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RIDERS: tavolo di confronto tra Ministro,
Assodelivery, la “Triplice Sindacale” e UGL

U.G.L.-RIDERS:   PAOLO  CAPONE  VINCENZO  ABBRESCIA
 
INTERVISTATI   DA   ELLERADIO 

ROMA, Mercoledì 11, Paolo Capone e Vincenzo Abbrescia, rispettivamente Segretari Nazionali di UGL-Italia e UGL-Rider, sono intervenuti ad ELLERADIO davanti ai microfoni di Antonio Romano e Giulia Strippoli,
L’intervista si è svolta al termine di un confronto tra Assodelivery e Sindacati, compresi quelli confederati, Cgil, Cisl e Uil, convocato dal Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, al fine di illustrarci il risultato dell’incontro svoltosi in mattinata su specifica richiesta del Ministro in seguito alle forti contestazioni dei Sindacati Confederati e dei Riders, sull’accordo contrattuale siglato il 3 novembre scorso tra UGL e ASSODELIVERY.

 
La contestazione di Cgil, Cisl e Uil e di molti Riders si è  basata sul fatto che l’UGL non rappresenterebbe tutti i Riders ma solo una minima parte, come è stato fatto notare a Capone.  Il Segretario Generale ha precisato che questo dato andrebbe verificato e che, comunque, molti Riders – presenti in ogni Assemblea svoltasi dal Nord al Sud – risultano tutti iscritti all’UGL e quindi rappresentabili da tale Sindacato, evidenziando esplicitamente la peculiarità di essere lavoratori autonomi e non dipendenti.
Il Segretario Generale ha così proseguito: “Non si comprende, poi, per quale motivo il Ministero del Lavoro sia intervenuto, schierandosi e assumendo un atteggiamento ideologico, su un contratto tra soggetti abilitati a negoziare e mentre noi lo siamo ….il ministero no ! Non è mai successo nella storia repubblicana …al massimo, può favorire un tavolo d’incontro tra le parti, come oggi ha fatto.
 
Cgil, Cisl e Uil hanno ritenuto di non sottoscrivere un contratto che non condividono, tutto qui. Intanto, seppur perfettibile, prima c’era la giungla, ognuno faceva come gli pareva. Questo è stato un primo passo. Noi abbiamo ottenuto molte garanzie e tutele per questi lavoratori che prima non esistevano:
.1)  Compenso minimo di 10 euro per ora lavorata (il tempo effettivamente impiegato per le consegne, a cottimo, aggiungiamo noi – Capone ci fa l’esempio dei tassisti che se sono fermi non lavorano);
.2)  Divieto di discriminazione; 
.3)  La tutela della privacy e delle pari opportunità; 
.4)  La lotta al caporalato; 
.5)  Diritti sindacali con permesso di fare assemblee; 
.6)  Sistema di trasparenza nei sistemi di ranking; 
.7)  Maggiori diritti e tutele tramite una commissione permanente; 
.8)  Copertura assicurativa e infortunistica contro terzi;
.9)  Dotazione di sicurezza gratuita; 
10)  Formazione sulla sicurezza stradale e trasporto alimenti.
 
 A tal punto, Giulia Strippoli ed Antonio Romano di ELLERADIO hanno fatto notare che in caso di incidenti i riders spesso non sono stati indennizzati o rimborsati e Paolo Capone ha risposto che proprio per merito della UGL non sarà più così…. “Oggi siamo qui a questo tavolo per chiarire con le parti che probabilmente non hanno capito l’importanza di questo contratto.”
 
Alla successiva domanda degli intervistatori sul perchè “Just Eat”, uno dei servizi di Food Delivery in Italia, sia uscita dall’accordo con Assodelivery che comprende “Deliveroo”, “Glovo”, “Uber Eat”, il Segretario dell’UGL ha risposto:  “Perchè Just Eat ha dichiarato una imminente fusione con “Take Away”, big del mercato danese del food delivery, la quale sarebbe disposta ad assorbire una parte dei loro Riders in un contratto di carattere subordinato, lasciando un’altra parte con contratto autonomo tipico del food delivery …una situazione ibrida.”

