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Le SRL trainano l’economia italiana: addetti e fatturato in aumento

I Dati emersi dall’ “Osservatorio sui bilanci delle SRL” del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti che analizza il trend 2016-2018

LE SRL TRAINANO L’ECONOMIA ITALIANA: GLI ADDETTI AUMENTANO DEL +3,8% E IL FATTURATO DEL +6,3%

Medie e grandi imprese sostengono la crescita, aumentando rispettivamente del +4,3% e del +9,6% a fronte delle micro che registrano un calo del -1,5%.

 

Roma 17 ottobre 2019

Non si arresta la crescita delle SRL in Italia, seppur il ritmo segna una moderata decelerazione: gli addetti aumentano del+3,8% e il fatturato del +6,3%. Questa la fotografia scattata dall’ “Osservatorio sui bilanci delle SRL” per il Triennio 2016-2018” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 367.350 Srl, propone un’elaborazione dei principali indicatori economici ed ha confermato il trend emerso nella primavera scorsa. In particolare oltre ad addetti e ricavi, cresce il valore della produzione (+6%) ed il valore aggiunto (+5,7%). Migliora invece la quota di Srl che nel 2018 chiudono il bilancio in utile, passando dal 70,3% del 2017 al 71,6% del 2018 (+1,3%). In linea anche il ROE che si attesta al 12,4% (+0,8% rispetto al 2017) e il ROI (+3,3% sul 2017). Un quadro positivo se paragonato all’andamento globale dell’economia italiana che nello stesso periodo ha registrato una stagnazione del PIL. La tenuta del trend di crescita coinvolge tutti i comparti, con una accelerazione per costruzioni, trasporti e servizi professionali. Rallentano invece industria, commercio, ristoranti ed alberghi.

Nel dettaglio, emerge per quanto riguarda gli addetti, il settore dei trasporti (+12,5%), seguito da alberghi e ristoranti (+5,5%) mentre per fatturato il comparto in maggiore espansione risulta quello dei servizi (+8,1) che precede i trasporti (+8%).

In relazione alle dimensioni, si conferma la tendenza che vede le grandi aziende più performanti delle piccole. Infatti le medie e le grandi trainano l’incremento, aumentando rispettivamente del +4,3% e del +9,6% a fronte delle micro che registrano un calo del -1,5%.

Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l’incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per ciò che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti.

Le Srl in Italia globalmente sono 866.247 pari a quasi 5,5milioni di addetti per un fatturato di 1.219miliardi di euro. Il 61,7% è costituito da microimprese (ovvero aziende con fatturato fino a 350mila euro, il 26,9% da piccole imprese (fatturato compreso tra 350mila e 2milioni di euro) ed il restante rispettivamente da medie (9,5%) e grandi (1,9%).

 

L’Osservatorio completo è disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti (www.fondazionenazionalecommercialisti.it).

 

 

 

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IL FUTURO DEL SETTORE ALBERGHIERO

UNA ANALISI ELABORATA DELLA NECCI ACADEMY

di Roberto Necci

Molto spesso da imprenditore alberghiero ho cercato di immaginare quale sarà il futuro del mio settore. Immaginare il futuro per coglierne le innovazioni ma anche le criticità, esercizio oltremodo necessario quando gli investimenti per operare nel comparto sono esclusivamente di lungo periodo. 
Alcuni aspetti di trasformazione sono abbastanza evidenti ed hanno avuto una forte accelerazione nell’ultimo periodo, contraddistinto da una accelerazione tecnologica che ha di fatto modificato le abitudini dei consumatori e necessariamente evidenziato alcuni limiti tipici del comparto. 

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Immaginare un futuro è sempre un esercizio difficile, al limite del temerario poiché si immagina un domani con le conoscenze di oggi. Non si può tenere conto di quello che a noi è oggi ignoto, lo sviluppo della scienza e della tecnica oltre che mutevoli condizioni di mercato e/o sociali. 
Tuttavia penso che sia un preciso dovere dell’operatore del comparto provare a simulare un futuro.

In questo esercizio ho necessariamente dovuto attingere al Porter che già negli anni 80 ci forniva un utile strumento di analisi per valutare la posizione competitiva di una impresa o di un intero settore. Attraverso questo modello si possono studiare le forze che possono diventare ostili allo sviluppo di una impresa e ne rappresentano una insidia nel medio lungo periodo. 
Queste forze indicate dal Porter necessitano di una analisi molto approfondita.

Concorrenti diretti:
soggetti che offrono la stessa tipologia di prodotto sul mercato.
Ovvero quanti hotel e quante camere sono disponibili in una determinata area?
Quale è l’occupazione media dei concorrenti? Vi è spazio per tutti? I concorrenti si differenziano per prodotto/qualità o solo per dinamiche di prezzo? 
È innegabile che in alcune zone delle nostre città vi è un surplus di offerta.

Fornitori:
Soggetti dai quali l’azienda acquista materie prime, semilavorati e servizi necessari per svolgere il processo produttivo e che potrebbero decidere di integrarsi a monte.
Relativamente ai fornitori del settore alberghiero non vi sono solo fornitori di beni (lavanderie, beni deperibili, utenze) ma anche di servizi finanziari (banche in primis). Anche in questo caso il processo di integrazione è in atto e di fatto limita le possibilità di approvvigionamento in canali alternativi o concorrenti tra loro.
Quanto questo può rappresentare una insidia?
Oltre al settore finanziario dove la concentrazione è in atto da anni ed ha fatto sparire una moltitudine di piccole e medie banche, interessante è la concentrazione dei fornitori di tecnologia; settore che si sta delineando con caratteristiche di oligopolio.

Clienti:
Fra i clienti dobbiamo necessariamente annoverare le OTA On line travel agencies ed i wholesaler che attraverso modelli di aggregazione (es hotelbeds) o di posizione dominante (Booking ed Expedia) rappresentano uno dei punti più critici su cui impostare dei ragionamenti.
Quando alla lunga può essere sostenibile questo rapporto? Che possibilità ha il settore di emanciparsi? Che costo/beneficio si avrà?

Potenziali entranti:
Soggetti che potrebbero entrare nello stesso mercato. Quante barriere vi sono nel mercato? Che vantaggio competitivo possono avere le aziende già presenti rispetto ai nuovi ingressi?

Produttori / Offerenti di beni sostitutivi:
Che impatto hanno sull’offerta tradizionale le nuove forme di ospitalità? Quanto soddisfano la stessa tipologia di bisogni?
Hanno dei punti di forza o agevolazioni all’ingresso del mercato? Anche in questo caso mi sembra piuttosto evidente che dall’attuale contesto normativo il settore alberghiero ne risulta piuttosto penalizzato. 
Questo articolo volutamente non fa previsioni ma si pone l’obiettivo di stimolare spunti di riflessione, e come autore mi rendo disponibile a confronti in merito.

 

 

 

Sciopero dei commercialisti ottenuto incontro con il MEF

ADC – ANC – SIC – UNICO

 COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

SCIOPERO DEI COMMERCIALISTI

SUCCESSO DEL PRESIDIO – ASSOCIAZIONI  RICEVUTE AL MEF, OTTENUTO UN TAVOLO TECNICO

 

 

Roma, 1 ottobre 2019 

Il presidio organizzato questa mattina dalle sigle sindacali dei commercialisti Adc, Anc, Sic e Unico presso il Ministero delle Finanze, per chiedere un incontro nell’ambito della mobilitazione di categoria di questi giorni,  si è concluso con la disponibilità da parte del Sottosegretario Baretta a ricevere una delegazione nel pomeriggio.

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