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Roma Caput Mundi… o Roma Kaputt ?

ROMA, VIA RUBICONE, VIA TAGLIAMENTO, QUARTIERE COPPEDÈ

AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA INEFFICIENTE e INCAPACE o troppo “distratta?

Presso la Redazione della “Consul Press”, il 9 Novembre,  è approdata una lettera di tantissimi Condomini dei vari palazzi ubicati in via Rubicone, una strada che congiunge via Salaria con via Tagliamento, proprio all’altezza del Quartiere Coppedè, un vero gioiello architettonico, bello da ammirarsi e non privo di evocazioni simboliche ed esoteriche. Già a suo tempo la nostra Testata, in occasione della presentazione di alcuni libri sul quartiere Coppedè – avvenuta a dicembre 2016 presso la “Libreria Pagina 272” in via Salaria – ha dedicato un ampio articolo su tale argomento. *1

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La missiva in oggetto non è una comune lettera ma una fiera protesta  verso le istituzioni (dai vertici del Campidoglio a quelli dl Municipio Territoriale) con una minuziosa elencazione di tutte le disfunzioni e le incurie che pesano su questa strada e penalizzano le persone e le famiglie che abitano nei palazzi contraddistinti dai n. civici 3, 4, 6, 8, 13, 15, 16, 18, 20, 27, 33, 40, 42 / che qui di seguito viene riprodotta nell’allegato file/ 

Esposto Condomini via Rubicone

Ebbene, dopo aver letto quanto analiticamente illustrato nella sopracitata lettera, da parte mia ed anche a nome della Redazione di Consul Press, desidererei esporre altre 2 precisazioni tecniche e successivamente una 3^ a carattere politico-amministrativo, per la quale mi assumo personalmente ogni eventuale responsabilità.

  1. nell’incrocio tra via Rubicone  e via Garigliano, ogni volta che piove si forma una palude acquitrinosa perché le fognature sull’angolo non riescono ad assorbire le acque piovane;
  2. spesso per molti giorni e più volte durante l’anno, la sera, quasi tutta la illuminazione stradale in via Rubicone non risulta più funzionante, così come in via Tagliamento dall’incrocio di via Arno a scendere … e pertanto – considerando che dopo le 20, senza alcuna luce, è buio pesto … specie d’inverno – risulta notevolmente rischioso sia per gli abitanti, sia per occasionali passanti, camminare a piedi (…l’ultimo episodio è avvenuto durante la prima decade del mese in corso);
  3. a mio giudizio tutta la Città di Roma, con la attuale gestione pentastellata risulta abbandonata ad un completo degrado, forse non inferiore a quello subito con i precedenti Sindaci Alemanno e Marino.

Sempre a mio giudizio, Gianni Alemanno – dopo un buon inizio del suo mandato – si è fatto coinvolgere in una serie di scelte sbagliate e di comportamenti disdicevoli, che ancor oggi potrebbero far indignare; Ignazio Marino, invece, si è sempre dimostrato un Sindaco “inutile”, un politico irresponsabile, nonché una persona vuota e vacua, coprendosi di ridicolo, dopo le performance ciclistiche sulle strade di Roma (ovviamente con “scorta” di vigili ciclisti al seguito), per episodi di millantato credito con lo stesso Pontefice e per l’uso disinvolto del bancomat istituzionale per cene private. A Virginia Raggi spetta comunque il primato della inefficienza, della impreparazione e della incapacità. Al riguardo basterebbe riflettere sui suoi penosi e mai ben riusciti tentativi di varare una Giunta Capitolina con assessori seri ed affidabili. Così come sulla vicenda delle faraoniche polizze assicurative emesse a suo favore, senza che ne fosse a conoscenza (episodio che la rende gemellabile con un ex ministro a cui, a sua insaputa, era stato elargito un cospicuo benefit immobiliare per l’acquisizione di una “appartamentino” con vista sul Colosseo *2) … così come i tanti altri episodi che costellano la sua prestigiosa carica ai vertici di una Città “Caput Mundi”, nonché la sua presuntuosa incultura che la induce a preferire per la propria carica l’appellativo di “Sindaca”, che tanto piace anche alla “Presidenta” Lady Laura Boldrini ….  termini ben accetti anche dalla benemerita e dotta “Accademia della Crusca” che, purtroppo, a volte incappa in tali scelte sballate, così come nella difesa d’ufficio per il disuso del congiuntivio * 3.  Probabilmente per codesti mancati “princepes” del Senato dell’Urbe – mi riferisco essenzialmente a Marino e Raggi, nessun precettore (di cui avrebbero necessitato un forte sostegno) è riuscito a far loro comprendere come per interpretare il ruolo del “Primo Cittadino” non sia sufficiente partecipare ai cortei del Gay Pride o presenziare alle manifestazioni dei sempre verdi reduci dell’ ANPI (ex Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia).  

Concludo questo 3° punto con due riflessioni finali: a) dover purtroppo negativamente giudicare coloro che hanno contribuito alla elezione della Raggi, votando (mi auguro per sola disattenzione e non per vocazione) un “Movimento” le cui presunte “5 stelle” sono oramai solo asteroidi, privi di luce propria e con una classe dirigente formata – tranne rare eccezioni – da una banda di incolti, ignoranti, arroganti, presuntuosi, spesso senz’ arte (cioè in quanto senza preparazione), né parte (cioè in quanto ex nullafacenti). // b) dover sconsolatamente constatare come il “miglior Sindaco” che Roma abbia mai avuto sia stato ERNESTO NATHAN *4, nonostante se Inglese (per nascita), Ebreo (per religione), Massone (per adesione). Infatti Ernesto Nathan, nato a Londra nel 1845, giunse nel 1859 in Italia, acquisendone la cittadinanza; fu un fervente Mazziniano, Gran Maestro, nonché convinto Interventista. A Roma fu docente in Etica Professionale presso l’ I.T.C. “Duca degli Abruzzi”, Assessore all’Economato e Beni Patrimoniali e poi ottimo Sindaco della Capitale dal 1907 al 1913.

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GIULIANO MARCHETTI

* ARTICOLI  COLLEGATI

1)   https://www.consulpress.eu/coppede-esoterico/

2)   https://www.consulpress.eu/raggi-scajola-un-gemellaggio-doc/

3)   https://www.consulpress.eu/mala-tempora/

4)   https://www.consulpress.eu/i-sindaci-di-roma/


Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.