(Come la geopolitica e i nuovi equilibri internazionali stanno ridisegnando le strategie d’impresa)
Le trasformazioni globali e la “war economy” stanno costringendo le imprese occidentali a ripensare i propri modelli di business. Adattarsi non è più un’opzione.
SE LAPOLITICA RINASCE DAL CASTELLO, ….. con una ‘Nota Introduttiva’a cura di Cristian Arni
Riportiamo un articolo a firma della Direttrice de ilgraffio, Monica Macchioni, che ha toccato un argomento scottante, un argomento che potrebbe avere del fiabesco per il richiamo di alcuni elementi, nonostante l’attualità, un argomento quasi da saga tra Medioevo e Rinascimento, un’Epopea fatta di: castelli, monti e valli, territori di conquista e di confine in cui prendono vita e forma i personaggi che animano le cronache contemporanee dal sapore antico e moderno tra: vassalli, dandy, mecenati, feudatari, forse ci potrebbe persino essere qualche drago e damigella (badate bene: damigella e non cortigiana, che in tali pesanti gaffe è già inciampato qualcuno).
Ci viene trasmesso, e pubblichiamo volentieri, questo articolo di Monica Macchioni che ci racconta dell’incontro tenutosi nello splendido Castello Sforzini di Castellar Ponzano di Luca Sforzini.
Dazi USA sulla pasta italiana: non è una mossa di Trump ma una misura tecnica.
Scopriamo i veri motivi del 107% e cosa succede ora. Aziende poco preparate e buyer aggressivi: ecco perché solo alcuni produttori pagano il prezzo più alto.
In un mondo dove le notizie viaggiano alla velocità della luce, la storia dei “dazi USA del 107% sulla pasta italiana” ha fatto scalpore, scatenando accuse contro l’amministrazione Trump e visioni apocalittiche per il Made in Italy.
Il settore automobilistico sta vivendo una trasformazione epocale, dove l’innovazione tecnologica e le politiche ambientali convergono per ridisegnare le dinamiche globali. Dalla crescente adozione della mobilità elettrica alle sfide legate all’automazione e alla sostenibilità, le aziende devono adattarsi a un mondo in cui la proprietà dell’auto è messa in discussione e l’esperienza di mobilità diventa sempre più condivisa e interconnessa. In questo contesto, non si tratta più solo di produrre veicoli, ma di creare ecosistemi intelligenti che riflettono i cambiamenti economici, sociali e ambientali del nostro tempo.