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Più Imprese, più Italia, nell’Europa dei Popoli
….una “svolta” per le Elezioni del 26 Maggio

UN PATTO  per  LO SVILUPPO, L’IMPRESA, IL LAVORO   

Mercoledì 17 Aprile nella Sala dell’Hotel Santa Chiara il Presidente dell’Associazione Farefuturo, Adolfo Urso, ha raccolto i rappresentanti delle Confederazioni delle Imprese Italiane, per esporre le necessità di ogni settore in vista delle elezioni europee prossime.

Dopo una presentazione esaustiva ed interessante, sono saliti sul podio Marco Granelli di Confartigianato, che ha confermato la prevalenza assoluta dell’attività artigianale di qualità da parte dell’Italia ed ha richiesto maggior presenza di apprendisti e di elementi competenti, desiderio che è stato anche espresso da Nino Stoppani di Confcommercio, a fronte di una ottimale richiesta di investimenti e di un sistema burocratico più snello. La produttività è lo scopo veramente mirato di ogni Confederazione, da Coldiretti che si è anche fermata a denunciare sprechi d’acqua e trasporti su gomma eccessivamente onerosi per l’attuale economia, a Gabriele Casasco Presidente di Confapi. Quest’ultimo relatore ha anche evidenziato l’urgente introduzione di una legge a difesa del “sistema famiglia” – oramai con una natalità quasi allo zero – e della obbligatorietà di un brevetto per ogni prodotto, al fine di combattere le imitazioni di scarsa qualità e tutelare le nostre produzioni che, in ogni settore, sono sempre all’avanguardia e quindi soggette a tentativi di sofisticazione o mistificazione.

Altro obiettivo che trova tutti d’accordo è la limitazione dell’assoluto dominio delle Banche e della Finanza, per  favorire un diverso sistema creditizio per mutare le condizioni commerciali ed economiche non solo in Europa ma anche in Africa, che rischia di essere quasi inghiottita dal tremendo ritmo espansivo della Cina. 

Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, si riserva il discorso finale, richiedendo di rispettare il Brand Italia (*1), di uscire da questa presente stagnazione e di curare al massimo prima gli obbiettivi e poi i saldi di bilancio. Concorda con tutti i precedenti relatori, rimarcando la necessità di una politica di coesione, concetto ripreso da Giansanti di Confagricoltura che sottolinea il beneficio di uno sgravio fiscale per imprese veramente competenti nonché di un maggior positivo impulso per le procedure obbligatorie nei settori della digitalizzazione.

Il culmine della serata è il discorso di Giorgia Meloni, il suo battersi per una Flat Tax (*2) che non resti solo sulla carta, per una “Italianità” che resti sempre al vertice anche in settori più ipotizzabili in mano straniera, come per la Cosmoproof, dove il 60% della produzione è italiana. La Presidente di Fratelli d’Italia raccomanda umiltà di confronto, ma aggressività fattiva per entrare nei mercati, ricorda che il Reddito di Cittadinanza è assolutamente meno utile di un Reddito di Natalità che eviterebbe l’orizzonte oscuro ad una popolazione avente come media demografica 60 anni.

Il discorso diviene poi elogiativo ed incoraggiante per tutte le nostre Imprese, anche quelle poco note, che  la Presidente di FdI ha voluto includere e conoscere nel suo iter elettorale, imprese che continuano a sostenere il “Sistema Italia”. Giorgia Meloni si è infine soffermata con Donatella Molinari, Responsabile dell’ Associazione  “Tavolo Permanente della Solidarietà” territorialmente ben diffusa – che collabora efficacemente con vari settori della Destra senza vergognose contaminazioni con mafie e con organizzazioni che stizzano l’occhiolino ai contrabbandieri di esseri umani.

Marilù Giannone

NOTE  A MARGINE – 
(*1) Va rilevato che, oltre a F.d’I., a favore della tutela del “Brand Italia” è seguace Italia Madre.
(*2) – E’ da notare, tra l’altro, che l’applicazione tecnica per una iniziale introduzione della “Flat Tax” – come proposta da F.d’I. e fortemente sostenuta da Giorgia Meloni – consentirebbe un notevole risparmio fiscale per le aziende, imprenditori e professionisti, senza alcuna riduzione del gettito da parte dell’ Erario. Peccato che tutto un gruppo di validi e competenti economisti/ politici (che pur simpatizzano per questo “interessante ma anomalo” Direttorio Giallo-Verde) non abbia doverosamente insistito per far recepire questo emendamento a chi di dovere. 
# 3) – Sorge a questo punto una  ipotesi: la  Presidente Giorgia Meloni  cerca di riportare su una giusta rotta mediterranea la “Nave Italia” ? (G.M.)