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Postalmarket: riapre entro l’anno

 

Si può considerare il papà di Amazon, la vendita per corrispondenza d’eccellenza che si faceva sfogliando un pesantissimo catalogo pieno di pagine a colori. Un’avventura solidificatasi nel mito del benessere e di un consumismo non ancora sfrenato, che chiuse i battenti a causa di una serie di controversie legali ed amministrative. Postalmarket tornerà entro Natale in versione digitale e, per gli abbonati, anche in cartaceo ma con dimensione ridotte e meno ingombrati.

A riportare in vita questo mito degli ’70 ed ’80  è Stefano Bortolussi, imprenditore friulano, che si era interessato all’impresa nel 2004 occupandosi dell’aspetto del marketing. Già allora però l’azienda era in fase di declino, ben diversa dal colosso che Anna Bonomi Bolchini aveva costruito a partire dal 1959 ispirata dal modello statunitense di vendita per catalogo. Infatti, nemmeno quella volta l’iniziativa andò a buon segno fino a quando si arrivo al fallimento nel 2015 della Postalmarket.

Dopo diversi anni Bertolussi ha rilevato il marchio e si è messo alla ricerca di un partner tecnologico, trovato in Francesco D’Avella, titolare della piattaforma di e-commerce Storeden, ai vertici in Italia nel suo settore. Insieme hanno costituito la Postalmarket Srl e contano in breve tempo di trovare un investitore di start-up.

Abbiamo un sogno ambizioso” – spiega Bortolussi – “proviamo a realizzarlo: vogliamo diventare l’Amazon italiano. C’è molto lavoro da fare“. La tenacia però non manca e nemmeno le idee: “Il nostro modello di business è differente dal precedente ma contiamo anche in un remake del catalogo. Sono milioni le persone che si ricordano di Postalmarket e dunque che sono nostri potenziali clienti”.

 

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