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Reddito di Cittadinanza… Reddito di Dignità?

UN REDDITO PER GARANTIRE UNA DIGNITÀ

Un’analisi di Maurizio Bergonzini (*)

Sul cosiddetto reddito di cittadinanza si è accesa una disputa propagandistica (file ai CAF, promesse elettorali, voto di scambio…) che temo faccia perdere di vista la sostanza del problema. Mi permetto quindi di proporre una mia recensione del volume di Baptiste Mylondo “Un reddito per tutti. Garantire l’accesso ai beni e ai servizi essenziali” (**). Che anche Berlusconi proponga un reddito garantito per tutti fa presagire (se non altro per la capacità dell’ex premier di individuare temi di richiamo per vaste aree di elettorato) come l’argomento sia destinato a divenire centrale nel dibattito politico.

È quindi particolarmente interessante proporre la lettura del volume di Baptiste Mylondo (insegnante di economia generale e di economia sociale e solidale all’Ecole supérieure de commerce et développement nonché filosofia economic all’Ecole centrale di Parigi ed economia internazionale all’istituto di studi politici di Lione) che propone questo studio che si “presenta come un’ottima introduzione ad un argomento cruciale che costringe d’altra parte a confrontarsi con  il capitalismo selvaggio“.
Il volume, in brevi e corposi capitoli, analizza i principi di quella che definisce “un’idea di sinistra” e come “un reddito per uscire dal capitalismo”, un reddito giusto, “un reddito realistico” ma confrontandosi anche con l’opinione contraria di chi osteggia tale misura (semplificando “soldi a chi non lavora?”  –  chi vorrà lavorare?).
A questo ultimo proposito è assai interessante il capitolo dedicato alle sperimentazioni statunitensi e ai loro insegnamenti: a fine anni sessanta su raccomandazione di un nutrito gruppo di economisti – e di Milton Friedman – l’Amministrazione Nixon pensò di realizzare un sistema di tassazione negativa nel quadro del Family Assistance Plan e al fine di risolvere le numerose riserve di chi temeva una disincentazione al lavoro finanziò una vasta sperimentazione sociale. Tra l’altro, la prima effettuata su grande scala. Utilizzando in vari Stati dell’Unione target diversi, fu dimostrato che le preoccupazioni in merito erano eccessive. Ad analoghi risultati giunse una sperimentazione disposta dal governo canadese nella provincia del Manitoba.
In sintesi il volume espone con grande chiarezza lo stato dei lavori e delle discussioni su un argomento che riguarda le diverse famiglie politico-culturali e che ha diversi approoci ipotizzabili (reddito universale, di cittadianza, di esistenza, universale, sociale, garantito…).
Argomento su cui come nota il curatore e traduttore del libro Giuseppe Giaccio (ben noto per i suoi volumi – ricordiamo “La decrescita. Un mito post capitalista” e “La metamorfosi della destra” – per la sua attività di traduttore, per la sua intensa collaborazione a Diorama Letterario) occorre mettere ordine concettuale anche con la lettura di questo lavoro “succinto” e “stimolante” anche se con posizioni “non sempre condivisibili”.
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(*) Analisi postata su Facebook il 9 marzo 2018.
(**) Diana edizioni, pag. 126, euro 12.

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BREVE NOTA A MARGINE – Forse potrebbe essere interessante andare a rileggere anche un articolo pubblicato su tale argomento dalla Redazione della Scuola di Studi Giuridici Monetari Giacinto Auriti. intitolato Reddito Cittadinanza e prospettiva auritiana: precisazioni, che si può visionare tramite il relativo banner situato nella sezione PARTNERSHIP del sito della CONSULPRESS.

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