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Strega o Monaco? Come ci si curava nel medioevo.

La medicina non era una pratica ben precisa. Esattamente come adesso.

Tutto influiva nella medicina e quindi i confini tra le differenti conoscenze talvolta erano piccole o grandi, c’era un esperto in ogni casa e poi se il problema era grave si cercava un’esperto nel villaggio.

La strega e la medicina nelle campagne

Chi viveva in campagna si rivolgeva alle persone che si occupavano di questo, generalmente donne che curavano le persone miscelando la conoscenza delle erbe con pratiche pagane. Queste pratiche sono sopravvissute nelle campagne fino a un’epoca non definita e molto più vicina a noi di quanto si possa supporre.

Le streghe avevano un’importanza notevole nella società e si dividevano in bianche e nere. Mentre le streghe nere erano note per attirare il male e nessuno voleva avere contatti con loro, le streghe bianche con i riti alla madre terra e altre pratiche  aiutavano le persone. Come la chiesa si sviluppò in maniera più capillare queste figure furono poste sempre di più ai margini della società e soltanto in seguito furono attaccate e perseguitate dall’inquisizione, perché tanto potere se non derivava dalla chiesa doveva per forza avere un qualcosa di diabolico dentro di se. L’ostetrica o erborista sarebbe andata sempre di più incontro a un processo di derisione da parte dalla medicina degli uomini, e solo dopo condannata dall’inquisizione e con loro furono condannate tutte le donne al di fuori del classico ambiente familiare o cristiano, venendogli imputati tutti i mali.

Per strega si intende generalmente una persona di sesso femminile dedita a pratiche e rituali magici. «Strega» è tuttavia anche il nome che gli esponenti della cultura pagana danno a sé stessi: questo termine non è quindi sempre usato in senso negativo, ma a volte è impiegato anche per definire uno studioso di erbologia, cristallomanzia e stregoneria.

Secondo le credenze diffuse in varie culture, le streghe sarebbero state dedite alla pratica e alla conoscenza della magia, soprattutto quella popolare e dotate di poteri occulti; per contrasto con la chiesa occidentale fatta da uomini si cominciò a far girare la voce che questi poteri sarebbero derivati loro dall’essere in contatto con il Maligno o comunque con entità sovrannaturali da cui la giustificazione delle persecuzioni e delle morti sui roghi

Il monaco e la medicina monastica (e poi clericale)

con il concetto cristiano di carità nacquero gli ospitali poi ospedali, per offrire un servizio ai meno abbienti , i monaci chiedevano aiuto ai santi usando l’erboristeria e la medicina di Ippocrate e Galeno con i suoi 4 umori (Sangue, Flemma, etc.) .

Nell’Alto Medioevo a seguito della caduta dell’Impero romano d’occidente la conoscenza medica standard era basata principalmente sui testi sopravvissuti greci e romani, preservati in monasteri.

Le idee circa le origini di cure e malattie non erano comunque puramente fisiche ma basate su una visione della vita in cui il destino, il peccato e le influenze astrali giocavano un grande ruolo. L’efficacia di una cura era più correlata alle credenze del paziente e del medico, piuttosto che ad un’evidenza empirica, cosicché i remedia physicalia (“rimedi fisici”) erano spesso subordinati ad interventi spirituali. I monaci erano comunque abili nel salassare, tonsurare, impomatare ma era togliendo il peccato del malato che rimuovevano  la vera causa della malattia.

Non è possibile capire il periodo medioevale, per lo meno nell’Europa occidentale, se si prescinde dalla formidabile pressione che esercitò la Chiesa sulla vita di tutti gli uomini. All’inizio del IV secolo la cristianità era una religione per lo più urbana. Occorsero parecchi secoli prima che si diffondesse anche alla gente delle campagne, che mantennero comunque nel tempo anche parte delle tradizioni pagane ancestrali. Per altro, le invasioni barbariche portarono nuove, e diverse tra loro, tradizioni pagane.

La guarigione si otteneva pregando i diversi santi (come santa Lucia per gli occhi, etc.) oltre che con i rimedi fisici che i monaci amministravano. In seguito si pensò che il lavoro da medici poteva dare dei vizi che un monaco non doveva avere ed allora si passò la carica di curatori solo ai religiosi maggiori passando dalla medicina monastica a quella clericale.

Ogni cosa aveva su di se il segno che Dio aveva scritto sulle diverse cose, per cui se qualcuno aveva ad esempio un problema di sangue si usavano cibi o cataplasmi fatti con materiali di quel colore.

Alcuni principi venivano estratti usando l’alcool ed altri venivano distillati attraverso alambicchi con le tecniche che avevano imparato dai mussulmani (vedi il libro o il film “Il Profumo”)

foto historie medievale                                                ©Francesco Spuntarelli