Paolo Capone

Paolo Capone ci ha raccontato di varie situazioni di caporalato presenti in giro, vere e proprie truffe, con possibilità di iscriversi a più piattaforme.  Con quattro telefonini diversi ci si può loggare con varie società di delivery, dare le varie consegne in subappalto a lavoratori immigrati non regolari e dividere i proventi. E’ ovvio che c’è anche chi lavora su più piattaforme regolarmente.
Abbiamo poi rilevato una strana attività su Milano di alcune piattaforme di consegna che non fanno parte di alcun contratto che fanno riferimento a riders o ciclofattorini esclusivamente di nazionalità cinese e che consegnano completamente in nero. Poi c’è un altro livello che comprende riders che fanno accordi con la singola pizzeria, consegnano anche loro in nero …C’è un bel mercato sotterraneo !”
 
Vincenzo Abbrescia
Vincenzo Abbrescia, Segretario Nazionale Ugl-Rider, appena terminata la riunione al “Tavolo con il Ministro del Lavoro” e con tutti i Segretari dei Sindacati Confederati. ha   affermato:
Plaudiamo all’invito del Ministro per ritornare ad un dialogo partecipativo con le altre realtà sindacali, ma abbiamo ricordato al Ministro che all’ incontro del 3 di agosto, spesso rievocato, l’UGL non è stata convocata, visto che spesso siamo accusati di aver fatto un contratto senza comunicarlo ad altri. Lo stesso Ministro, Nunzia Catalfo, ha riconosciuto questo dicendo di aver dimenticato, non si sa per quale motivo, di convocare la UGL. 
Il contratto continuerà ad essere applicato e vi dico anche che era presente il capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro, Dr. Bronzini, che ha avuto modo di precisare come il ruolo e la competenza del ministero non è e non può essere quello di interferire rispetto ad un contratto collettivo nazionale, essendo questo fondamentalmente un atto tra privati e  quindi assolutamente non contestabile dal Ministero.”
 
Alla domanda di ELLERADIO sugli appunti, osservazioni e contestazioni di Cgil, Cisl e Uil al contratto,  Vincenzo Abbrescia ha così risposto:   
“Si è creato un grosso errore di fondo perchè molti non sanno di cosa stiamo parlando. E’ un dibattito che è partito dal 2018, all’epoca in cui c’era Di Maio, pretendendo che la natura del contratto fosse di tipo subordinato, cosa che non può essere per una serie di motivi. Perchè il contratto subordinato prevede un orario di lavoro fisso mentre il rider non conoscerà mai il suo datore di lavoro, non ha una sede ma si interfaccerà solo con la piattaforma online, è libero di lavorare quando vuole e quindi ci sono una serie di cose che non rendono compatibili il contratto subordinato con questa tipologia di lavoro on demand su piattaforma.”
 
Vincenzo Abbrescia, Segretario Nazionale Ugl-Rider, ha poi dcosì proseguito: “Vi do un’anticipazione di nuovo conio: un’evoluzione del lavoro del rider saranno le “consegne a piedi”. C’è una domanda notevole di consegne, sempre in crescita, oggi ci sono 30.000 iscritti in piattaforma ma tra pochi anni gli iscritti saranno milioni. La consegna a piedi, a Londra, è già una realtà.”
 
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QUI DI SEGUITO LA REGISTRAZIONE AUDIO DELL’INTERVISTA
EFFETTUATA DA  ELLE RADIO
 
 
L’ Agenzia Giornalistica CONSUL PRESS ringrazia la Redazione del ELLERADIO – ed in particolare
Giulia Strippoli ed Antonio Romano – sia per le notizie trasmesseci, sia per l’audio registrazione.
 
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