Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925, Roma 22 settembre 2023) è stato un politico italiano, XI Presidente della Repubblica dal 15 maggio 2006 e poi rieletto per un secondo mandato.
A Lampedusa continua l’interminabile processione di barchini in arrivo, fino a 59 in una sola giornata, tutti strapieni di immigrati: nemmeno facciamo in tempo a svuotare un po’ il centro di prima accoglienza che già premono nuovi sbarcati, subito di rimpiazzo, cosicché sulla nostra isola resta insoluta, gravissima la gestione di un’immigrazione selvaggia senza regole e misura nei numeri.
DAL TERRORISMO DEGLI “ANNI DI PIOMBO”
ALLE ODIERNE MIGRAZIONI
________un’analisi di FRANCO D’EMILIO
Non possiamo più ignorarlo, tanto sono, ormai, evidenti la sua finalità e la sua strategia: in queste ore l’Italia è sotto un manifesto attacco terroristico, diretto contro il suo attuale governo di destra con l’intento eversivo di mandarne all’aria la legittimità istituzionale, sancita da ampio, incontestabile consenso elettorale. Solitamente, si definisce terrorismo qualunque metodo sovversivo di lotta politica che con atti di violenza, quali attentati, omicidi e sabotaggi, si prefigga di rovesciare l’assetto politico esistente, soprattutto confidando nel sostegno di un forte sentimento di paura dell’opinione pubblica.
Desidero ricollegarmi all’articolo: “COME FOLGORE, IL MONDO AL CONTRARIO” pubblicato sulla Consul-Press domenica 20 Agosto, riguardante il libro del Generale Roberto Vannacci, a firma di Franco D’Emilio. E personalmente ritengo sia doveroso contestare come tale analisi critica verso questo dannato “MONDO AL CONTRARIO” possa essere aprioristicamente censurata da “Una Destra che – oggi al Governo – sembra spesso voler riesumare i comportamenti politici di una defunta Democrazia Cristiana“, come annotato da Franco D’Emilio – autore dello specifico articolo, da circa 7 anni nostro apprezzato collaboratore, nonché opinionista di notevole caratura.
Alcune cose sono proprio indigeribili per la loro disparità rispetto ad altre. Parto da un termine di paragone, altri potrei citarne, ma non voglio esagerare, questo basta e avanza, tanta è la sua contraddittorietà con la recente vicenda del generale Roberto Vannacci.
Partiamo, allora, da Renato Curcio, ex terrorista, fondatore delle sanguinarie, assassine Brigate Rosse: una condanna complessiva a 30 anni di carcere, poi ridotti a 28, dei quali, proprio per concessione dello stesso stato, tanto nelle mire, anzi nel mirino di tale individuo, solo 24 anni scontati tra 20 in prigione e 4 in semilibertà.