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Psicologo e la  differenza del  Tecnico DSA

Scritto da Veronica Socionovo il . Pubblicato in , .

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano una realtà complessa che interessa molte persone, soprattutto bambini e adolescenti, ma anche adulti, in vari ambiti legati all’acquisizione delle competenze fondamentali come la lettura, la scrittura e il calcolo. Questi disturbi non devono essere intesi come un deficit generale di intelligenza, bensì come delle difficoltà di natura neurobiologica che coinvolgono specifiche funzioni cognitive, compromettendo quindi la normale acquisizione di determinate abilità scolastiche. È fondamentale sottolineare che i DSA non sono legati a una carenza intellettiva, bensì a modalità di funzionamento cerebrale differente che rende più complesso il processamento di informazioni in specifiche aree. Questa distinzione è cruciale per evitare stigmatizzazioni e per orientare adeguatamente l’intervento educativo e terapeutico.Quando si riceve una diagnosi di DSA, diventa indispensabile coinvolgere una rete di professionisti che operano in sinergia per garantire un supporto multidimensionale e personalizzato all’individuo. Tra le figure di riferimento spiccano lo psicologo e il tecnico DSA, due professionisti che pur operando spesso fianco a fianco, svolgono ruoli distinti ma complementari, ciascuno con competenze specifiche e modalità di intervento ben definite. Per comprendere appieno la differenza tra queste due figure è necessario approfondire sia le caratteristiche e la natura dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sia il tipo di formazione e di approccio che contraddistingue psicologi e tecnici DSA.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento comprendono un insieme di condizioni che si manifestano con difficoltà significative e persistenti in uno o più ambiti fondamentali dell’apprendimento scolastico. Le categorie principali sono quattro e si distinguono in base alla natura dell’abilità compromessa: la dislessia, che riguarda la difficoltà nella lettura e nella decodifica delle parole; la discalculia, che interessa le competenze numeriche e matematiche; la disgrafia, ovvero la difficoltà nella scrittura manuale; e la disortografia, che comporta problemi nell’ortografia e nella corretta applicazione delle regole linguistiche. Questi disturbi si manifestano con un impatto che va ben oltre l’ambito scolastico, incidendo sul benessere psicologico, sulla fiducia in sé stessi e sulle relazioni sociali, creando spesso un circolo vizioso di frustrazione e insuccesso.

La valutazione e l’intervento tempestivi sono elementi essenziali per sostenere chi vive con un DSA, perché permettono di mettere in atto strategie efficaci di supporto che possono mitigare le difficoltà e promuovere l’autonomia e l’autostima. In questo processo di valutazione e di intervento si inserisce la figura dello psicologo, professionista con una preparazione accademica e pratica che lo abilita a intervenire sui molteplici aspetti cognitivi, emotivi e relazionali del soggetto. Lo psicologo, infatti, possiede competenze che gli consentono di effettuare una valutazione psicodiagnostica accurata e approfondita, attraverso l’utilizzo di test psicometrici standardizzati e specifici, volti a identificare non solo la presenza e la natura del disturbo, ma anche a escludere altre possibili cause che potrebbero interferire con l’apprendimento, come deficit neurologici, condizioni intellettive differenti o problematiche emotive concomitanti.

La diagnosi di DSA fatta dallo psicologo non rappresenta soltanto un’etichetta clinica, ma costituisce la base imprescindibile per progettare un intervento mirato e personalizzato. Tale intervento, infatti, non si limita alla semplice identificazione del disturbo, ma si estende al sostegno psicologico e psicoterapeutico della persona, che spesso si trova a dover affrontare emozioni complesse come ansia, frustrazione, senso di inadeguatezza, bassa autostima, e talvolta persino sintomi depressivi. Lo psicologo è dunque in grado di offrire un percorso di supporto psicoterapeutico, utilizzando approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che si è dimostrata efficace nel migliorare il benessere emotivo, nella gestione dello stress scolastico e nel potenziamento delle risorse personali.

Un altro aspetto rilevante del lavoro dello psicologo è la collaborazione con la rete di supporto della persona con DSA, cioè con genitori e insegnanti. Il coinvolgimento della famiglia e della scuola è fondamentale perché consente di creare un ambiente che rispetti e valorizzi le specificità dell’individuo, facilitando l’adozione di strategie e strumenti che favoriscono il successo scolastico e il benessere psicologico. Attraverso consulenze mirate, lo psicologo aiuta i genitori a comprendere meglio la natura del disturbo e a gestire con efficacia le difficoltà quotidiane, fornendo indicazioni pratiche e supporto emotivo. Allo stesso modo, il confronto con gli insegnanti è cruciale per mettere a punto metodologie didattiche adeguate, quali l’adattamento dei materiali, la modulazione delle richieste e l’implementazione di tempi e modalità di verifica più accessibili.

