimento che lo aiuteranno a proseguire il suo percorso educativo in maniera inclusiva e soddisfacente.

©Veronica Socionovo

Condividi su: