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“Tra cioccolato e carte cosa sceglierei?”.

Magic the gathering e la fabbrica di carta-cioccolato

Annoiati da una vita sempre uguale? Provate nuove esperienze con il nuovo set di carte di Magic the Gathering e non vi basterà una vita di collezionismo a trovare quel che cercate: L’unico Anello del set ispirato al Signore degli Anelli (con tanto di copyright agli eredi di J.R.R. Tolkien).

In un mondo che sente sempre di più il bisogno di una magia, in cui bambini piccoli portano costumi di Harry Potter (che non è adeguato alla loro età), sta tornando l’idea geniale che aveva avuto Roald Dahl col suo libro e questa volta il premio è una carta che ha la frase in elfico come descritto da J.R.R. Tolkien e varrà ben 2,1 milioni di dollari per chi sarà tanto fortunato da trovarla, per tutti gli altri ci sarà la versione nella lingua del proprio paese e tanti sorrisi da chi gli ha venduto le carte.

I tempi sono cambiati, mischiando la nuova e geniale dinamica dei mazzi Commander e la non altrettanto dinamica prospettiva dell’introdurre i viaggiatori planari (planeswalker), in sostanza gli omini dalle facce rosse che capitavano regolarmente nel nostro piano di esistenza fino al rinascimento, la compagnia ha saputo rilanciare un prodotto che era stato un poco abbandonato a se stesso, che si è basato per un tempo indefinibile sull’uscita di ben tre espansioni all’anno e un mazzo di carte regolari da rinnovare ogni anno per essere adatti a gran parte dei tornei in circolo.

I problemi sono venuti in seguito ovvero quando hanno cominciato a riproporre vecchie dinamiche che portavano i giocatori a rientrare in “mondi” in cui sarebbe stato meglio non far rientrare le persone che avevano comprato le loro carte, cito qui per esempio soprattutto quello di Kamigawa e quello delle ancor più vecchie HomeLands, che forse hanno svegliato qualche coscienza sul fatto che a comprare carte non si diventa più felici o forse meglio che in questi “mondi” specifici avessero trovato solo spazzatura cartacea al massimo grado.

Il paragone con il Willy Wonka di tanti anni fa

Tutto questo ricorda il film La Fabbrica di Cioccolata, soprattutto nella sua versione interpretata da Gene Wilder. In questo film Charlie Bucket, un bambino di umili origini, trova un biglietto d’oro in una tavoletta di cioccolato e può visitare con altri 4 bambini la fabbrica di cioccolato che è il titolo del film. Sia ben chiaro che il bambino riesce a comprare pochissime tavolette di cioccolata ed è la fortuna e l’audacia sua e della sua famiglia che rendono possibile il miracolo di trovare uno dei cinque biglietti fortunati.

Tra atroci canzoni dei nanetti del film (gli odiosi Ewoks di Star Wars hanno dei precedenti importanti) e il confronto con realtà ben diverse dalla sua, alla fine il piccolo Charlie Buckett, riscuote l’interesse di Willy Wonka, un geniale Gene Wilder,  diventandone l’erede e chiudendo la magia di una pellicola eccezionale.

Che sia una bella cioccolata, come nel racconto la Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl, oppure in un mazzo o booster di carte collezionabili, il concetto non cambia: aprite quelle confezioni e fate vedere cosa avete trovato!

Foto Just nerd amazon.it wikipedia orgoglio nerd                      ©Francesco Spuntarelli