Lo psicologo svolge inoltre un ruolo attivo nell’accompagnare la persona con DSA a sviluppare strategie di apprendimento più funzionali. Queste possono comprendere tecniche per migliorare la concentrazione, la memorizzazione e il recupero delle informazioni, la pianificazione e la gestione del tempo, nonché il potenziamento delle funzioni esecutive come l’organizzazione e la regolazione emotiva. In questo modo, il percorso terapeutico si configura come un intervento globale che mira a rinforzare le capacità cognitive e affettive, facilitando l’adattamento scolastico e la qualità della vita.

La figura dello psicologo, si colloca quella del tecnico DSA, professionista con competenze specifiche orientate all’intervento pratico e didattico. Il tecnico DSA si specializza attraverso corsi di formazione mirati che gli permettono di acquisire strumenti e metodologie per intervenire direttamente sull’apprendimento, senza tuttavia possedere una formazione psicologica approfondita come quella dello psicologo. Il suo ruolo è fondamentale nel contesto educativo perché applica tecniche di supporto concreto che favoriscono lo sviluppo delle abilità di lettura, scrittura e calcolo, adattando e personalizzando i percorsi didattici in base alle esigenze dell’individuo.

Il tecnico DSA utilizza una varietà di strumenti e tecnologie, come software educativi specifici, programmi di lettura facilitata, audiolibri e strumenti compensativi digitali, che rendono l’apprendimento più accessibile e meno gravoso per chi presenta difficoltà. La sua azione si concentra sull’insegnamento di strategie compensative, cioè metodi che permettono di aggirare o ridurre l’impatto delle difficoltà legate al disturbo, facilitando così la gestione dei compiti scolastici. Ad esempio, nel caso della dislessia, può insegnare l’uso di software di sintesi vocale o di mappe concettuali, o fornire tecniche di memorizzazione alternative e più efficaci rispetto a quelle tradizionali.

Il tecnico DSA collabora strettamente con le scuole per proporre e implementare misure compensative e dispensative, come l’estensione dei tempi per le prove scritte, l’uso di strumenti tecnologici durante gli esami, la riduzione del carico di compiti o la fornitura di materiale didattico semplificato o in formato digitale. Questi adattamenti mirano a creare un ambiente scolastico più inclusivo e ad abbattere le barriere che impediscono al ragazzo con DSA di esprimere pienamente le proprie potenzialità. Oltre all’ambito strettamente didattico, il tecnico DSA supporta anche lo sviluppo di abilità pratiche utili nella vita quotidiana, come l’organizzazione del lavoro, la gestione del tempo, la pianificazione delle attività e l’autonomia nello svolgimento dei compiti. Queste competenze sono fondamentali per favorire l’autonomia e la fiducia in sé stessi, elementi che possono influenzare positivamente sia l’apprendimento sia il benessere psicologico.

La distinzione tra psicologo e tecnico DSA può essere sintetizzata partendo dalla loro formazione e dal titolo professionale. Lo psicologo è un laureato in psicologia che ha superato l’esame di stato e ha svolto un tirocinio professionalizzante, abilitandolo a esercitare la professione e a intervenire in ambiti clinici, educativi e psicoterapeutici. Il tecnico DSA, invece, è un professionista che ha acquisito competenze specifiche attraverso corsi di formazione dedicati ai disturbi dell’apprendimento, ma non ha una preparazione in psicologia né può effettuare diagnosi o offrire supporto psicoterapeutico. Questa differenza è sostanziale perché determina la natura e l’ambito degli interventi che ciascuno può proporre.

Nel trattamento dei DSA, lo psicologo assume la responsabilità della diagnosi e della valutazione psicologica, con particolare attenzione agli aspetti emotivi e relazionali che possono accompagnare o derivare dal disturbo. La sua azione include la gestione dei vissuti psicologici, la prevenzione del disagio emotivo e la promozione delle risorse personali, con un approccio che considera la persona nella sua globalità. Il tecnico DSA si focalizza invece sull’applicazione pratica di strategie didattiche e compensative, rivolte al miglioramento delle prestazioni scolastiche e alla facilitazione del processo di apprendimento, senza intervenire sugli aspetti psicologici.

Questa distinzione non implica che le due figure operino in modo isolato: al contrario, la collaborazione tra psicologo e tecnico DSA è essenziale per un intervento integrato e completo. Lo psicologo effettua la valutazione iniziale, formula la diagnosi e sostiene il paziente dal punto di vista psicologico, mentre il tecnico DSA traduce le indicazioni in interventi didattici concreti e applica strategie che consentono di affrontare efficacemente le difficoltà specifiche. La sinergia tra questi due professionisti permette di elaborare un piano di trattamento personalizzato che tenga conto di tutte le dimensioni coinvolte nel disturbo: cognitiva, emotiva, relazionale e pratica.

Inoltre, entrambi i professionisti partecipano attivamente al coinvolgimento della famiglia e della scuola, riconoscendo che il successo del percorso di supporto dipende dalla creazione di un contesto favorevole e inclusivo. Lavorano insieme per garantire che le strategie e gli strumenti utilizzati siano coerenti e funzionali, promuovendo un’alleanza tra i diversi attori coinvolti nella vita dell’individuo con DSA.

La figura dello psicologo e quella del tecnico DSA rappresentano due pilastri imprescindibili nel mondo dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Il primo offre una comprensione profonda e integrata del funzionamento psicologico e cognitivo dell’individuo, intervenendo a livello diagnostico, terapeutico e di sostegno emotivo. Il secondo fornisce un contributo pratico e operativo, traducendo le conoscenze teoriche in azioni concrete che facilitano l’apprendimento e l’autonomia scolastica. Entrambi sono fondamentali per assicurare un percorso di crescita equilibrato e soddisfacente, capace di valorizzare le potenzialità e di attenuare le difficoltà legate ai DSA.

La sinergia tra psicologo e tecnico DSA si configura quindi come un modello integrato e multidisciplinare di intervento che rappresenta oggi lo standard più efficace per supportare persone con disturbi dell’apprendimento. Questa collaborazione multidimensionale non solo migliora le competenze cognitive e scolastiche, ma contribuisce in modo decisivo a promuovere il benessere emotivo, la fiducia in sé stessi e l’autonomia, elementi indispensabili per una qualità di vita piena e soddisfacente. È proprio in questo intreccio di competenze, saperi e azioni che si realizza la presa in carico globale della persona con DSA, andando oltre la semplice gestione delle difficoltà, ma mirando alla valorizzazione della persona nella sua interezza.

Psicologo e del Tecnico DSA

Aspetto

Psicologo

Tecnico DSA

Formazione

Laurea in Psicologia + tirocinio + esame di abilitazione

Corsi di specializzazione specifici sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Competenze principali

Valutazione psicodiagnostica, diagnosi DSA, supporto psicologico e psicoterapeutico

Interventi didattici pratici, strategie compensative, uso di strumenti tecnologici

Ruolo nel trattamento

Diagnosi, valutazione approfondita, supporto emotivo, psicoterapia

Applicazione pratica di tecniche didattiche, insegnamento di strategie di compensazione

Ambito di intervento

Cognitivo, emotivo, relazionale

Educativo, scolastico, operativo

Strumenti e tecniche

Test psicometrici, colloqui clinici, terapia cognitivo-comportamentale

Software educativi, lettori vocali, mappe concettuali, tecniche di apprendimento facilitato

Obiettivi principali

Identificare difficoltà, gestire emozioni, migliorare benessere psicologico e autostima

Migliorare abilità scolastiche, favorire autonomia e organizzazione, ridurre l’impatto del disturbo

Collaborazione con famiglia e scuola

Consulenze per genitori e insegnanti, supporto emotivo e educativo

Proposte di adattamenti scolastici, supporto operativo nelle attività didattiche e organizzative

Approccio

Globale: considera aspetti cognitivi, emotivi e relazionali

Pratico: focalizzato su strategie e strumenti per facilitare l’apprendimento

Gestione di problemi emotivi

Sì, attraverso psicoterapia e counseling

No

Supporto nell’autonomia quotidiana

Supporto indiretto tramite sviluppo di consapevolezza e strategie cognitive

Supporto diretto per organizzazione, gestione del tempo e compiti

Diagnosi DSA

Sì, autorizzato a formulare diagnosi ufficiali

No

©Veronica Socionovo

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